Maria Milena Priviero a MartedìPoesia – 9 maggio


 
 

MARTEDÌ 9 MAGGIO ALLE 18 A PALAZZO BADINI IL TERZO #MARTEDÌPOESIA

 

QUARTO APPUNTAMENTO DEI #MARTEDÌPOESIA SUL TEMA TEMPO. DIALOGHERANNO I POETI GIOVANNA FRENE E ALBERTO TRENTIN. A SEGUIRE CLAUDIO PASI TRATTERÀ DEL TEMPO INCERTO NE “LA CAPANNA INDIANA” DI ATTILIO BERTOLUCCI. A SEGUIRE LE LETTURE DI CRISTINA MICELLI, MARIA MILENA PRIVIERO, ZORBA POMARE.

 

PORDENONE – Quarto degli otto incontri che Pordenonelegge ha lanciato per dialogare con la poesia e i poeti del nostro tempo. Dopo i temi percepire, spazio e natura l’occasione di dialogo e confronto di #martedìpoesia sarà il tempo. Ospiti Giovanna Frene, Alberto Trentin, Claudio Pasi, Cristina Micelli, Maria Milena Priviero, Zorba Pomare.

Un ciclo che vede protagonisti poeti e lettori attorno all’interrogarsi della parola che, in Sala Ellero al secondo piano di Palazzo Badini, trova la sua dimora in tre momenti specifici. Un dialogo tra due poeti intorno a un tema dato, un poeta che tiene un breve discorso su un poeta del Novecento (affine al tema discusso nel primo tempo), e tre poeti che leggono i propri versi. Martedì 9 maggio 2023, alle 18, sarà la volta del tema tempo, in un dialogo tra Giovanna Frene e Alberto Trentin. A seguire Claudio Pasi tratterà del tempo incerto ne La capanna indiana di Attilio Bertolucci. A seguire le letture di Cristina Micelli, Maria Milena Priviero, Zorba Pomare.

Raccontare in uno spazio un’esperienza è il modo in cui un essere umano concepisce il tempo, nel momento in cui egli dà senso al movimento di eventi e relazioni, altrimenti incoerenti e potenziali. Tempo compresso, tempo profondo. Ciò che accade rinvia a qualcos’altro, diventando segno, traccia in divenire, per gli altri viventi. In una poesia il tempo e il modo dei verbi collocano la scena della mente, insieme ad altre figure, per farla accadere qui, in questo momento e ogni volta, nel rito della lettura, in un continuo impossibile presente.

I futuri incontri di martedìpoesia verteranno poi sul io chi?, la lingua, il vivente: nuclei tematici scelti per stimolare il dibattito e la riflessione nella sollecitazione di cui la parola è capace.

Partecipare a #martedìpoesia è gratuito: le iscrizioni già attive sul sito pordenonelegge.it (cliccando alla voce mypnlegge).

Info: Tel. 0434.1573100 mail segreteria@pordenonelegge.it.

 
 

Foto di Dino Ignani

Giovanna Frene è nata ad Asolo nel dicembre 1968 e attualmente vive a Pieve del Grappa (TV). Poeta e studiosa, è stata scoperta da Andrea Zanzotto. Dopo il liploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia, si è laureata in Lettere all’Università di Padova e poi addottorata ivi in Storia della Lingua con P.V. Mengaldo. Tra i suoi libri di poesia: Spostamento (Lietocolle 2000); Datità (Manni 2001), con postfazione di A. Zanzotto (riedito nel 2018 da Arcipelago Itaca); Sara Laughs, D’If 2007; Il noto, il nuovo, Transeuropa 2011; Tecnica di sopravvivenza per l’Occidente che affonda, Arcipelago Itaca 2015. Ha in preparazione un nuovo libro, che raccoglie gli ultimi dieci anni di produzione poetica. È inclusa in varie antologie italiane e straniere, tra cui Grand Tour. Reisen durch die junge Lyrik Europas, a cura di Jan Wagner e Federico Italiano, Hanser 2019; Nuovi Poeti italiani 6, Einaudi 2012; Poeti degli Anni Zero, Ponte Sisto 2011. È nella redazione di “Poeti Post 68”, blog del collettivo omonimo fondato nel 2022 e guidato da Elisa Donzelli. Co-dirige il lit-blog “Inverso. Giornale di poesia” e collabora come critica a diverse riviste cartacee e on line, tra cui “Semicerchio” e “Antinomie”. È insegnante, ma attualmente svolge un PhD a Losanna.

