Periferie / The Bliss of Hush and Wires – Ilaria Boffa

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La Samuele Editore, Casa Editrice pordenonese nata nel 2008, apre il terzo progetto di Crowdfunding al fine di pubblicare il volume di versi Periferie / The Bliss of Hush and Wires di Ilaria Boffa. Il progetto ha come obiettivo il rivoluzionare le modalità di pubblicazione della piccola editoria proponendo i volumi col supporto di Eppela.com e testandone preventivamente l’efficacia. I volumi che raggiungeranno gli obiettivi proposti saranno regolarmente pubblicati e distribuiti secondo gli usi dell’Editore. Gli sponsorizzatori avranno tutti la citazione in una pagina speciale del libro e diverse altre ricompense in relazione alla cifra offerta.

 
 
Il libro

“Periferie” nasce alla fine del 2014 a seguito della lettura di un articolo di giornale che trattava della riqualificazione delle periferie delle grandi metropoli europee ad opera di Renzo Piano e di un team di giovani architetti. La Periferia diviene quindi il fil rouge del lavoro, intesa quale luogo fisico ma anche e soprattutto spazio mentale ed emozionale, limite, confine, discontinuità. Accanto a ciò, temi quali l’attesa, l’assenza, il desiderio si presentano frequenti nei testi. Le poesie guidate dall’idea principale invitano il lettore ad una lettura unica e continuata del libro, quasi fosse un viaggio, ispirato al contempo da natura, contesto urbano e suoni. Un ruolo prevalente è rappresentato dalla musica, utilizzata dal’autrice quale fonte di ispirazione e condizione per la composizione dei testi. “Periferie” combina la sperimentazione nella creazione poetica (la poesia Electronica, ad esempio, è stata scritta come traduzione in parole delle immagini che suscitava l’ascolto dei pezzi strumentali Cold Memories I e II del musicista ATOMtm) e la dinamicità di forma delle tre sezioni che costituiscono la raccolta. Il libro è stato scritto in inglese e auto-tradotto in italiano.

 
 

La Distanza
 
 
I.
 
 
C’è una distanza che non può essere percorsa.
Il giorno è circolare e ripete la notte
e il suo perimetro.
Il cane che corre non si guarda indietro
non c’è misura nel suo essere.
I retriever sanno compiacere il padrone.

Tigli leniscono le creature fragili
passano su radure e campi di granoturco.
Sono guarigione.

Il maggese ne raccoglierà il silenzio.
 
 
 
 
II.
 
 
Distanti, troppo distanti, continenti
bruciano in lontananza, attirati dalla gravità
e dal suolo amato.
Quella linea di malinconia lacera l’anima
come una lama affilata.
Dov’è finita la pazienza che ci tiene insieme?

L’attenderci è un dono.
 
 
 
 
III.
 
 
Oggi non vedo che alberi, distese di alberi
anche io sono un albero. Le mie radici
scavano sino al centro della terra
ed un brivido risale alla cima della chioma.
E poi divengo linfa, linfa densa. Lenta
simile a molassa rovesciata su un tappeto di sale.

Il corpo impara a sprofondare nell’abisso
frammentando e ricomponendo le proprie ossa.

Sull’argine si distende, contiguo, sentendo
ogni curva, ogni vortice, le alghe melmose.

Dove sei stato?
La tua figura disegna un arcobaleno e odoro
i tuoi capelli di muschio
foresta dentro al mondo.

Adesso so chi siamo.
Svaniti appaiono i giorni della lontananza.
 
 
 
 

 
 

Ilaria Boffa è nata il 6 gennaio 1972 e vive a Padova. Laureata in Economia, lavora in ambito educativo per un’organizzazione multinazionale no profit. Ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie Spaces nel 2015. Suoi testi sono apparsi in alcune antologie italiane.

 
 
 
 

IL PROGETTO

 
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