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Elisabetta Beneforti su “Ultima vela”


 
Da Pioggia Obliqua
 
 

Esiste una frequente leggenda cittadina che vuole lo scrittore confinato a tempo in uno spazio dato per realizzare opere compiute. Quello scialbo proponimento scolastico che per mettere insieme parole e poi frasi sia necessario isolarsi da ogni contingenza. Niente di così inesatto. Fino dalle prime pagine di Ultima vela, Francesco Belluomini ci prende per mano e noi lo seguiamo nel suo lungo viaggio esistenziale fatto tanto di scrittura quanto di circostanze e svolgimenti. Il canzoniere di tutta una vita, tracciato imperscrutabile di un cantastorie e giramondo. Proprio qui si individua la bellezza di fondo di questa raccolta uscita postuma, vale a dire una scrittura urgente e necessaria che senza compromesso alcuno segue le volute degli anni. La biografia di Belluomini uomo e poeta è tutta contenuta in queste poesie nei più dettagliati risvolti. Attraverso molta parte del secolo scorso le andate e i ritorni di lui (nomade per vocazione o per necessità) si intrecciano con politica, letteratura, incontri, frequentazioni. È un canovaccio autentico in cui si sente come una voce che ne fa dettato, quella da lui definita “gestazione” in imprevisti luoghi di scrittura. Ci viene fatto il racconto dei tanti mestieri svolti, da venditore sulla spiaggia a cuoco poi guardiano notturno e infine da mozzo a sottoufficiale. Belluomini è stato soprattutto un marinaio, dalla sua Versilia al resto del mondo, ma nell’alternanza ad altri impieghi con quella scrittura sempre presente e necessaria. Ogni lirica della sua storia non è un corpo a sé quanto si lega indissolubilmente alla precedente e alla seguente, in una sorta di romanzo in versi che è testimonianza e testamento spirituale. La bellezza del suo scrivere sta tutta in una struttura, strofica come metrica, che è enunciazione semplice e diretta di avvenimenti o riflessioni. Niente di queste forme suona spoglio o affettato perché ricco di decantazioni dalle letture altrui, siano classici o romanzi di genere.

 

Elisabetta Beneforti

 
 
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Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.