 

Cristina Micelli (Udine, 1965) ha pubblicato le raccolte poetiche Stato di veglia – Ed Dot.com Press 2011, A chi scorre – ed. qudulibri 2017 e L’ospite di spalle – ed. qudulibri 2020, quest’ultimo illustrato da Silvia Lepore. Le tre opere, nella versione inedita, hanno ottenuto dei riconoscimenti a concorsi nazionali di poesia, rispettivamente il Premio Giorgi sez. raccolta inedita nel 2011, Premio InediTO Colline di Torino nel 2016, Concorso di poesia Guido Gozzano sez. silloge inedita nel 2019.
Suoi testi sono presenti in alcune riviste, siti web e antologie, fra cui “Fuochi complici” a cura di Marco Ercolani ed. Il leggio Libreria Ed. Alcune sue poesie sono inserite nei Libri d’artista Metamorfosi – Dars Udine e Libri di versi – Notturni diversi Porto dei Benandanti.

 

Claudio Pasi è nato a Molinella (Bologna) nel 1958. Vive a Camposampiero, in provincia di Padova. Ha pubblicato le raccolte poetiche In linea d’ombra (Niemandswort, 1982); La casa che brucia (Book Editore, 1993); la silloge Osservazioni / Observations (Wellington – NZ, Seraph Press, 2016), con traduzione inglese di Tim Smith e Marco Sonzogni; Nomi propri (Amos, 2018); Ad ogni umano sguardo, con prefazione di Alessandro Fo (Aragno, 2019); Ad cô dal vièl / In fondo al viale (Ronzani, 2021), in dialetto bolognese. Ha collaborato a «Poesia», «Testo a fronte» e ad altre riviste con recensioni e traduzioni da poeti antichi e moderni. Fresco di stampa il volume La campagna dello zucchero. Poema in tre libri (Il Ponte del Sale, 2023).

 

Zorba Pomare è nato a San Vito al Tagliamento, dove attualmente risiede, nel 1967, ma ha vissuto per trent’anni a San Giovanni di Casarsa. La passione per la poesia lo accompagna da quando era ragazzo. Si è laureato in Lettere Moderne a Padova, negli anni Novanta. Ha scritto poesie in friulano e in lingua che sono rimaste finora nel cassetto. Svolge da quasi trent’anni la professione di promotore editoriale. Attualmente, per il Gruppo Mondadori.

 

Maria Milena Priviero è  nata  e vive a Pordenone, ma parte della sua vita – infanzia e giovinezza  l’ha trascorsa a Ravenna. Bibliotecaria ed animatrice culturale e curatrice del Notiziario del Comune di Porcia, ha sempre operato nel settore della cultura prima e dopo il pensionamento, organizzando e collaborando ad eventi letterari, partecipando a laboratori di  poesia, curando recensioni e presentazione di libri.
Amante della letteratura, per diversi anni ha pubblicato in antologia e nei siti letterari. È  del 2013 la sua prima silloge poetica Il tempo rubato collana Scilla Samuele Editore,  cui è seguita nel 2016 Da capo al fine per gli stessi tipi. Attualmente ha in preparazione una nuova raccolta di poesie scritte dal 2017 ad oggi.

 

Alberto Trentin (Treviso, 1979) ha un dottorato in filosofia, ha pubblicato La voce dei padri (2010), Quinteria (2015), L’estremo rimedio (2016), Vuoti d’ossa (2017), Gli attimi attigui (2022). Sue poesie sono uscite sulle riviste – «Soglie», «NeMla», «Gradiva», «Italian Poetry Review», «Versante Ripido» – e antologie. Collabora con la Casa Editrice Digressioni, per cui cura la collana Àncora, dedicata a scrittori italiani del Novecento. Nel 2017 ha creato con Chiara Stival la rassegna “Lib(r)eriamoci – Incontri con gente che scrive”, che si svolge periodicamente a Treviso. Tiene da anni corsi di scrittura narrativa e creativa e nel 2021 ha fondato con lo scrittore Paolo Malaguti la scuola di scrittura Alba Pratalia.