PANORAMI POETICI
I° Edizione
1 giugno, 9.30-20
Parco della Chiesetta di Santa Cecilia
e Piazza Duomo, Spilimbergo (Pn)
a cura di Alessandro Canzian
Per il primo anno la Pro Spilimbergo e la Samuele Editore propongono il Festival Panorami Poetici. Un’intera giornata dedicata all’Arte e alla Poesia con mostre, conferenze, contest, incontri con autori, letture, con 29 autori e artisti tra cui (tra gli altri): Paolo Lagazzi, Umberto Piersanti, Aldo Tollini, Giacomo Vit, Rachel Slade, Sandro Pecchiari, Luca Cenisi, Aldo Colonnello, Anna Vallerugo, Antonio Nazzaro. Il tutto nello stupendo sfondo del parco della Chiesetta di Santa Cecilia e presso la Piazza Duomo di Spilimbergo (Pn).
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La Chiesetta di Santa Cecilia di Spilimbergo è documentata fin dal 3 dicembre 1271 (13 anni prima della costruzione del Duomo) ma la sua costruzione pare risalga al 900 d.C. Piccolo edificio ad aula rettangolare (un tempo absidata) presenta una porta d’ingresso del 1506 di semplicissima fattura e all’interno alcuni affreschi trecenteschi le cui tracce affiorano tra gli intonaci restaurati di recente. Ci sono una Madonna con Bambino, Santa Maria Maddalena, Santa Cecilia, l’Annunciazione e altri ornamenti. La Pala di Santa Cecilia è opera di Gasparo Narvesa ed è datata 1595. Attorno al 1500 la chiesa, perduta la sua funzione, venne adibita a cella mortuaria e ne venne demolita l’abside. Il campanile venne abbattuto invece nella seconda metà dell’Ottocento. L’intera chiesetta fu ristrutturata alla fine degli anni ’70 e attualmente è utilizzata per eventi culturali. A lato della Chiesetta e dietro il Duomo un parco che guarda il Castello.
All’interno della Chiesetta verrà allestita l’installazione dell’artista Rachel Slade dal titolo In Camera Caritatis che, in linea con l’ambiente scelto, proporrà un’elaborazione artistica del concetto di Tzimtzum ebraico attraverso un gruppo di 108 pezzi composti da varie tipologie di gesso (marmo, ceramica, etc) racchiusi in strisce di stoffa e modellati in forme contorte, ritratte su se stesse, per uno spazio aperto alla ricerca di sé e della propria naturalità. Lo Tzimtzum è un concetto ebraico che vede la creazione dell’esistente come ritrazione di Dio e allo stesso tempo come presenza di Dio in tutto. Paradosso che entra nella prospettiva artistica come proposta di una maggiore ricerca, comunicazione e allineamento con la natura dell’uomo e del mondo in cui vive. L’installazione prende il nome dalla nota locuzione latina In camera caritatis e segue il suo significato letterale di nella camera della carità, dell’amore, nella forma di un messaggio umano e preverbale di riconciliazione, di riscoperta.
La seconda mostra personale verrà allestita presso la quadreria della pro Spilimbergo e porterà le opere della milanese Daniela Tomerini sotto il titolo Una vela lontana. Segni nel vento, a cura di Paolo Lagazzi. Una mostra fortemente incentrata e correlata alla Conferenza sugli Haiku che proporrà disegni dell’artista e poetessa milanese che interpretano le tradizionali poesie giapponesi. “Dietro l’opera di Daniela Tomerini – afferma Lagazzi in un suo scritto – brilla uno spirito zen che non coltiva alcuna ambizione filosofica. Una vibrazione di fondo che illumina la pittura di Daniela sia nella sua versione “astratta”, nata da un personale ripensamento dello shodô (la via giapponese della calligrafia), sia nella figura-leitmotiv del Messaggero Celeste. Essere wabi significa molte cose per Daniela, ma anzitutto questo: riuscire a captare i soffi sottili e segreti, le scintille epifaniche, le onde energetiche che circolano anche tra i luoghi e gli attimi più inappariscenti mettendo in comunicazione la terra e il cielo, i corpi e i sogni, il visibile e l’invisibile”.
Oltre alle due mostre principali sarà aperta al pubblico la Quadreria d’Arte Moderna e Contemporanea Tono Zancanaro e verrà lanciato un Contest Artistico in collaborazione con il Gruppo Giovani Pittori Spilimberghesi e Quadreria Tono Zancanaro. Agli artisti verrà richiesto di dipingere dal vivo un’opera sulla base di un testo offerto dai poeti presenti. E alle 19.30 verrà premiata l’opera migliore.
Colonne portanti del Festival saranno inoltre le due Conferenze che verranno proposte: Vita e opere di Novella Cantarutti e Haiku, storia e contemporaneità. La prima Conferenza, in occasione del decennale della scomparsa della poetessa friulana (1920-2009), vedrà Anna Vallerugo dialogare con Giacomo Vit e Aldo Colonnello. Novella Cantarutti è nata a Spilimbergo ed è stata insegnante di letteratura italiana negli istituti superiori di Udine. Viene contattata con una lettera datata 7 dicembre 1945 da Pasolini che le chiedeva alcune poesie mentre i suoi primi testi escono nel 1952 e sono frutto dell’esperienza di un’autrice che condivide le esigenze innovatrici espresse sia dall’Academiuta di lenga furlana, che da Giuseppe Marchetti. Novella Cantarutti appartiene alla generazione di letterati che, alla fine della seconda guerra mondiale, si dedicò all’uso della propria lingua, in poesia e in prosa, e allo studio della vita tradizionale friulana, nella varietà e nella complessità dei suoi campi, dell’oralità del costume, alle consuetudini.
La seconda Conferenza, su Storia e Contemporaneità degli Haiku, verrà proposta da Paolo Lagazzi e Aldo Tollini con moderazione di Luca Cenisi. Relatori d’eccezione editi in saggistica e antologie sul tema da Rizzoli, Mondadori ed Einaudi, racconteranno la storia della tradizionale forma poetica giapponese ufficialmente nata nel 1600 ma con origini molto più antiche (Lagazzi, in Il muschio e la rugiada, Bur 1996, 2008, 2013, lo fa risalire al 500). Generalmente è composto da tre versi per complessive diciassette more (e non sillabe come comunemente inteso: le more sono unità di suono che determinano la quantità delle sillabe), secondo lo schema 5/7/5. Attualmente la discussione sulla metrica, sul contenuto e sull’evoluzione dell’Haiku è oggetto di diversi dibattiti e scritture tra chi è fedele a una tradizione, chi discute l’esistenza di una tradizione, e chi cerca un’innovazione anche alla luce dello sdoganamento dell’Haiku in culture diverse come quella occidentale. Alla conferenza farà seguito, inoltre, una lettura di Haiku di Luigi Oldani, Luca Cenisi, Toni Piccini, Giacomo Vit.
Fiore all’occhiello di Panorami Poetici sarà anche la presentazione della Collana di Poesia Italiana in Colombia Territorio de Encuentro a cura di Antonio Nazzaro e Alessandro Canzian. Una collana che nasce da anni di traduzioni e studi del curatore Antonio Nazzaro (nei siti Centro Cultural Tina Modotti e Laboratori Poesia) e dall’attività decennale della Samuele Editore sul territorio italiano. Un ponte di scambi, dialoghi, traduzioni e pubblicazioni. Sarà presente il curatore e traduttore Antonio Nazzaro e i primi due autori della Collana: Umberto Piersanti e Sandro Pecchiari.
A completamento del programma di Panorami Poetici l’evento Da libro a libro: il libro protagonista, regalato, letto, scambiato presso il Giardino della Biblioteca Civica di Spilimbergo a cura della Biblioteca. Le letture, durante tutta la giornata, di Adriano Gasperi, Mario Marcantuoni, Roberto Rocchi, Daniela Tomerini, Silvia Favaretto, Michele Paoletti, Michele Bordoni, Federico Rossignoli, Carlo Selan, Rachel Slade, Umberto Piersanti, Antonio Nazzaro, Sandro Pecchiari, Marco Amore a cui farà seguito un open-mic aperto a tutti i presenti. Il pranzo poetico (a tema e su prenotazione, regolamento qui). La Fiera del Libro e dell’Arte che verrà allestita nel piazzale Duomo di Spilimbergo.
