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TRANSNATIONAL ITALIAN POETRY – Washington – foto

 

TRANSNATIONAL ITALIAN POETRY

venerdì 22 marzo, 11.45-13.00
Eastern Shore 3, Gaylord National Resort Center, Washington

 
 

Nelle realtà globalizzate e transnazionali in cui viviamo gli autori che scelgono una lingua altra per le loro opere poetiche sono in continua crescita. Giungono a tale decisione per varie ragioni: la più comune riguarda una personale esperienza di spaesamento, di migrazione o di trasferimento e con diversi gradi di ambivalenza, di disagio o di aspettative. Esplorare e confrontare un altro sistema linguistico significa, di fatto, aprirsi a un laboratorio dove la propria lingua è esaminata, analizzata nelle sue componenti e sfidata. L’inglese è divenuto, per questi autori, uno spazio creativo all’interno del quale il superamento dei confini produce contaminazioni originali e (questo è l’auspicio) nuove forme d’espressione poetica. Cosa significa quindi scrivere poesia in un’altra lingua? Questo e molto altro sarà discusso da Ilaria Boffa, Monica Guerra e Sandro Pecchiari (tutti e tre poeti Samuele Editore) nella sessione “Transnational Italian Poetry” (venerdì 22 marzo, 11.45-13.00, Eastern Shore 3, Gaylord National Resort Center, Washington). Gli autori si confronteranno e leggeranno i loro testi pubblicati nel Nemla (ognuno con un saggio critico introduttivo) a cura di Simona Wright e Alessandro Canzian.

 

Ilaria Boffa ha pubblicato, nel 2016, la raccolta di poesie Periferie/The Bliss of Hush and Wires con Samuele Editore e nel 2015 Spaces. Alcuni suoi testi sono apparsi diversi blog letterari e riviste. Si occupa di esplorazioni linguistiche attraverso contaminazioni tra poesia e musica.

Monica Guerra ha pubblicato, nel 2017, On the Threshold / Sulla Soglia (Samuele Editore), menzione d’onore al Premio Lorenzo Montano 2018. La sua precedente pubblicazione Sotto Vuoto (Il Vicolo, 2016) ha vinto il Premio Letterario Giovane Holden 2017. Nello stesso anno ha ottenuto il Premio Gutenberg, categoria inediti. Semi di sé (Il Ponte Vecchio, 2015) seguiva il saggio intitolato Il respiro dei luoghi. L’autrice si occupa di formazione presso istituti pubblici e privati ed è promotrice di eventi culturali sul territorio. Monica Guerra è presidente dell’associazione Independent Poetry.

Sandro Pecchiari ha pubblicato quattro raccolte di poesia: Verdi Anni, Le Svelte Radici, L’imperfezione del Diluvio / An Unrehearsed Flood (bilingue) e Scripta non manent con la casa editrice Samuele Editore. Suoi lavori sono stati tradotti in albanese, inglese, sloveno, francese e spagnolo e sono visibili in numerose antologie, italiane e non, e sono presenti su numerosi blog letterari. Assieme ad Alessandro Canzian e Federico Rossignoli cura il ciclo di poesia Una scontrosa grazia (Trieste, Libreria Ts360).

 
 


 
 

 
 
 
 

Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.