Le distrazioni del viaggio su Fare Voci

 
 
Da Fare Voci
 
 

Leggere queste pagine di “Le distrazioni del viaggio”, di Annalisa Ciampalini, è stare nel centro di un qualcosa da riconoscere, un qualcosa che è stato già costruito, ma che ha bisogno di un altro sguardo, di un’altra misura, di un altro ascolto, per dare forma a ciò che sta accadendo.
Perché questi testi a cui l’autrice ci invita hanno la forza e l’ampiezza di una meditazione, di un innervarsi nella radice della parola.
Ogni poesia è un quadro dove si vive uno smarrimento superato, che si è fatto maturo e proficuo, che è stato occasione di crescita ed è comunque pericolo che si può ripresentare.
Perché in queste sue frasi si può conoscere “la misura delle ombre e delle ore./ La terra, la sua immobilità”.
Ed è questo un paesaggio interno dove si può dire “Com’è debole il tuo abbraccio/ e il vuoto attorno, il deserto nelle strade”.
E in questo suo scrivere si innesca anche la fascinazione, il piccolo accorgersi che “Lui scende le scale pianissimo”. Può bastare per trovare un altro suono, un’altra pronuncia. Delle cose e di sé.
“Le distrazioni del viaggio” è una ricerca del silenzio, e di ogni sua possibile coniugazione con la vita vissuta.
Nelle sue pieghe, dove “Nel pomeriggio il pensiero/ ha gli occhi spalancati per la sete”, e dove ci si può accorgere che “Tutti dormono con piccoli sogni nelle mani”.
In queste poesie le tinte sono morbide, i confini a volte netti ed altre invece sfumati uno nell’altro, le forme invece hanno la loro presenza, non si sciolgono nell’ambiente e mai ne escono definitivamente; sempre lo esplorano e lo misurano. Ne sono il perché.
Il senso di pace che si respira, pagina dopo pagina, è sempre e comunque il risultato di un attrito, mai una vana gloria da ostentare.
L’umanità in questo scrivere di Annalisa Ciampalini è capace di un monito importante: “Devi imparare a vedere la notte”.
Solo così ognuno sarà capace di preparare il tempo che ci accoglie, riuscirà a riempire il vuoto con la trasparenza. E senza polvere.

Giovanni Fierro

 
 
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