Una grande giornata di Festa per incontrare Poeti e Artisti. Per ascoltare, guardare, leggere e confrontarsi sulla materia umana più profonda quale è l’Arte e la Poesia.
PROGRAMMA
PANORAMI POETICI
1 giugno, Spilimbergo
Ore 9.30
Da libro a libro: il libro protagonista, regalato, letto, scambiato
Giardino della Biblioteca Civica di Spilimbergo
in collaborazione con la Biblioteca Civica di Spilimbergo
l’evento durerà fino alle 17.00
Ore 9.30
Apertura Quadreria Pro Spilimbergo
Inaugurazione Mostra Personale Una vela lontana. Segni nel vento di Daniela Tomerini
a cura di Paolo Lagazzi
Ore 9.30
Apertura Quadreria d’Arte Moderna e Contemporanea Tono Zancanaro
e inizio Contest Artistico
in collaborazione con il Gruppo Giovani Pittori Spilimberghesi e Quadreria Tono Zancanaro
Ore 10.00
Apertura stand Editori e Librerie
Ore 10.00
Inaugurazione Festival e Installazione
In Camera Caritatis di Rachel Slade
Chiesetta di Santa Cecilia
a cura di Alessandro Canzian
Ore 10.30
Conferenza su vita e opere di Novella Cantarutti
con Giacomo Vit e Aldo Colonnello
a cura di Anna Vallerugo
Ore 12.30
Pranzo con l’Autore
con Rachel Slade, Parole immagini e terra
Paolo Lagazzi, Haiku e Natura
Umberto Piersanti, Le verdissime foglie
Antonio Nazzaro, Poesia e Immaginazione
Giacomo Vit, Il Peso della Parola
(su prenotazione, regolamento qui)
Ore 14.00
Lettura di poesie di Adriano Gasperi, Mario Marcantuoni, Roberto Rocchi
Ore 14.30
Lettura di Poesie di Daniela Tomerini, Silvia Favaretto, Michele Paoletti
Ore 15.00
Presentazione Collana di Poesia Italiana
con Umberto Piersanti, Sandro Pecchiari
a cura di Antonio Nazzaro
Ore 15.30
Lettura di Poesie di Michele Bordoni, Federico Rossignoli, Carlo Selan
Ore 16.00
Conferenza su Storia e Contemporaneità degli Haiku con Paolo Lagazzi, Aldo Tollini
a cura di Luca Cenisi
Ore 17.30
Lettura di Haiku di Luigi Oldani, Luca Cenisi, Toni Piccini, Giacomo Vit
Ore 18.00
Lettura di Poesie di Rachel Slade, Umberto Piersanti, Antonio Nazzaro, Sandro Pecchiari, Marco Amore
Ore 19.00
Premiazione Contest Artistico
Ore 19.30
Open Mic
Ore 20.00
Cena
Ore 20.00
Chiusura stand Editori
I PROTAGONISTI DEL PRANZO CON L’AUTORE
Paolo Lagazzi, saggista e scrittore, è nato a Parma nel 1949 e da anni risiede a Milano. Si è occupato di letteratura antica e moderna, occidentale e orientale, e di buddismo, magia, musica, cinema e pittura. Ha collaborato e collabora a molte fra le più note riviste letterarie e di cultura italiane e straniere e a diversi quotidiani (in tutto, più di cinquanta testate). Ha partecipato come relatore a numerosissimi eventi e convegni letterari in Italia (Milano, Firenze, Venezia, Parma, Modica, Ravenna, Pescocostanzo, Spoleto, Roma, Bologna, Verona, Torino, Genova, ecc. ecc.) e all’estero (Monaco di Baviera, Praga, Liegi, Helsinki, New York, Tokyo, ecc.). Dirige, insieme a Giancarlo Pontiggia e Stefano Lecchini, una collana di poesia (“Fabula”) per l’editore Moretti e Vitali, e, insieme al solo Pontiggia, un’altra collana di saggistica (“I volti di Hermes”) per lo stesso editore. Fa parte del Comitato direttivo dell’Accademia Mondiale della Poesia di Verona. Diversi suoi testi, sia di saggistica che di narrativa, sono tradotti in inglese, francese, spagnolo, portoghese e giapponese. I suoi libri di saggistica sono: Attilio Bertolucci (La Nuova Italia 1982, premio Biella 1982), Comparoni e “l’altro”. Sulle tracce di Silvio D’Arzo (Diabasis 1992), Rêverie e destino (Garzanti 1993), Per un ritratto dello scrittore da mago (Diabasis 1994, prefazione di Valerio Magrelli; Moretti & Vitali 2006, prefazione di Emanuele Trevi), Dentro il pensiero del mondo (I Quaderni del Battello Ebbro 2000), Vertigo. L’ansia moderna del tempo (Archinto 2002), La casa del poeta. Ventiquattro estati a Casarola con Attilio Bertolucci (Garzanti 2008, prefazione di Bernardo Bertolucci), Forme della leggerezza (Archinto 2010), Otto piccoli inchini (Albatros 2011), Le lucciole nella bottiglia. Il mondo di Umberto Piersanti (Archinto 2012), La stanchezza del mondo. Ombre e bagliori dalle terre della poesia (Moretti & Vitali 2014), Come ascoltassi il battito d’un cuore. Incontri nel cammino di Attilio (Moretti & Vitali 2018), Il mago della critica. La letteratura secondo Pietro Citati (Alpes 2018). Ha realizzato inoltre un libro intervista con Attilio Bertolucci, All’improvviso ricordando (Guanda 1997), tradotto integralmente in giapponese da Yasuko Matsumoto col titolo Luce di Parma (Paruma no hikari, Shichō-sha,Tokyo 2009). Come scrittore d’invenzione ha pubblicato: due libri di fiabe (La scatola dei giochi, Diabasis 2000; La fogliolina, Editing 2006), un libro di racconti (Nessuna telefonata sfugge al cielo. Piccole storie notturne, Aragno 2011), un’intervista immaginaria (Mondo uovo. Dialogo veritiero con l’uovo di Colombo, La Vita Felice 2013), un romanzo (Light stone, Passigli 2014, Premio “Città di Fabriano” 2015). Ha curato più di quaranta volumi per editori diversi; ricordiamo in particolare i “Meridiani” Mondadori, da lui curati e introdotti, delle opere di Attilio Bertolucci (1997), Pietro Citati (2005) e Maria Luisa Spaziani (2012). Di Bertolucci ha curato anche, con Gabriella Palli Baroni, Il fuoco e la cenere. Versi e prose dal tempo perduto (Diabasis 2014). Nell’ambito della poesia giapponese ha allestito sei antologie: La saggezza dei maestri zen (Guanda 1994), Il muschio e la rugiada (Rizzoli 1996), due scelte dell’opera di Kikuo Takano: Secchio senza fondo (Fondazione Piazzolla 1999) e Nel cielo alto (Mondadori 2003), La nuca di Maitreyadi Makiko Kasuga (Moretti & Vitali 2011), Cinquanta foglie. Tanka giapponesi e italiani in dialogo (Moretti & Vitali 2016). Il 12 aprile 2017 ha ricevuto presso il Gabinetto Viesseux di Firenze il premio “Montale fuori di casa” per la critica letteraria e la saggistica.
