VITA D'UN EDITORE

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Ago 23

Oggi, sempre in linea con la storica tendenza alla polemica estiva del mondo delle lettere, è scoppiato il caso di una nostra ex collaboratrice che abbiamo dovuto allontanare settimane fa dopo averla rincorsa per mesi. Non entro in merito alla critica, pesantissima, che le è stata mossa pubblicamente con linciaggio mediatico perché tutta la redazione di Samuele Editore e Laboratori Poesia ne è dispiaciuta, e personalmente ancora di più per avere provato affetto verso quella persona che poi, per mesi, ha dimostrato solo la disistima delle mezze bugie, mezze verità, grandi sospensioni e attese. Però questo mi da modo, da persona e da Editore, di sottolineare una costante che vedo negli esseri umani. E lei ne è un esempio lampante. Molti hanno un grandissimo valore dentro (e lei ce l’ha veramente, non a caso ho personalmente investito su di lei moltissimo) che potrebbe senza dubbio, nel tempo, spostare l’ago della bilancia del mondo delle lettere e della poesia. Ma lo buttano via, il proprio valore, dietro l’insegna dantesca. Corrono dietro luccichii, da una iniziale natura (voglio continuare a credere) intellettualmente onesta arrivano alle azioni più esecrabili trovando sempre una motivazione accettabile. Il tutto perché devono giusticare il valore che presuntuosamente pensano di avere grazie a qualche successo ottenuto. Dimenticando che ogni successo, ogni passo avanti, è un peso e una responsabilità, non un valore. Il valore è quel che dai agli altri, non quello che pretendi di avere. Sono molto rattristato, molto, anche perché ho già visto questa cosa accadere anni fa e ho già visto quell’autrice scomparire nel nulla. E non se lo meritava per quello che era in grado di scrivere, ma se l’è meritato per quello che è arrivata a fare, a essere, e poi a scrivere. E questo mi porta all’ultima riflessione: le scelte di vita ricadono nei versi, inevitabilmente. Sono pochi i casi di pessime persone con comportamenti cinici ed egoriferiti che sono riusciti a scrivere cose straordinarie. Pochi.

8

Ago 23

In questi giorni sui Social sto leggendo di tutto. Andiamo con ordine. Un tale Piergiorgio Viti si staglia contro Pordenonelegge perché a suo avviso non ha invitato il più grande poeta vivente (lui che nella descrizione di sé si autodefinisce Poetry Influencer, uno dei poeti italiani più tradotti all’estero – non ho controllato). Prima ancora, qualche settimana fa, un tale Marco Giovenale criticava gli organizzatori del Festival per la questione Angeli (perché se non ricordo male il primo anno non hanno un riconoscimento economico). Oggi sotto un post di Giuseppe Nibali si crea un vespaio di polemiche a causa di una critica (bella, e come tutte le cose intelligenti – che non vuol dire non criticabili – utile a chi viene criticato) all’antologia di Tommaso Di Dio da parte di Gianfranco Lauretano. Benvenga la discussione, e sono felice che il libro di Tommaso abbia eco (attenzione, non sto intendendo il basta che se ne parli, ma il fatto parlarne implica che merita attenzione), ma ricordiamoci che è troppo facile indicare ovunque chi manca. Il vero valore critico emergerà in chi avrà il coraggio di argomentare contro chi c’è, non contro chi manca.

