da Poesia del nostro tempo
Alcuni testi da Prospettiva insonne (Samuele Editore 2016)
Della notte
Hai gli occhi liquidi
come i laghi d’agosto
tu che hai paura della notte
“Arriverà” – dici –
Ma io
– tu ancora non lo sai –
non spengo mai la luce.
Appendo ai chiodi le rose
Variabili distorte e passi svelti
per mano con le notti
strette e febbricitanti.
Appendo ai chiodi le rose
perché da quest’altezza
non si torna indietro.
Prospettiva insonne
Le pupille s’allargano sul buio
lievemente cade una goccia di pioggia
su di una speranza spenta
non tace l’aria scura delle mie domande
si scaglia contro le finestre avare d’apertura
legni bassi a profumare il sonno
conscio delle sue promesse,
i giorni ignoti
la mia prospettiva insonne.