Antonio Nazzaro è nato a Torino nel 1963. Giornalista, traduttore, poeta, video artista e mediatore culturale. Fondatore e coordinatore del Centro Cultural Tina Modotti. Collabora con le riviste italiane Atelier, Fuori/Asse e Laboratori Poesia. È responsabile della collana di poesia latinoamericana di Edizioni Arcoiris Salerno. Collabora con la rivista venezuelana Poesía e la cilena Ærea. Ha pubblicato, nel 2015, il libro Odore a, Torino Caracas senza ritorno (in italiano e spagnolo) e Appunti dal Venezuela. 2017: vivere nelle proteste, entrambi pubblicati da Edizioni Arcoiris. Ha pubblicato due silloge: Amor migrante y el último cigarrillo/Amore migrante e l´ultima sigaretta (RiL Editores, Cile; Arcoiris, Italia, 2018) e Cuerpos humeantes/Corpi Fumanti (Uniediciones, Bogotá, 2019). Creatore e direttore della collana di poesia italiana contemporanea Territorio de Encuentro, in coedizione con Samuele Editore e Uniediciones Ibáñez, e con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura a Bogotá. Come traduttore, ha tradotto il libro del poeta argentino Juan Arabia, edizione bilingue, Il nemico dei thirties (Samuele Editore, 2017), La notte/La noche, di Dino Campana (Edicola Ediciones, Cile, 2017), La lingua instancabile/La lengua incansable. 10 voci contemporanee della poesia italiana (Buenos Aires Poetry, 2018), Hotel la notte/Hotel la noche di Alessandro Moscé (Buenos Aires Poetry, 2018), l’antologia della poesia colombiana La generazione senza nome/ Generación sin nombre (Arcoiris, Salerno, 2018), Tierra y Mito di Umberto Piersanti (Uniediciones, Samuele Editore, Bogotá, 2019). Quest’anno verrà pubblicata, in collaborazione con Pro Helvetia e Ril Editores, la traduzione del libro di Fabiano Alborghetti, Equazione della responsabilità.
Umberto Piersanti è nato ad Urbino nel 1941 e nell’Università della sua città insegna Sociologia della Letteratura. Le sue raccolte poetiche sono La breve stagione (Quaderni di Ad Libitum, Urbino, 1967), Il tempo differente (Sciascia, Caltanissetta-Roma, 1974), L’urlo della mente (Vallecchi, Firenze, 1977), Nascere nel ’40 (Shakespeare and Company, Milano, 1981), Passaggio di sequenza (Cappelli, Bologna, 1986), I luoghi persi (Einaudi, Torino, 1994), Nel tempo che precede (Einaudi, Torino, 2002), L’albero delle nebbie (Einaudi, Torino, 2008) che ha vinto i seguenti premi: Premio Pavese Città di Chieri, Premio San Pellegrino, Premio Giovanni Pascoli, Premio Tronto, Premio Mario Luzi, Premio Alfonso Gatto, Premio Città di Marineo. Nel 1999 per I quaderni del battello ebbro (Porretta Terme, 1999) è uscita l’antologia Per tempi e luoghi curata da Manuel Cohen che ha anche scritto il saggio introduttivo. I suoi libri di poesie più recenti sono Nel folto dei sentieri (Marcos y Marcos, 2015) e Anime perse (Marcos y Marcos, 2018). Per la poesia è stato, tra le altre cose, finalista al Premio Dessì 2015 e vincitore di: Premio Montefeltro 2015, Premio Pontedilegno 2016, Premio Tirinnanzi 2016, Premio L’Onor D’Agobbio 2016. È stato tradotto sia in francese, con il titolo Les lieux perdus, sia in lingua rumena, con il titolo In alt timp, in alt loc. È anche autore di quattro romanzi, L’uomo delle Cesane (Camunia, Milano, 1994), L’estate dell’altro millennio (Marsilio, Venezia, 2001), Olimpo (Avagliano, 2006) e Cupo tempo gentile (Marcos y Marcos, 2012), di due opere di critica, L’ambigua presenza (Bulzoni, Roma, 1980) e Sul limite d’ombra (Cappelli, Bologna, 1989). Ha curato insieme a Fabio Doplicher l’antologia di poesia italiana del secondo novecento Il pensiero, il corpo (Quaderni di Stilb, Roma, 1986). Ha realizzato un lungometraggio, L’età breve (1969-70), tre film-poemi (Sulle Cesane, 1982, Un’altra estate, Ritorno d’autunno, 1988), e quattro “rappresentazioni visive” su altrettanti poeti per la televisione. Le sue poesie sono apparse sulle principali riviste italiane e straniere come Nuovi Argomenti, Paragone, il verri, Poesia, Poetry etc. In Spagna, nel 1989, presso l’editore Los Libros de la Frontera, collana El Bardo, è uscita l’antologia poetica El tiempo diferente (testo italiano a fronte, traduzione di Carlo Frabetti). Un’altra antologia tradotta da Emanuel di Pasquale è stata pubblicata negli Stati Uniti con il titolo Selected Poems 1967-1994 (Gradiva Publications – Stony Brook, New York, 2002). È presente anche in numerose antologie italiane e straniere e tra i premi vinti ricordiamo il Camaiore, il Penne, il Caput Gauri, l’Insula Romana, il Mastronardi, il Piccoli, il Frascati. Tre testi filmici L’età breve, Nel dopostoria e Sulle Cesane insieme a numerosi interventi sulla sua opera cinematografica, sono usciti nel volume Cinema e poesia (Cappelli, Bologna, 1985) a cura di Gualtiero De Santi. Nel 2019 pubblica Tierra y Mito con la casa editrice Uniediciones in collaborazione con la Samuele Editore (traduzione di Antonio Nazzaro). Attualmente dirige la rivista Pelagos.
Rachel Slade è nata a Putnam nel Connecticut (USA), vive in Italia dal 2002. La sua attività principale si sviluppa attorno alla pittura. Le sue mostre più recenti sono Citizen Ship (Villa Corrier-Dolfin, Porcia PN, 2014, con presentazione di Alessandra Santin), Crambe Tataria (Villa Cattaneo, San Quirino PN, 2015, con presentazione di Carlo Vidoni), Ephemeral (Teatro Russolo, Portogruaro Ve 2015, in occasione dello spettacolo Cenerentola di Sergei Prokofiev), La casa apocrifa (Cantine Collalto, Susegana Tv 2016, con presentazione di Alessandro Canzian), Devota come un ramo (Sala Liberamente, Maniago, Pn 2018, con presentazione di Carlo Fontanella e Carlo Vidoni), In Camera Caritatis (Chiesetta di Santa Cecilia, Spilimbergo, Pn 2019). Per la Samuele Editore ha curato la presentazione di alcuni poeti al New York City Poetry Festival del 2014 e diverse copertine della collana Scilla (tra le ultime: Periferie/The Bliss of Hush and Wires di Ilaria Boffa e Nuviçute mê e sûr di Stefano Montello). Come poetessa ha partecipato a diversi eventi letterari: Residenze Estive (Trieste), I poeti scalzi (Venezia), Poeti alla Baschiera (Pordenone), Callisto (Venezia). Nel 2016 ha pubblicato la plaquette di poesie e disegni Apocryphal House / La casa apocrifa (Samuele Editore) e nel 2019 è stata inserita nel progetto Transnational Italian Poetry (a cura di Simona Wright – College of New Jersey, e Alessandro Canzian – Samuele Editore) pubblicato nella rivista universitaria statunitense NeMLA. Nel 2018 vince il Premio Ossi di Seppia per la poesia. Nel 2019 viene accettata al Lodestar Residency for Art in Ireland (residenza artistica irlandese).