7

Ago 23

Curiosa mail ricevuta in questi giorni: Ciao Alessandro, forse, ti ricordi ancora di me, nonostante il tanto tempo trascorso. Seguo tutto quel che fai con la tua casa editrice: la vitalità che ti contraddistingue è sorprendente e i risultati sono eclatanti, a quanto vedo. Vengo subito al punto. Vorrei inviarti una silloge piuttosto lunga che tengo nel cassetto da tempo, senza mai decidermi sul da farsi. Ho pensato infine di proporla a te, sapendo che, se credi davvero in qualcosa, allora ti spendi e raggiungi grandi risultati. Allora, se sei d’accordo, te la invio, informandoti però che posso essere interessato soltanto a una pubblicazione nella Gialla Oro (credo che capirai, dando magari un’occhiata alla voce che mi riguarda su Wikipedia). Ottimo autore che potrebbe decisamente ambire e meritare la Gialla Oro, ma il proporre qualcosa alla Casa Editrice vincolandolo solo a quel percorso denota solo una mancanza di stima per tutto quello che è la Samuele Editore oltre Pordenonelegge, nei 13 anni di vita e costruzione di reputazione ed esperienza prima della collaborazione (prestigiosissima e di cui siamo orgogliosissimi, ma come dice Gian Mario Villalta: devi fare cose anche oltre noi, e ti appoggeremo). Mi spiace. E devo purtroppo dire che non è la prima volta (mentre è la seconda volta che l’autore che si propone in questi termini avrebbe potuto ribadisco rientrare). Mi è stato proposto un evento a Pordenone, vediamo cosa succede. Mi piacerebbe il 5, il giorno del mio compleanno, parlare di poesia con alcuni amici. Domenica su La Lettura una nota, in articolo più ampio, su Poesie del tempo ordinario di Luigi Aliprandi (Samuele Editore, 2023, collana Scilla, prefazione di Alberto Bertoni).

4

Ago 23

Uscito il programma di Pordenonelegge. Abbiamo fatto il pieno. Venerdì 15: Scavare i luoghi. La Poesia di Seamus Heaney. Dialogo sui libri Samuele Editore e Mondadori curati da Marco Sonzogni sul Premio Nobel irlandese. Con Paolo Febbraro e Matteo Bianchi, evento in collaborazione con l’associazione “Gruppo del Tasso”. Sabato 16: La Gialla: con Alessandro Anil, Vincenzo Della Mea, Giuseppe Nibali. Presentano Roberto Cescon e Augusto Pivanti. Nella medesima giornata La Gialla Oro: con Mario De Santis, Martin Rueff e Tina Volarič. Presentano Alessandro Canzian e Gian Mario Villalta. Sempre nella medesima giornata Gruppo Majakovskij: Ten tal cour lis stradis blancis: con Francesco Indrigo, Manuele Morassut, Silvio Ornella, Daniela Turchetto e Giacomo Vit. E a grandissima sorpresa venerdì 15: L’affermazione della Poesia: con Paolo Febbraro e Nicola Gardini, evento a Trieste, libreria Lovat Trieste, in collaborazione con Una scontrosa grazia.

3

Ago 23

Uscito oggi il podcast di Elisa Longo (Ribilanciare per sottrazione, Samuele Editore, 2023) su Radiograd (QUI). Molto felice venga apprezzato l’espediente grafico del titolo barrato.

2

Ago 23

Continua il mal di schiena, sempre più forte. Nel frattempo fatta oggi riunione con un importantissimo partner statunitense per due obiettivi fondamentali legati a Laboratori Poesia: 1) ampliare l’osservatorio poetico (dalla definizione data dal direttore Claudio Damiani nel nostro documento di presentazione, QUI) a una visione non più legata esclusivamente al modo italiano di leggere la poesia; 2) fare formazione ai redattori del sito su come oltreoceano leggono, criticano, la poesia, e cosa vi cercano. Sarà un’avventura emozionante. Nel frattempo trovato sponsor per il libro di Marco Amore L’ora del mondo (in pubblicazione).

1

Ago 23

Giornata con un mal di schiena pazzesco. Partito, alla grande, lo Speciale Estivo di Laboratori Poesia. Il primo è un podcast di Daniela Pericone su Philippe Jaccottet. Ma anche un piccolo speciale su Anna Cascella Luciani per la sua scomparsa, di ieri. L’articolo è a cura di Vernalda Di Tanna. Oggi purtroppo sono anche emerse le solite polemichine sui Social su un articolo, non eccezionale ma di pregio, di Giorgio Ghiotti: Un cuore diverso. Metodo, tradizione e futuro della generazione in poesia. Come sempre si creano le fazioni e le tifoserie sul nulla. L’articolo mi riporta a una chiacchierata molto stimolante ieri con Gian Mario Villalta: la poesia oggi ha bisogno di un io collettivo, non più così noiosamente privato, e di una ricostruzione della lingua. Poi si, come dice Gian Mario ci si può sentire esclusi dalla collettività, ma a mio avviso l’esclusione è motivo di analisi più onesta. Un po’ come fa l’editor quando legge e lavora su un’opera non sua. Il poeta oggi deve editare il mondo e la sua lingua.

