quando sento ossa penso pietre
e la terra a carne non mi sboccia
per la pioggia così uguale
dice il tizio
che al ritorno verso casa scivola
chiudendo il suo guscio di calore
con doppia mandata: “nessuno vi entri”
Ne ho visti di fuochi brillare
tra quelli fatui d’estate
nelle case chiuse le luci e le madri
contavano ai figli i pidocchi
che anche l’amore ruttavano
sazi ai pensieri dei fiori
che crescono
e poi teneramente muoiono
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