Giacomo Vit, già maestro elementare di Bagnarola, in provincia di Pordenone, è autore di opere in friulano di narrativa e di poesia , di cui si ricordano Chi ch’i sin… (Campanotto 1990), La cianiela (Marsilio 2001), La plena (Biblioteca Civica di Pordenone 2002), Sòpis e patùs (Cofine 2006), Sanmartin (Lietocolle 2008), Ziklon B- I vui da li’ robis (CFR 2011), Trin freit (Barca di Babele 2014). Nel 2018 è uscita per Puntoacapo editore la personale antologia Vous dal grumal di vint, che raccoglie quarant’anni di produzione poetica, alla quale è stato assegnato il premio Biagio Marin nello stesso anno. Ha fondato nel 1993 il gruppo di poesia “Majakovskij”, col quale ha dato alle stampe quattro volumi. Con Giuseppe Zoppelli ha curato le antologie della poesia in friulano Fiorita periferia (Campanotto 2002) e Tiara di cunfìn (Biblioteca civica di Pordenone 2011). Ha pubblicato anche alcuni libri per l’infanzia in italiano, di cui si ricordano: Gira gira giorno (Le Marasche 1992), L’abbazia e il tempo (Le Marasche 1993), Il topo incantatore (Le Marasche 1995), Cosa farfuglia la farfalla forestiera? (Campanotto 2001), Il liuto e il mare (Edicolors 2001), Perché scorrazzava per le strade il drago dalle otto teste?-e altri racconti (Edigiò 2008), Chi leggerà i libri puzzoni? (Edigiò 2010). In friulano ha pubblicato Striis e miracui a Cordovat (Biblioteca dell’Immagine 1997), Tunin, il pursit di Sant’Antoni (Le Marasche 1998, ristampa Campanotto 2003), La satu che?- Li’ còntis di Tilio Giusti (Comune di Cordovado 2001), Se rassa di vuerièr celtic! (Campanotto 2002), Svoi mats (Comune di Bordano 2005), Li’ avinturis di Petavert (Campanotto 2005), Il cjaval di fòuc (Ribis 2006). Per la saggistica didattica ha pubblicato L’oru da li’ peraulis- scrivere poesie in friulano a scuola- (El Truoi 1996), Poesia bruna poesia lucente (Gaspari editore 1999), Per un mondo da…fiaba – Materiali per un’educazione interculturale (Unicef 1999). Ai suoi laboratori di creatività in friulano è stata dedicata nell’anno accademico 2001/2002, presso l’Università di Udine una tesi di laurea dal titolo L’apprendimento della poesia a scuola-Esperienze e ricerche sulla didattica del linguaggio poetico e loro applicazioni alla lingua friulana nell’opera di Giacomo Vit. Autrice Viviana De Vecchi, relatore il prof. Livio Sossi.
TUTTI I PROTAGONISTI
in ordine alfabetico
Marco Amore Marco Amore (Benevento, 1991) nel 2010 pubblica il suo primo romanzo, scritto all’età di sedici anni, cui fanno seguito tre raccolte di racconti. dal 2013 è attivo nel mondo dell’arte contemporanea come curatore di mostre in spazi pubblici e gallerie private, sia in Italia che all’estero. di recente ha esposto, con il pittore Angelo Zanella, presso la Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III”, sez. Americana e Venezuelana, di Palazzo Reale, Napoli, un taccuino per parole e segni sulle orme di Henry David Thoreau. Vanta pubblicazioni di vario genere su testate online e riviste cartacee. Nel 2015 si classifica 1° (sez. poesia under 30) alla IV edizione del premio Michele Sovente. dal 2017 conduce la rubrica “Prosit! L’arte come indicatore sociale” per Il Foglio Letterario. Nel 2019 pubblica con la Samuele Editore Farràgine (prefazione di Giovanna Frene)
Michele Bordoni è nato a Civitanova Marche (MC) il 13 maggio 1993, vive e studia a Padova. Laureatosi nel 2015 nell’ateneo patavino con una tesi su Rainer Maria Rilke in Teoria della letteratura sta continuando i suoi studi sul poeta boemo allargando l’orizzonte a figure quali Leopardi, Jabès, Maurice Blanchot e, soprattutto, Mario Luzi sulla cui poetica ha conseguito la laurea magistrale (110 e lode). Sue poesie sono comparse nelle antologie Poeti e Poesia di Elio Pecora. Nel 2018 pubblica con peQuod la raccolta di versi Gymnopedie.
Alessandro Canzian (1977), vive e lavora a Maniago (Pordenone). Ha collaborato e collabora saltuariamente con varie riviste e blog. Nell’ottobre 2008 ha fondato la SAMUELE EDITORE Come autore ha pubblicato Christabel (Ed. Del Leone, Spinea 2001, quarta di copertina di Paolo Ruffilli), La sera, la serra (Mazzoli 2004, prefazione di Tita Paternostro), Canzoniere inutile (Samuele Ed., Fanna 2010, prefazione di Elio Pecora, di cui un testo su “Tuttolibri” nel 2007 con critica di Maurizio Cucchi), Cronaca d’una solitudine (Samuele Ed. 2011, quaderno bifronte con Federico Rossignoli), Luceafarul (Samuele Editore 2012, prefazione di Sonia Gentili) e il saggio su Claudia Ruggeri: Oppure mi sarei fatta altissima (Terra d’ulivi 2007, presentato a Lecce con Michelangelo Zizzi). Con la stessa editrice e nello stesso anno del saggio ha pubblicato Distanze, una collaborazione fotopoetica con Elio Scarciglia. Ha partecipato a varie rassegne letterarie quali “Donne che dovresti conoscere” a Lecce nel 2007 con Mario Desiati, “Poetica” a Pisa nel 2008 con Alessandro Agostinelli, “Pianeta Poesia” a Firenze nel 2009 con Rosaria Lo Russo, “Pordenonelegge” nel 2010 e 2017, la “Festa di Poesia” a Pordenone nel 2010 come co-organizzatore e nel 2011 e 2018 come autore, a Milano alla “Casa della Poesia” invitato per il quinquennale della fondazione della Casa, “Residenze Estive” a cura di Gabriella Musetti in diverse edizioni. A gennaio 2017 cura per la Casa Editrice argentina Buenos Aires Poetry un’antologia di Poesia Italiana Contemporanea. Nel 2018 assieme a Simona Wright cura un’antologia di poeti residenti in territorio italiano che scrivono in inglese per la rivista Nemla, dell’Università di Buffalo nello stato di New York (precedentemente, nel 2013, per la stessa rivista aveva curato un’antologia di poeti veneti). Articoli sulla sua poesia sono usciti su Il Piccolo, La Lettura (Corriere della sera), L’Unità, Illustrati, Il Segnale, Italian Poetry Review, e altri. Conduce, assieme a Sandro Pecchiari e Federico Rossignoli, il ciclo di incontri triestini “Una Scontrosa Grazia” ed è tra i direttori artistici del Festival di Poesia Tres Dotes.
Luca Cenisi (Pordenone, 1983) è stato presidente e fondatore dell’Associazione Italiana Haiku (AIH), nonché editor del blog cinquesettecinque.com e della rivista «Haijin Italia». Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Il fiore e lo haijin (2009), Keiryu (2011), Guadando il fiume (2013) e La donna di neve. Haiku di Fukuda Chiyo-ni (2014). È inoltre presente nell’antologia di tanka Cinquanta foglie a cura di Paolo Lagazzi. Tra le sue pubblicazioni anche il saggio La luna e il cancello – saggio sullo haiku (Castelvecchi 2018, prefazione di Paola Scrolavezza, postfazione di Giacomo Vit).
Aldo Colonnello è nato a Spilimbergo il 5 gennaio del 1940, vive a Grizzo di Montereale Valcellina dal 1967. Alla fine degli anni Cinquanta, inizi anni Sessanta, a Spilimbergo ha collaborato con un grappolo di amici all’organizzazione della Fiera del Libro, premessa per l´istituzione della Biblioteca Comunale. Si impegna come insegnante nell’innovazione e sperimentazione didattica collegate alla ricerca scientifica più avanzata del momento (psicologia genetica, psicologia dell’apprendimento, nuove matematiche e logica, linguistica e plurilinguismo a partire dalle parlate famigliari e locali, educazione scientifica, didattica del fare storia, ecc. ) con impostazione interdisciplinare “per problemi”. È autore di libri di testo per la scuola elementare. All’attività di insegnamento si collega quella di aggiornamento dei colleghi, con relazioni e cicli di incontri, in molte scuole in Friuli e fuori regione. Dal 1969 (anno della sua istituzione) all’aprile 2000 è stato, continuando a insegnare, bibliotecario incaricato della Biblioteca Civica di Montereale Valcellina. Nel 1990, per la Provincia di Pordenone, ha curato con Giancarlo Pauletto e Giuseppe Mariuz l’antologia per le scuole J’ sielc’ peravali’ (Scelgo parole) sulla poesia del Novecento nelle parlate friulane e venete del Friuli occidentale; utilizzata nell’Università, è ancora modello didattico di riferimento. Dal 1989, anno della sua istituzione, lavora con il Circolo culturale Menocchio, una delle associazioni regionali più vivaci e propositive nel settore strettamente culturale. Emanazione del “Menocchio” è l´”Università della Prima Età – Facoltà del libero perchè, da zero a dieci …a cento anni”. Dal 1995 è ispettore onorario per l’archeologia del competente Ministero, per il territorio del Comune di Montereale Valcellina. Dal 2000 al 2005, docente con contratto di collaborazione esterna presso l’Università di Udine (Facoltà di Scienze della Formazione – Laboratorio di Tradizioni culturali ). Assieme ad alcuni amici ha dato avvio nel 1990 all’Università della Terza Età delle Valli del Cellina e del Colvera (sezioni di Maniago, Montereale e Andreis). Per alcuni anni ha fatto parte del Consiglio Generale della Società Filologica Friulana. Membro della giuria del Concorso di illustrazione per ragazzi Sulle ali delle farfalle di Bordano (ora Syria Poletti- Sulle ali delle farfalle) di Sacile/Bordano. È membro della giuria del Premio letterario nazionale Giuseppe Malattia della Vallata di Barcis, giunto nel 2013 alla XXVI edizione. Gli sono stati assegnati: premio San Marco (Pordenone 1995), premio Epifania (Tarcento 2001), Mus d’aur (Colonos, Villacaccia di Lestizza 2002, che tradotto significa asino d’oro o meglio asino a vita, con diritto/dovere di ragliare a modo suo), premio Merit furlan (Castello di Rive d´Arcano 2006), Premio Valcellina (Pordenone 2009). Fa parte del Comitato Tecnico Scientifico regionale per gli Ecomusei.
