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Matteo Fais su “Breve inventario di un’assenza”

 

da Vox

 

Non è vero quanto dicono della grande editoria. Non è sempre e solo una squallida questione di soldi facili e mafia editoriale… O, almeno, in ambito poetico, ovvero lì dove i margini di guadagno non sono considerevoli, ci si può occupare anche del livello qualitativo. Pertanto, se è pur vero che la Mondadori pubblica Francesco Sole – e fa bene, perché una casa editrice non è un ente statale dagli intenti pedagogici, ma un’azienda che deve stare sul mercato – è altrettanto innegabile che, parallelamente, dà spazio a tanta poesia di altissimo valore.

Sull’altro versante, i piccoli editori non sempre sono anime generose e candide mosse dai più nobili propositi. Di alcuni, soprattutto per quel che concerne la poesia, verrebbe anche da chiedersi se ne capiscano realmente qualcosa. Uno dei pochi, ferrato e sinceramente interessato a quello che fa, è Alessandro Canzian, della Samuele Editore. Per essere chiari e molto poco aulici, lui è uno che si sbatte in lungo e in largo per i suoi autori, e – se non è un attore mancato – certo sembra proprio crederci nella sua attività con la determinazione di un santo che va al martirio. A lui il gran merito di aver dato casa a tanti bravi poeti, dalla Musetti alla Cruciani. Rilevante, inoltre, tra le sue ultime pubblicazioni quella di Michele PaolettiBreve inventario di un’assenza, 2017, recentemente riproposta ai lettori con l’innovativa formuladella presentazione online su Facebook – anche in questo caso, chapeau per Canzian.

La prima cosa che salta all’occhio leggendo il volume è – cosa ben rara – che la prefazione, a firma di Gabriela Fantatonon è il solito delirio narcisistico di un poeta mancato che fa di tutto per sembrare profondo riuscendo semplicemente a mettere in fila parole sconnesse. Meglio ancora, la prefatrice introduce con il garbo e la misura di chi non vuole spiegare, ma fornire punti di orientamento verso l’ignoto delle pagine che attendono il lettore.

Per quel che riguarda il lavoro in versi di Paoletti, la qualità è indiscutibile. L’autore per fortuna non persegue  l’oscurità a ogni costo, la 

parola ricercata che suona fastidiosa come un vaso infranto a terra. Semplicità e rigore, le uniche vere caratteristiche della grande poesia, sembrano essere i suoi parametri, insieme alla volontà di raccontare il dolore di chi resta dopo la perdita di una persona cara. Il poeta non si avvale di trucchetti da quattro soldi come calcare la mano sul tragico, per suscitare pietà e sgomento. Piuttosto affronta e descrive una tristezza composta, che lascia comunque disorientati e privi di baricentro (“Sotto il lampione vortica il tuo/ nome e nella luce fioca perdo/ tempo a indovinare la forma/ delle stelle, a cercare il punto/ esatto dove il cielo si offusca/ il suolo col suo battito”).

fa i conti con “ciò che resta dopo una perdita, sui segni della mancanza […] la metamorfosi subita dal reale”, come dice la sua prefatrice (“Ora la tua ombra è solo un solco/ che si allunga,/ un pilastro caduto senza suono”). Il tutto con un linguaggio traslucido, ma molto toccante (“Ho trovato per sbaglio/ la tua giacca verde/ ma non c’erano caramelle/ nelle tasche e mancava/ il secondo bottone sul davanti./ La lascio appesa alla poltrona,/ un’ala di falena/ impolverata e persa/ nella fuga”).

 

Matteo Fais

 

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Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.