31

Lug 23

La promozione di I chiodi dell’acqua di Marcello Strommillo (Samuele Editore, 2023) è andata veramente molto bene. 192 letture. Ora c’è fino a domenica 9 luglio Distopica di Marina Giovannelli (Samuele Editore, 2023, collana Scilla). La si rintraccia nei Social della Samuele Editore e qui. Non voglio essere polemico sia ben chiaro, ma 192 letture. Se fossero state 192 vendite, con un prezzo di copertina di 13 € e contando un guadagno netto a libro del 30% (tolte tasse, stampa, spese varie) sarebbero stati 750 € in entrata. E invece? 10 € in uscita di Facebook Advertising. Vendite ZERO. Bene. Uscito il pdf di presentazione di Laboratori Poesia, qui, ha avuto ottimi riscontri.

28

Lug 23

Giornata di lavoro su un pdf di presentazione di Laboratori Poesia, di call con aspiranti redattori e di polemiche sui Social. Interno Poesia lancia una richiesta di collaborazione ammettendo però di avere poche risorse. Si alzano dunque le barricate contro la sua richiesta e sento di doverlo difendere. Tutti a gridare al diritto alla retribuzione (sacrosanto eh!) ma nessuno a pensare che la retribuzione è commisurata alle entrate, e le entrate sono in relazione alla responsabilità che le persone assumono acquistando i libri. Oggi continua a sembrare che l’Editore deve pagare tutto e tutti e se non vende è colpa sua, del suo errato modello di business. Che la poesia non venda da Catullo ce lo siamo dimenticato. La questione è molto legata alla cultura italiana che deve il diritto prima del dovere, anzi al suo posto. Come fare dunque? O pubblicare solo ciò che vende di fatto dando un valore economico ai testi e basta, o chiudere come questi signori continuano a chiedere. Bravi, tra l’altro, perché non capiscono che se gli Editori della nostra fascia chiudessero loro sarebbero i primi a essere eliminati dall’opportunità editoriale. Altra polemica interessante quella apparsa sul tema “Angeli” di Pordenonelegge. Polemica che li fa passare quasi per schiavizzati perché per il primo anno non pagati. Non stiamo parlando di un imprenditore che sfrutta gli operai, beninteso, ma di ragazzi a cui viene chiesto di partecipare a un progetto culturale del proprio territorio, e dal secondo anno prendono addirittura qualcosa. Sono ragazzi, devono imparare l’amore per i progetti, non solo l’amore per i soldi. Dopo aver appreso questo amore potranno decisamente costruirsi una vita che non dovrà essere solo egoriferita, ma legata alla collettività. La verità è che oggi tutti vogliono un valore economico per tutto, anche per la poesia (alla bellezza l’avete già dato), vogliono i propri diritti assolti senza pensare ai doveri ma solo al proprio piccolo giardino. E poi gridano allo scandalo quando vedono le conseguenze delle loro libere scelte (ricordiamo cosa succede quando chiudono le librerie?). Provo una profonda vergogna per questa mentalità italiana.

27

Lug 23

Oggi, o meglio stanotte, è accaduta una cosa buffa. Nella promozione sulla nostra pagina Facebook lanciata domenica scorsa (un libro sfogliabile gratuitamente alla settimana, a partire da domenica scorsa con I chiodi dell’acqua di Marcello Strommillo, Samuele Editore, 2023 – la promozione QUI, valida solo fino al 30 luglio, poi nei Social della Casa Editrice saranno rintracciabili le nuove) è apparso un commento che letteralmente dice: “Trama?“. Ebbene, come si può definire, costruire, dire la trama di un libro di poesia? Certo se ne può dire qualcosa indiscutibilmente: di cosa tratta, con che stile, quali tematiche tratta il poeta. Ma la trama? Fa molto pensare a quegli autori (purtroppo giovani e non più giovani) che mandano i loro manoscritti con la sinossi. La sinossi!!!! Intanto l’organizzazione di San Mauro Pascoli procede con qualche intoppo, e qualche mal di pancia.