Silvia Favaretto, scrittrice e insegnate, vive a Venezia. Ha pubblicato i libri di poesie: La carne del tiempo (Artificios, Bogotà, 2002, seconda edizione argentina Editorial Los Cuatro Vientos, Buenos Aires, 2004), La tetra santità e il variopinto orrore (Penna d’autore, Torino, 2004), l’opera di poesia risultata vincitrice al concorso Ibiskos di A. Risolo: Parole d’acqua/Palabras de agua (Ibiskos, Empoli, 2007), l’antologia personale Entre la carne y las palabras (Atemporia, Messico, 2008), Jardin ardiente (Casa de Poesia, Costa Rica, 2011), Sacrobosco (2012), l’omaggio ad Alejandra Piznark La noche de los cuerpos (La Chifurnia, El Salvador, 2014), Minotaura (Malpaso Ediciones, Honduras, 2018), e il libro di poesie Jardín ardiente (Casa de poesia, Costa Rica, 2011). Ha lavorato inoltre a cd di poesia musicata, ipertesti letterari, riviste di poesia e cortometraggi poetici. Per la prosa, ha pubblicato la fiaba La farfalla Rossella (Az. Osp. Santa Maria Degli Angeli, Pordenone, 2003), la tesi di dottorato Escritura cicatriz (Ca’ Foscari, Venezia, 2005) è stata curatrice del volume Narrative femminili cubane tra mito e realtà (Ca’ Foscari, Venezia, 2003) e il libro di racconti in omaggio a Cortazar Quiero tanto a Julio (Poetazos, Messico, 2015). È presidente dell’Associazione Culturale 7LUNE che propone la cultura ispanoamericana in Italia attraverso eventi e pubblicazioni.
Adriano Gasperi, nato a La Spezia nel 1946. Nel 1971 si laurea in Medicina a Pavia dove nel 1973 si specializza in Anestesia e rianimazione. Dal 1974 al 1977 fonda e dirige un reparto di rianimazione a Kampala (Uganda). Rientrato in Italia si specializza in tecnologie biomediche a Bologna. Nel 1981 riparte per l’Africa e per quattro anni lavora a Maputo (Mozambico). Dal 1986 lascia le corsie dell’ospedale e si dedica al coordinamento di programmi di cooperazione sociosanitaria finanziati dal Governo Italiano in Somalia ed Egitto. Nel 1991 assume l’incarico di Addetto Scientifico presso l’Ambasciata d’Italia in Olanda (1991-1993), Corea del Sud (1993-1999) e Tunisia (2001-2005). Svolge fino al 2013 attività di consulenza direzionale in cooperazione scientifica e tecnologica internazionale, che lo vede tra l’altro, dal 2007 al 2012 Segretario Generale del Comitato Scientifico di Expo Milano 2015). Ha pubbicato testi di poesia satirica: L’abbecedario del buon cazzeggiatore (Ed. SAS, 2006), Cazzeggiando come dove quando (Ed. Emilogos, 2007), Exposiade (Ed. SAS, 2009), Renzi La Divina (Tragi) Commedia (Ed. Parloavanveracrazia / Narcissus, 2015). Nel settembre 2018 gli è stato assegnato un premio speciale della giuria del Concorso internazionale di poesia I colori dell’anima (Alassio). Nel 2018 con la Samuele Editore pubblica il libro di versi Corniola.
Paolo Lagazzi, saggista e scrittore, è nato a Parma nel 1949 e da anni risiede a Milano. Si è occupato di letteratura antica e moderna, occidentale e orientale, e di buddismo, magia, musica, cinema e pittura. Ha collaborato e collabora a molte fra le più note riviste letterarie e di cultura italiane e straniere e a diversi quotidiani (in tutto, più di cinquanta testate). Ha partecipato come relatore a numerosissimi eventi e convegni letterari in Italia (Milano, Firenze, Venezia, Parma, Modica, Ravenna, Pescocostanzo, Spoleto, Roma, Bologna, Verona, Torino, Genova, ecc. ecc.) e all’estero (Monaco di Baviera, Praga, Liegi, Helsinki, New York, Tokyo, ecc.). Dirige, insieme a Giancarlo Pontiggia e Stefano Lecchini, una collana di poesia (“Fabula”) per l’editore Moretti e Vitali, e, insieme al solo Pontiggia, un’altra collana di saggistica (“I volti di Hermes”) per lo stesso editore. Fa parte del Comitato direttivo dell’Accademia Mondiale della Poesia di Verona. Diversi suoi testi, sia di saggistica che di narrativa, sono tradotti in inglese, francese, spagnolo, portoghese e giapponese. I suoi libri di saggistica sono: Attilio Bertolucci (La Nuova Italia 1982, premio Biella 1982), Comparoni e “l’altro”. Sulle tracce di Silvio D’Arzo (Diabasis 1992), Rêverie e destino (Garzanti 1993), Per un ritratto dello scrittore da mago (Diabasis 1994, prefazione di Valerio Magrelli; Moretti & Vitali 2006, prefazione di Emanuele Trevi), Dentro il pensiero del mondo (I Quaderni del Battello Ebbro 2000), Vertigo. L’ansia moderna del tempo (Archinto 2002), La casa del poeta. Ventiquattro estati a Casarola con Attilio Bertolucci (Garzanti 2008, prefazione di Bernardo Bertolucci), Forme della leggerezza (Archinto 2010), Otto piccoli inchini (Albatros 2011), Le lucciole nella bottiglia. Il mondo di Umberto Piersanti (Archinto 2012), La stanchezza del mondo. Ombre e bagliori dalle terre della poesia (Moretti & Vitali 2014), Come ascoltassi il battito d’un cuore. Incontri nel cammino di Attilio (Moretti & Vitali 2018), Il mago della critica. La letteratura secondo Pietro Citati (Alpes 2018). Ha realizzato inoltre un libro intervista con Attilio Bertolucci, All’improvviso ricordando (Guanda 1997), tradotto integralmente in giapponese da Yasuko Matsumoto col titolo Luce di Parma (Paruma no hikari, Shichō-sha,Tokyo 2009). Come scrittore d’invenzione ha pubblicato: due libri di fiabe (La scatola dei giochi, Diabasis 2000; La fogliolina, Editing 2006), un libro di racconti (Nessuna telefonata sfugge al cielo. Piccole storie notturne, Aragno 2011), un’intervista immaginaria (Mondo uovo. Dialogo veritiero con l’uovo di Colombo, La Vita Felice 2013), un romanzo (Light stone, Passigli 2014, Premio “Città di Fabriano” 2015). Ha curato più di quaranta volumi per editori diversi; ricordiamo in particolare i “Meridiani” Mondadori, da lui curati e introdotti, delle opere di Attilio Bertolucci (1997), Pietro Citati (2005) e Maria Luisa Spaziani (2012). Di Bertolucci ha curato anche, con Gabriella Palli Baroni, Il fuoco e la cenere. Versi e prose dal tempo perduto (Diabasis 2014). Nell’ambito della poesia giapponese ha allestito sei antologie: La saggezza dei maestri zen (Guanda 1994), Il muschio e la rugiada (Rizzoli 1996), due scelte dell’opera di Kikuo Takano: Secchio senza fondo (Fondazione Piazzolla 1999) e Nel cielo alto (Mondadori 2003), La nuca di Maitreyadi Makiko Kasuga (Moretti & Vitali 2011), Cinquanta foglie. Tanka giapponesi e italiani in dialogo (Moretti & Vitali 2016). Il 12 aprile 2017 ha ricevuto presso il Gabinetto Viesseux di Firenze il premio “Montale fuori di casa” per la critica letteraria e la saggistica.
