Truffa Fondazione Arcobaleno

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Una brutta pagina di storia della piccola editoria italiana. Ci stavamo cascando anche noi ma, grazie a un collega più anziano che ci ha allertati, siamo riusciti a non cascarci. Ricordo che l’acquisto che la Fondazione Arcobaleno (che Fondazione non è, ma un’Associazione che usa impropriamente il termine Fondazione probabilmente per giustificare un’apparente disponibilità economica enorme) propone è di 400/600 libri a uno sconto che va dal 35 al 50% del prezzo di copertina, con pagamento a 30 giorni. Non un conto vendita, ma una vendita diretta. La truffa è difficilmente immaginabile in quanto trattasi di libri (un collega ha ironizzato dicendo che se hanno trovato il modo di vendere quei libri chiederà di fare uno stage da loro per imparare). Fatto sta che, ad oggi, dopo due conferenze stampa fantasma e una manifestazione di cui nessuno sa nulla, comincia a diventare palese che la Fondazione Arcobaleno (uso la loro dicitura) acquisisce libri e non li paga.

Per avere un’idea della truffa: 200 editori contattati (probabilmente saranno molti di più, solo a Roma 20 a quanto sapevo io due mesi fa, ma i colleghi che ci cascano continuano a venire fuori) – 400 libri di media ad Editore inviati – per un totale di 80 mila volumi acquisiti. Se pensiamo a un prezzo di copertina medio di 10 euro queste persone hanno in mano un valore (vendibile?) di 800 mila euro. Cosa se ne faranno è un mistero.

Ricordo che la piccola editoria italiana è fatta per un buon 60% di ragazzi che negli ultimi anni si sono messi in gioco, hanno cercato di contribuire con passione e competenza alla cultura italiana. E adesso (io stesso ricevo molte telefonate di colleghi a causa di un post ingenuamente entusiasta della vendita che io stesso avevo fatto mesi fa) molti di questi colleghi stanno fallendo.

 
 

Un altro Articolo dalla Gazzettina di Torino

 

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