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Verdi anni – Sandro Pecchiari

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Verdi anni
di Sandro Pecchiari

 

 

Prefazione di Roberto Benedetti

 

 

 

La silloge tripartita di Sandro Pecchiari si dipana quale mappa esistenziale di un uomo maturo, coinvolto in un viaggio causato dal forzato e lento abbandono di un porto amico, divenuto ormai solo vuoto contenitore di ricordi. Segue un vagabondare necessario, intercalato da esperienze giocose quanto inconcludenti, prima del miraggio di un nuovo approdo lungo coordinate levantine. Un “romanzo” in versi, oscillante tra morte e vita, tra affettività rassicuranti e abbagli di un istante o di una notte.
Conta relativamente che le tappe di questo percorso siano tutte “al maschile”, perché il rito di passaggio che connota il protagonista – dalla perdita del proprio compagno Fabrizio al ritrovarsi accanto a Sameh – ha un afflato umano, prima che di genere. Il titolo stesso, eco della suadente malinconia di un fado, rovescia il topos adolescenziale dei tradizionali “anni verdi” nella felice opportunità – sempre possibile per ognuno – di un rinnovato amore tardivo, anche in età avanzate della nostra vita.
Fa parte di questo nomadismo poetico l’intreccio polifonico di lingue e dialetti che costellano il percorso di ricerca, specchio della professionalità dell’autore e insieme fotografia di un orizzonte dilatato grazie all’incontro arricchente tra vicino e lontano, tra qui e altrove, tra indigeno ed esotico, tra presente e storia, tra disincanto e incanto… Una teoria di opposti, volta a ricreare – tramite l’incrocio di suoni, segni, culture – la perduta Armonia.
Pellegrino d’amore, l’io si misura con corpi non segreti di statue, di ragazzi, di uomini che si fanno via via “romanzo”, attraverso un eros immaginato o agito. Il desiderio muove dallo sguardo, ma il gioco scompagina spesso la bramosia sensuale.

[dalla prefazione di Roberto Benedetti)

 

 

alcuni testi:

 

Geografia di Fabrizio

se provavo a trovarti
disegnavi sentieri
o li scoprivo
e la carta li mutava

ti tracciavo come un’isola
e credevo che l’andare
si sarebbe inanellato
sul tornare
in un gioco dell’oca
agli ultimi vagiti

mi accoglievi nella nebbia
ti affidavi come un bimbo
mi abbracciavi ormai sperduto
ti parlavo dal mio arrocco
e non capivo

non eri un’isola
eri una nebulosa

 

 

Riciclo

qui pensavo che si fosse per sempre giunti
in un tempo lungo in cui persino il pianto
si arrocca in stalattiti sotterranee
e gli occhi arrossano solo un poco,
ma i campi stessi ora sono giunti alla scadenza
SCADENZA ORDINARIA su fogli bianchi
che decorano cipressi e fontanelle,
leggo incuriosito, e SI TRASFERISCONO
con i loro morti NEI LOCULI CINERARI più in avanti

così osservo un camposanto quasi bombardato
con fantasmi scheletriti d’alberi defunti
e una scena di resurrezione nel peggiore ingorgo.
e nella desolazione di lastre rotte e vasi sparsi
e nomi infranti e foto a pezzi
si coglie un senso di disubbidienza sorridente
nello scrollarsi quegli angioloni di marmo finto
e quelle croci bronzee e urne
e pastoie di bossi ormai seccati
nonostante i litri di lacrime versate
su date terminali e petali di plastica
e fiori made in China con ancora il prezzo

 

 

Fado menor

un passo, una strofa repentina
da un tempo ormai risposto
la nostalgia si sbraccia d’improvviso
ampia aspra di cristalli

stanotte non sorrido il mio sorriso
d’un “posso ancora farcela”,
appoggio le labbra sul bicchiere
come per baciarti da lontano

 

 

Via sacra

c’è un viandante nel mio cuore
che strazia sterpi con affondi di sorrisi
profanando, silenziando il mio respiro
quando azzanna

c’è un viandante nei miei occhi –
gioca a biglie con gli sguardi nella sfida

c’è un viandante nel mio corpo
lo manovra con il fiato del fucile
impugnando le parole
e le sue labbra sul mio petto
così approda con perizia dentro il porto
irrequieto e intenerito
vi rimane ancorato col suo nome

 

 
ESAURITO
 
 


Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.