Mario Marcantuoni è nato a Gallinaro, piccolo paese della Ciociaria in provincia di Frosinone. Si è laureato in pedagogia a Cassino. Attualmente vive a Spilimbergo (Pordenone). Ha pubblicato: nel 1976 la prima edizione del Vocabolario Clautano, nel 1999 la raccolta di poesie Ancora incerta la primavera (Blu di Prussia Editrice, Pavia), nel 2003 Poesie a Lara (edizione fuori commercio), nel 2004 il saggio La voce di Castelvecchio poesie, tradizioni e cultura della sua terra di origine, nel 2005 la raccolta di poesie Conchiglie (Edizioni del Leone, Venezia), nel 2009 il romanzo Il canto del girasole (Ribis Editore, Udine) e nel 2012 il romanzo Il seme nel deserto (Omino Rosso, Pordenone).
Antonio Nazzaro è nato a Torino nel 1963. Giornalista, traduttore, poeta, video artista e mediatore culturale. Fondatore e coordinatore del Centro Cultural Tina Modotti. Collabora con le riviste italiane Atelier, Fuori/Asse e Laboratori Poesia. È responsabile della collana di poesia latinoamericana di Edizioni Arcoiris Salerno. Collabora con la rivista venezuelana Poesía e la cilena Ærea. Ha pubblicato, nel 2015, il libro Odore a, Torino Caracas senza ritorno (in italiano e spagnolo) e Appunti dal Venezuela. 2017: vivere nelle proteste, entrambi pubblicati da Edizioni Arcoiris. Ha pubblicato due silloge: Amor migrante y el último cigarrillo/Amore migrante e l´ultima sigaretta (RiL Editores, Cile; Arcoiris, Italia, 2018) e Cuerpos humeantes/Corpi Fumanti (Uniediciones, Bogotá, 2019). Creatore e direttore della collana di poesia italiana contemporanea Territorio de Encuentro, in coedizione con Samuele Editore e Uniediciones Ibáñez, e con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura a Bogotá. Come traduttore, ha tradotto il libro del poeta argentino Juan Arabia, edizione bilingue, Il nemico dei thirties (Samuele Editore, 2017), La notte/La noche, di Dino Campana (Edicola Ediciones, Cile, 2017), La lingua instancabile/La lengua incansable. 10 voci contemporanee della poesia italiana (Buenos Aires Poetry, 2018), Hotel la notte/Hotel la noche di Alessandro Moscé (Buenos Aires Poetry, 2018), l’antologia della poesia colombiana La generazione senza nome/ Generación sin nombre (Arcoiris, Salerno, 2018), Tierra y Mito di Umberto Piersanti (Uniediciones, Samuele Editore, Bogotá, 2019). Quest’anno verrà pubblicata, in collaborazione con Pro Helvetia e Ril Editores, la traduzione del libro di Fabiano Alborghetti, Equazione della responsabilità.
Luigi Oldani è nato a Milano, ha frequentato l’università di Firenze e si è laureato a Urbino. È docente di italiano. Grazie a un periodo di lavoro a Tokyo ha avuto l’opportunità di conoscere alcuni aspetti della cultura giapponese. Ha pubblicato presso diversi editori, tra cui Campanotto con un’introduzione di Idolina Landolfi, Milllelire, Nuova Compagnia Editrice, Samuele Editore e su diverse riviste. È stato organizzatore culturale per molti anni e coordinatore della rivista Pioggia Obliqua entrando in contatto con Mario Luzi, Enzo Siciliano, Antonio Tabucchi, Luigi Baldacci e tanti altri autori. Attualmente è redattore, con Elisabetta Beneforti, della rivista on line Pioggia Obliqua scritture d’arte. È da anni un Praticante presso il Centro Zen Firenze dove risiede uno dei Maestri più rappresentativi dello Zen europeo, Anna Maria Shinnyo Marradi.
Michele Paoletti (17 luglio 1982) è nato e vive a Piombino. Si è laureato in Statistica per l’economia presso l’Università degli Studi di Pisa e si occupa di teatro, per passione, da sempre. Ha vinto il Premio Astrolabio 2014, il Premio Borgognoni 2015 e il Premio Anna Savoia 2015 nella sezione Poesia Singola e ha ottenuto altri riconoscimenti in concorsi letterari a livello nazionale. Nel 2015 ha pubblicato la raccolta Come fosse giovedì (puntoacapo Editrice) V classificata al Premio Energia per la Vita 2015 e III classificata al Premio Giovane Holden 2016 e la plaquette La luce dell’inganno (puntoacapo Editrice). Una selezione di suoi testi è inserita nell’antologia iPoet (lietocolle, 2016). Nel 2017 pubblica con la Samuele Editore Breve inventario di un’assenza (prefazione di Gabriela Fantato).
Sandro Pecchiari ha pubblicato le raccolte di poesia: Verdi Anni, Le Svelte Radici, L’imperfezione del Diluvio – An Unrehearsed Flood (bilingue) e Scripta non manent con la casa editrice Samuele Editore. Suoi lavori sono stati tradotti in albanese, inglese, sloveno, francese e spagnolo e sono visibili in numerose antologie, italiane e non. Insieme a Alessandro Canzian e Federico Rossignoli cura il ciclo di poesia Una Scontrosa Grazia (Trieste, Libreria Ts360). Collabora con le riviste “Traduzionetradizione” e “L’almanacco del Ramo d’Oro”.
Toni Piccini, nato a Trieste, da oltre dieci anni scrive haiku con cui ha partecipato a una serie di eventi. Tra di essi: “XIº Festival Internaz. di Poesia”, Genova 2005, “1° Tokyo Poetry Festival” 2008, “VIII° Convegno Internaz. Mindfulness Project” Istituto Lama Tzong Khapa, Pomaia 2009, “World Haiku Festival” Pécs 2010. Le sue composizioni sono state tradotte e pubblicate in Italia, Giappone, India, Romania, Croazia, Bosnia e Canada, e sono presenti su siti specializzati in U.S.A., Australia, Algeria, Francia, Russia, Germania, Inghilterra, Ungheria. Negli anni 2010, 2011 e 2012 è stato selezionato fra i cento haijin (poeti di haiku) più creativi d’Europa. Ha tenuto workshop per i bambini delle scuole primarie e per gli studenti della facoltà di giapponismo dell’Università Károli Gáspár di Budapest, dove una sua conferenza è entrata a far parte del programma d’esame (2010). Alla poesia haiku affianca dal 2006 la creazione di haiga e ha partecipato al “XIIIº Festival Internaz. di Poesia” (Genova 2007) dove ha presentato una mostra personale “Costruir Levando”, la prima d’haiga in Italia. A questa mostra hanno fatto seguito varie esposizioni anche all’estero, in particolare in Croazia e in Ungheria. Toni Piccini ha inoltre preso parte a delle mostre collettive negli U.S.A. Ha pubblicato: Haiku Aprocrifi (Albalibri 2007, prefazioni di Fernanda Pivano e Ban’ya Natsuishi ), Poesiazze (Rupe Mutevole 2009), Medithaiku (Rupe Mutevole 2010), No password (Terra d’Ulivi 2014), Auschwitz e simili (Red Moon Press U.S.A. 2018). Nel 2014 è stato inserito fra i cento autori più creativi di haiku d’Europa. Ha ricevuto per gli haiga: “Award of Excellence” al Word Haiku Association Haiga Contest nel 2015 e da questa poi nominato “Master Haiga” nel 2017, dal 2017 presente nelle Haiga Galleries della “The Haiku Foundation” (U.S.A.). Nel 2018 presente in “Sleepless night” antologia mondiale curata dalla giapponese Modern Haiku Association e poi in “a hole in the light” antologia dei migliori haiku scritti in lingua inglese nel 2018.
