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da Nuovi Argomenti – su Nguyen Chi Trung

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Venti – Poeti contemporanei del Vietnam /1

(da “Venti”, traduzione di Anna Lombardo, Samuele Editore, 2014)

 

*

 

Venti del cielo, che il cielo separate,
del cielo che stanotte sarà strappato
non a causa d’un essere umano
vuoto ancora di passato.
Si sono smarrite per sempre
quelle vite vicinissime all’arte?
vicinissime come il fiume al pescatore,
la foresta al suo guardiano…
Lo spazio del Qui e dell’Ora è senza
gratitudine, senza considerazione alcuna.
Dalle origini la terra porta il suo dolore,
lo porta? Lo deve.

 

*

 

Venti del sogno, un sogno
che vita non può diventare,
e il suo ululato trafigge
questa notte e il mare insensibile.
La pioggia. Piove come avesse
da sempre atteso proprio questo.
Come se uno avesse sempre atteso
l’altro, la Sarta del Cielo
e il Pastore del Bufalo indiano,
guardandosi sopra il ponte di pietra.
Pietra su pietra costruito
da innumerevoli gru,
cuore a cuore per non scordarsi
l’uno dell’altro.

 

*

 

Venti dei seguaci, che ci guidate
e accompagnate nella ricerca senza stelle.
Non sappiamo dove, non conosciamo nulla,
ipotizziamo solo probabili
spazi di solitudine
il cui regno nelle buche di terra
si spande come ciottoli.
Del vuoto. Infinita quantità di cose.
Incommensurabili. L’anima non dovrebbe
scomparire?

 

*

 

Venti oltre il corpo vacillante
passando accanto alle immobili colonne blu
degli occhi, con l’ombra fissa
d’un ricordo senza fine. Quando.
Quando sapremo di questo Quando.
Oh memoria, come raffiche di venti
vaghi oltre vicinanze e lontananze
e lasci la tragedia indietro.
Solitamente qui nella parola.

 

*

 

Venti che l’amore
fate scomparire, che come
ogni accadimento umano
in una vita
si basa sul fraintendimento.
Non mi hai più nel cuore
che ora è divenuto blu, e
ho ancora qui la tua immagine,
rimasta dalle notti consumate,
stretta sul petto aperto
come finestra aperta sull’oceano,
in mezzo all’argine della vita,
dove qualcosa di recente s’è inciso.

 

*

 

Venti che trapassate gli spazi del vuoto,
che è dovunque dall’inizio della vita,
un tempo in villaggi anonimi,
protetti da foreste senza fine,
in città stracolme ora di sfortuna,
rinchiusi nella pancia del maiale.
Il cuore è una pietra umana
logorata. E questo dire
è da un’ulteriore pietra dorata
che è indistruttibile come la parola.

 

 

Immagine: Man with Stone © nguyenchitrung 1979

 

04/08/2014

Samuele Editor

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.