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Marco Amore su Claribel Alegria

 
Da Cultureggiando
 
 

Claribel Alegría nasce a Estelí, in Nicaragua, il 12 maggio 1924, pochi anni prima dello scoppio di una guerra civile. Sebbene trascorrerà la sua infanzia nello stato di El Salvador, precisamente nella cittadina coloniale di Santa Ana, Claribel rimarrà fortemente ancorata alle sue origini, tanto che, dopo essersi laureata in Filosofia e Letteratura alla prestigiosa George Washington University di Washington D.C., grazie a una borsa di studio, e aver sposato il suo unico compagno di vita, il giornalista statunitense Darwin J. Flakoll,  deciderà di tornare alla terra natia a seguito del trionfo della rivoluzione sandinista sui Somoza. Ma la perfezione formale dei suoi versi engagé e l’evidente raffinatezza stilistica di fondo, trascendono ogni atto di affermazione politica lasciando trasparite un’intensa ricerca personale. La poetica della scrittrice nicaraguense (o <<salva-guense>>, come amava definirsi in pubblico) non si limita ai soli moti dell’anima, malgrado la piega intimista delle ultime sillogi (in particolare l’ultima raccolta, Voci, tradotta in Italia per i tipi della Samuele Editore, in cui l’autrice affronta il mistero della morte con un’inconsueta e fanciullina onestà intellettuale: Proprio perché/mi sto distaccando/evito di consumarmi/nella nostalgia), piuttosto, ricorrendo a un registro linguistico potente e solo apparentemente discorsivo, Claribel indaga la condizione umana in rapporto ai grandi interrogativi sull’esistenza (Infondo all’abisso/specchi rotti/[…] centinaia di claribel nei pezzi di specchio/[…] Quale fra tutte le claribel/nei frammenti di specchio/è quella reale) e lo fa prendendo la misura ai pensieri, tornendo e cesellando immagini epifaniche che sbocciano a fil di voce sulla pagina bianca (Sono un’ombra/sfuggente/che un giorno non lontano/farà ombra su di te), senza abbandonarsi completamente alla metafora e senza perseguire l’ampollosità infeconda del lirismo, ma regalandoci componimenti brevi – a volte addirittura brevissimi – imperniati su un sapiente utilizzo della gradazione ascendente: niente scorciatoie di genere, niente abbellimenti lessicali o strizzatine d’occhio ai lettori – solo veri e propri coup de grâce: l’euritmia di costruzioni polisindetiche culminanti in finali ad effetto capaci di travolgere o quietare. Per non citare i poèmes en prose, caratterizzati da uno stile farsesco e atticistico, in cui la callidità letteraria dell’autrice risalta come una pietra preziosa.

Marco Amore

 
 
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Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.