Umberto Piersanti è nato ad Urbino nel 1941 e nell’Università della sua città insegna Sociologia della Letteratura. Le sue raccolte poetiche sono La breve stagione (Quaderni di Ad Libitum, Urbino, 1967), Il tempo differente (Sciascia, Caltanissetta-Roma, 1974), L’urlo della mente (Vallecchi, Firenze, 1977), Nascere nel ’40 (Shakespeare and Company, Milano, 1981), Passaggio di sequenza (Cappelli, Bologna, 1986), I luoghi persi (Einaudi, Torino, 1994), Nel tempo che precede (Einaudi, Torino, 2002), L’albero delle nebbie (Einaudi, Torino, 2008) che ha vinto i seguenti premi: Premio Pavese Città di Chieri, Premio San Pellegrino, Premio Giovanni Pascoli, Premio Tronto, Premio Mario Luzi, Premio Alfonso Gatto, Premio Città di Marineo. Nel 1999 per I quaderni del battello ebbro (Porretta Terme, 1999) è uscita l’antologia Per tempi e luoghi curata da Manuel Cohen che ha anche scritto il saggio introduttivo. I suoi libri di poesie più recenti sono Nel folto dei sentieri (Marcos y Marcos, 2015) e Anime perse (Marcos y Marcos, 2018). Per la poesia è stato, tra le altre cose, finalista al Premio Dessì 2015 e vincitore di: Premio Montefeltro 2015, Premio Pontedilegno 2016, Premio Tirinnanzi 2016, Premio L’Onor D’Agobbio 2016. È stato tradotto sia in francese, con il titolo Les lieux perdus, sia in lingua rumena, con il titolo In alt timp, in alt loc. È anche autore di quattro romanzi, L’uomo delle Cesane (Camunia, Milano, 1994), L’estate dell’altro millennio (Marsilio, Venezia, 2001), Olimpo (Avagliano, 2006) e Cupo tempo gentile (Marcos y Marcos, 2012), di due opere di critica, L’ambigua presenza (Bulzoni, Roma, 1980) e Sul limite d’ombra (Cappelli, Bologna, 1989). Ha curato insieme a Fabio Doplicher l’antologia di poesia italiana del secondo novecento Il pensiero, il corpo (Quaderni di Stilb, Roma, 1986). Ha realizzato un lungometraggio, L’età breve (1969-70), tre film-poemi (Sulle Cesane, 1982, Un’altra estate, Ritorno d’autunno, 1988), e quattro “rappresentazioni visive” su altrettanti poeti per la televisione. Le sue poesie sono apparse sulle principali riviste italiane e straniere come Nuovi Argomenti, Paragone, il verri, Poesia, Poetry etc. In Spagna, nel 1989, presso l’editore Los Libros de la Frontera, collana El Bardo, è uscita l’antologia poetica El tiempo diferente (testo italiano a fronte, traduzione di Carlo Frabetti). Un’altra antologia tradotta da Emanuel di Pasquale è stata pubblicata negli Stati Uniti con il titolo Selected Poems 1967-1994 (Gradiva Publications – Stony Brook, New York, 2002). È presente anche in numerose antologie italiane e straniere e tra i premi vinti ricordiamo il Camaiore, il Penne, il Caput Gauri, l’Insula Romana, il Mastronardi, il Piccoli, il Frascati. Tre testi filmici L’età breve, Nel dopostoria e Sulle Cesane insieme a numerosi interventi sulla sua opera cinematografica, sono usciti nel volume Cinema e poesia (Cappelli, Bologna, 1985) a cura di Gualtiero De Santi. Nel 2019 pubblica Tierra y Mito con la casa editrice Uniediciones in collaborazione con la Samuele Editore (traduzione di Antonio Nazzaro). Attualmente dirige la rivista Pelagos.
Roberto Rocchi è nato a Milano il 16 luglio 1959. La vita scandita dalla mancanza di vere radici, padre romano e madre veneta, vive a Milano poi Frosinone poi Roma poi Maddaloni poi Napoli poi Nocera Inferiore poi Latisana poi di nuovo Roma poi Livorno poi ancora Roma e infine Spilimbergo. Per vivere ha fatto il soldato. Per diletto ha scritto per le riviste Suono e Fedeltà del Suono ed è direttore editoriale del webzine reMusic fondato con l’amico Giuseppe Castelli. Nel 2017 viene inserito nell’Antologia di Laboratori Poesia edita da Samuele Editore.
Federico Rossignoli, musicista, si occupa di prassi esecutiva rinascimentale e medievale al liuto e strumenti affini. È attivo come concertista in vari gruppi quali Aquilegia duo, Dionea e altri. Collabora stabilmente con l’attore Lorenzo Zuffi come musicista per letture sceniche della Commedia di Dante. Ha pubblicato con Samuele Editore La pioggia incisa (2010, finalista Premio Camaiore Proposta), Spolia I (2015) e Spolia II (2017, finalista al Premio San Vito), entrambi tradotti in inglese da Sandro Pecchiari. Insieme a Alessandro Canzian e Sandro Pecchiari cura gli eventi di poesia Una Scontrosa Grazia (Trieste, Libreria Ts360).
Carlo Selan nasce a Udine nel 1996 e attualmente studia Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Trieste. Nel 2017 fonda (assieme a Davide de Luca e altri scrittori/autori del nord est) la rivista culturale Digressioni (che si occupa di letteratura, arte, ecc.) e crea, con la collaborazione di altri giovani autori di poesie e musicisti di Udine, il collettivo artistico Let us compare Mythologies, con il quale realizza serate di musica e poesia in vari luoghi del Friuli Venezia Giulia. Nel 2017 partecipa inoltre (come autore emergente selezionato) al Poetry festival di Faenza e a una lettura di poeti da tutta Italia, organizzata dalla Samuele Editore, a Pordenone. Alcune suoi versi inediti sono apparsi sulla rivista Digressioni, nel blog Laboratori Poesia e nel blog Letture a Margine. Dal 2018 è uno dei redattori del blog Argo e collabora con il blog L’oppure e con la rivista Charta Sporca. Nel 2016 pubblica il volume di poesie Periferie (Campanotto)
Rachel Slade è nata a Putnam nel Connecticut (USA), vive in Italia dal 2002. La sua attività principale si sviluppa attorno alla pittura. Le sue mostre più recenti sono Citizen Ship (Villa Corrier-Dolfin, Porcia PN, 2014, con presentazione di Alessandra Santin), Crambe Tataria (Villa Cattaneo, San Quirino PN, 2015, con presentazione di Carlo Vidoni), Ephemeral (Teatro Russolo, Portogruaro Ve 2015, in occasione dello spettacolo Cenerentola di Sergei Prokofiev), La casa apocrifa (Cantine Collalto, Susegana Tv 2016, con presentazione di Alessandro Canzian), Devota come un ramo (Sala Liberamente, Maniago, Pn 2018, con presentazione di Carlo Fontanella e Carlo Vidoni), In Camera Caritatis (Chiesetta di Santa Cecilia, Spilimbergo, Pn 2019). Per la Samuele Editore ha curato la presentazione di alcuni poeti al New York City Poetry Festival del 2014 e diverse copertine della collana Scilla (tra le ultime: Periferie/The Bliss of Hush and Wires di Ilaria Boffa e Nuviçute mê e sûr di Stefano Montello). Come poetessa ha partecipato a diversi eventi letterari: Residenze Estive (Trieste), I poeti scalzi (Venezia), Poeti alla Baschiera (Pordenone), Callisto (Venezia). Nel 2016 ha pubblicato la plaquette di poesie e disegni Apocryphal House / La casa apocrifa (Samuele Editore) e nel 2019 è stata inserita nel progetto Transnational Italian Poetry (a cura di Simona Wright – College of New Jersey, e Alessandro Canzian – Samuele Editore) pubblicato nella rivista universitaria statunitense NeMLA. Nel 2018 vince il Premio Ossi di Seppia per la poesia. Nel 2019 viene accettata al Lodestar Residency for Art in Ireland (residenza artistica irlandese).