26

Lug 23

Oggi Elisa Longo (Ribilanciare per sottrazione, Samuele Editore 2023, collana Scilla, prefazione di Giovanna Rosadini) era a Tirrenia assieme a Ksenja Laginja e Mauro Ferrari (che tra l’altro ho saputo avere preso la rivista Versodove). L’evento sembra essere andato bene. Intanto su Poesia Inverso è uscita una segnalazione di Piazzale senza nome di Luigia Sorrentino (Samuele Editore-Pordenonelegge, 2021, collana Gialla Oro). Sempre parlando di Pordenonelegge oggi ci hanno chiamato perché, ovviamente, siamo in ritardo con l’iscrizione. Inoltre abbiamo visto le foto del matrimonio della nostra autrice Alice Serrao (Linea di cattedra, Samuele Editore, 2021, prefazione di Claudio Damiani). Bellissima. Tornando a Puntoacapo Editore devo dire che sta alzando bene la testa in questi mesi, ma la cosa ormai abbiamo imparato è ciclica in Editoria. Spero gli duri più a lungo possibile.

25

Lug 23

Oggi due belle cose: Francesco Tomada (Affrontare la gioia da soli, Samuele Editore-Pordenonelegge, 2021, collana Gialla Oro) ha recensito su Perigeion il libro di Elisa Longo Ribilanciare per sottrazione (Samuele Editore, 2023, collana Scilla, prefazione di Giovanna Rosadini). Mentre sono stato contattato da un giornalista per un’intervista a Paola D’Agnese sul suo Così diviso il corpo (Samuele Editore, 2021, collana Scilla, prefazione di Maurizio Cucchi). Una cosa proposta più di un anno fa, sono felice vada in porto.

24

Lug 23

Chiuso un importante evento a San Mauro Pascoli. Certo sotto c’è sempre il sentore di una difficoltà importante, relazioni difficili anche laddove non serve. Il problema della letteratura è che le persone non di rado non vedono il quadro generale, non sono proiettate al momento culturale ma pensano più a ottenere i propri piccoli risultati. Il che non sarebbe nemmeno deleterio se, spesso, questi piccoli risultati non andassero a corrodere l’intero ecosistema. Vedi il Premio Strega Poesia.

21

Lug 23

Giornata di trasferta caldissima. Oggi non parlerò della Samuele Editore ma di quello che a volte un uomo deve fare. Non importa quanto male ti faccia nel fisico o nell’anima (e nel fisico devo ammettere d’essere sempre più provato, tanto da preoccuparmi non di rado per la mia stessa incolumità… sono sempre 45 anni…), se una cosa la devi fare la devi fare. Se puoi aiutare è tuo dovere farlo. Cetta Petrollo, la moglie di Elio Pagliarani, in un suo profilo Social chiede cosa sia voler bene. Credo chiedersi sempre non chi ha ragione, ma come sta l’altro (anche se, devo ammetterlo, non mi tolgo ancora di dosso gli occhi di una ragazzina al bancone di una gioielleria che, anni fa, quando ho comprato una piccola fedina chiedendole “è bello questo anello? Vorrei farla stare meglio. Ha fatto un gran casino ma ci sta malissimo, e me ne dispiace molto“, mi ha risposto non tanto con la frase “beh almeno che ci stia male” quanto con uno sguardo di commiserazione misto a rimprovero).

20

Lug 23

In Laboratori Poesia stanno entrando nuovi redattori e ne siamo veramente molto orgogliosi. Oltre al già citato Nicola Bultrini anche Rossella Frollà, che a breve pubblicherà la sua prima recensione. Stiamo anche ristrutturando la redazione di Laboratori critici che, in due anni, è cresciuta moltissimo.