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Una vela lontana. Segni nel vento – Daniela Tomerini


 

UNA VELA LONTANA. SEGNI NEL VENTO

Mostra Personale di Daniela Tomerini

 

Inaugurazione 1 giugno
ore 9:30

Quadreria della Pro Loco, Spilimbergo (Pn)

 
 
 

La Mostra Personale di Daniela Tomerini verrà allestita presso la quadreria della pro Spilimbergo e porterà le opere dell’artista milanese sotto il titolo Una vela lontana. Segni nel vento, a cura di Paolo Lagazzi. Una mostra fortemente incentrata e correlata alla Conferenza sugli Haiku che proporrà disegni dell’artista e poetessa milanese che interpretano le tradizionali poesie giapponesi. “Dietro l’opera di Daniela Tomerini – afferma Lagazzi in un suo scritto – brilla uno spirito zen che non coltiva alcuna ambizione filosofica. Una vibrazione di fondo che illumina la pittura di Daniela sia nella sua versione “astratta”, nata da un personale ripensamento dello shodô (la via giapponese della calligrafia), sia nella figura-leitmotiv del Messaggero Celeste. Essere wabi significa molte cose per Daniela, ma anzitutto questo: riuscire a captare i soffi sottili e segreti, le scintille epifaniche, le onde energetiche che circolano anche tra i luoghi e gli attimi più inappariscenti mettendo in comunicazione la terra e il cielo, i corpi e i sogni, il visibile e l’invisibile”.

 
 
 

Daniela Tomerini

Daniela Tomerini è nata in provincia di Sondrio nel 1955. Dopo aver conseguito la maturità classica si è laureata in architettura al Politecnico di Milano. Si è a lungo occupata di urbanistica e di beni ambientali. Ha lavorato a Milano come funzionario della Regione Lombardia. Ha viaggiato molto in Europa e in paesi extraeuropei. Dipinge e disegna, spesso liberamente ispirandosi alle suggestioni dell’arte giapponese e ai maestri occidentali dell’Action painting che di esse si sono nutriti. Il formato delle sue opere varia dalle grandi alle piccolissime dimensioni. Si interessa da anni al riciclo e riuso dei materiali anche nell’arte, fa parte degli artisti di SCART – Il lato bello e utile del rifiuto. Ha esposto sue opere in mostre collettive e personali. Suoi quadri sono stati utilizzati come copertine e illustrazioni di libri di vari editori (Archinto, Diabasis, Moretti & Vitali, ecc). Ha illustrato libri di poesie per la casa editrice Pulcinoelefante. Ha pubblicato un libro di racconti, Segreti per una vita di qualità (Roma 2006), un libro di poesie, Cassetti (Moretti&Vitali, 2013), un’intervista impossibile Trovare la via. Intervista a un cartello stradale (La Vita Felice, 2016). Ha collaborato alla pagina culturale di alcuni quotidiani (La Gazzetta di Parma, Il Cittadino di Lodi, ecc.) recensendo mostre e libri. Ha organizzato eventi culturali e manifestazioni di musica, poesia, scultura e pittura. Ha condiretto una collana di narrativa per la casa editrice Albatros – Il Filo di Roma. Condirige la collana di interviste impossibili Dialoghi sul filo per la casa editrice La vita felice.

 
 
 
 
 
 
 
 

Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.