Aldo Tollini insegna Filologia giapponese al Dipartimento di studi dell’Asia orientale dell’Università di Venezia, ed è uno dei più profondi conoscitori dell’opera di Dógen. Nato a Domodossola il 4 aprile 1947, si laurea nel 1971 in Lingua e Letteratura Inglese all’Università “L. Bocconi” di Milano e, nel 1975, consegue la seconda laurea in Lingua e Letteratura Giapponese all’Università degli Studi di Venezia. Dal 1977 al 1979 vive in Giappone grazie ad una borsa di studio del Governo Giapponese, frequentando per sei mesi l’Università di Lingue Straniere di Osaka, poi per un anno l’Università di Kyoto. Dal 1° novembre 1998 è Professore associato di Lingua giapponese classica presso il Dipartimento di Studi sull’Asia Orientale all’Università di Venezia “Ca’ Foscari”. Dal 22 marzo 2002 ricopre la carica di Segretario generale dell’Associazione Italiana Didattica della Lingua Giapponese (AIDLG). Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo le principali: Pratica e illuminazione nello Shôbôgenzô. Testi scelti di Eihei Dôgen Zenji (Ubaldini Editore, Roma, 2001), Buddha e natura-di-buddha nello Shôbôgenzô. Testi scelti di Eihei Dôgen Zenji (Ubaldini Editore, Roma, 2004), Le poesie di Kamo no Chômei (Libreria Editrice Cafoscarina, Venezia, 2002), Antologia del buddhismo giapponese (Einaudi, Torino, 2009), Lo Zen. Storia, scuole, testi (Einaudi, Torino, 2012), La cultura del Tè in Giappone e la ricerca della perfezione (Einaudi, Torino, 2014), L’ideale della Via (Einaudi, Torino, 2017).
Daniela Tomerini è nata in provincia di Sondrio nel 1955. Dopo aver conseguito la maturità classica si è laureata in architettura al Politecnico di Milano. Si è a lungo occupata di urbanistica e di beni ambientali. Ha lavorato a Milano come funzionario della Regione Lombardia. Ha viaggiato molto in Europa e in paesi extraeuropei. Dipinge e disegna, spesso liberamente ispirandosi alle suggestioni dell’arte giapponese e ai maestri occidentali dell’Action painting che di esse si sono nutriti. Il formato delle sue opere varia dalle grandi alle piccolissime dimensioni. Si interessa da anni al riciclo e riuso dei materiali anche nell’arte, fa parte degli artisti di SCART – Il lato bello e utile del rifiuto. Ha esposto sue opere in mostre collettive e personali. Suoi quadri sono stati utilizzati come copertine e illustrazioni di libri di vari editori (Archinto, Diabasis, Moretti & Vitali, ecc). Ha illustrato libri di poesie per la casa editrice Pulcinoelefante. Ha pubblicato un libro di racconti, Segreti per una vita di qualità (Roma 2006), un libro di poesie, Cassetti (Moretti&Vitali, 2013), un’intervista impossibile Trovare la via. Intervista a un cartello stradale (La Vita Felice, 2016). Ha collaborato alla pagina culturale di alcuni quotidiani (La Gazzetta di Parma, Il Cittadino di Lodi, ecc.) recensendo mostre e libri. Ha organizzato eventi culturali e manifestazioni di musica, poesia, scultura e pittura. Ha condiretto una collana di narrativa per la casa editrice Albatros – Il Filo di Roma. Condirige la collana di interviste impossibili Dialoghi sul filo per la casa editrice La vita felice.
Anna Vallerugo nata a Maniago attualmente vive a Frisanco. Giornalista pubblicista, laureata in Lingue e Letterature Straniere, ha collaborato per molti anni con Il Gazzettino e altre testate. Redattrice di Satisfiction, fra i maggiori portali di critica letteraria, collabora anche con Gli Amanti dei Libri e diversi blog letterari. Si occupa di editing, traduzione e formazione anche in scuole di scrittura. Da due anni è membro della giuria del Premio Letterario Brancati, fra i più importanti in Italia.
Giacomo Vit, già maestro elementare di Bagnarola, in provincia di Pordenone, è autore di opere in friulano di narrativa e di poesia , di cui si ricordano Chi ch’i sin… (Campanotto 1990), La cianiela (Marsilio 2001), La plena (Biblioteca Civica di Pordenone 2002), Sòpis e patùs (Cofine 2006), Sanmartin (Lietocolle 2008), Ziklon B- I vui da li’ robis (CFR 2011), Trin freit (Barca di Babele 2014). Nel 2018 è uscita per Puntoacapo editore la personale antologia Vous dal grumal di vint, che raccoglie quarant’anni di produzione poetica, alla quale è stato assegnato il premio Biagio Marin nello stesso anno. Ha fondato nel 1993 il gruppo di poesia “Majakovskij”, col quale ha dato alle stampe quattro volumi. Con Giuseppe Zoppelli ha curato le antologie della poesia in friulano Fiorita periferia (Campanotto 2002) e Tiara di cunfìn (Biblioteca civica di Pordenone 2011). Ha pubblicato anche alcuni libri per l’infanzia in italiano, di cui si ricordano: Gira gira giorno (Le Marasche 1992), L’abbazia e il tempo (Le Marasche 1993), Il topo incantatore (Le Marasche 1995), Cosa farfuglia la farfalla forestiera? (Campanotto 2001), Il liuto e il mare (Edicolors 2001), Perché scorrazzava per le strade il drago dalle otto teste?-e altri racconti (Edigiò 2008), Chi leggerà i libri puzzoni? (Edigiò 2010). In friulano ha pubblicato Striis e miracui a Cordovat (Biblioteca dell’Immagine 1997), Tunin, il pursit di Sant’Antoni (Le Marasche 1998, ristampa Campanotto 2003), La satu che?- Li’ còntis di Tilio Giusti (Comune di Cordovado 2001), Se rassa di vuerièr celtic! (Campanotto 2002), Svoi mats (Comune di Bordano 2005), Li’ avinturis di Petavert (Campanotto 2005), Il cjaval di fòuc (Ribis 2006). Per la saggistica didattica ha pubblicato L’oru da li’ peraulis- scrivere poesie in friulano a scuola- (El Truoi 1996), Poesia bruna poesia lucente (Gaspari editore 1999), Per un mondo da…fiaba – Materiali per un’educazione interculturale (Unicef 1999). Ai suoi laboratori di creatività in friulano è stata dedicata nell’anno accademico 2001/2002, presso l’Università di Udine una tesi di laurea dal titolo L’apprendimento della poesia a scuola-Esperienze e ricerche sulla didattica del linguaggio poetico e loro applicazioni alla lingua friulana nell’opera di Giacomo Vit. Autrice Viviana De Vecchi, relatore il prof. Livio Sossi.
PRANZO CON L’AUTORE
Il Pranzo con l’Autore dà la possibilità a un massimo di sette persone di mangiare assieme all’autore scelto in apposite isole dedicate nell’orario che va dalle 12.30 alle 14.00 di sabato 1 giugno presso l’apposita area/ristorante adibita all’interno del Festival Panorami Poetici a Spilimbergo (PN). Occasione utile per discutere, conoscere e farsi conoscere meglio dall’autore preferito. Ogni isola sarà dedicata a un autore, poeta, artista specifico per il quale saranno selezionate una massimo di sette prenotazioni secondo l’ordine di arrivo.
Gli autori e i temi proposti sono:
Rachel Slade, Parole immagini e terra
Paolo Lagazzi, Haiku e Natura
Umberto Piersanti, Le verdissime foglie
Antonio Nazzaro, Poesia e Immaginazione
Giacomo Vit, Il Peso della Parola
Il prezzo del Pranzo con l’Autore è di 18€ e comprende due menù fissi a scelta (normale e vegetariano).
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OPEN MIC
L’open mic è un’occasione data a chi vuole di leggere in maniera libera e aperta. Ci si iscrive nella giornata del 1 giugno. L’open mic verrà svolto alle ore 19.30. Il numero di poesie da leggere sarà definito sulla base del numero dei partecipanti.