Terzo incontro del Corso di Lettura e Scrittura poetica della Samuele Editore a Maniago. Prima di iniziare la lettura del poeta scelto il gruppo ha fatto un po’ di brainstorming sull’efficacia della copiatura a casa dei testi. Quasi all’unanimità è emerso che lo riscrivere le poesie di un autore famoso aiuta a entrare all’interno dei meccanismi della parola con una particolare attenzione agli a capo e all’uso delle virgole.
Abbiamo poi discusso dell’incontro triestino della Casa Editrice con Gian Mario Villalta (Una scontrosa grazia) riflettendo su alcune considerazioni sul dolore e sulla parola come strumento di conoscenza fatte dal poeta pordenonese. Anche in questo caso quasi all’unanimità è emerso che una poesia parte da un punto A per arrivare a un punto B e a un punto C che rappresenta ciò che l’autore non sapeva, almeno a livello di consapevolezza più immediata. Con la logica conseguenza di considerare la forma del testo un veicolo privilegiato di quel senso che l’autore stesso afferra solo alla fine della poesia.
L’incontro, che purtroppo ha visto due assenze per malattia, è continuato con la lettura di Attilio Bertolucci e nello specifico di I papaveri, L’erba, Leggendo Waldemar Bonsels a G., I pescatori, Le farfalle, I vecchi più da vicino, In treno, tratti da Viaggio d’inverno. Tali letture, sempre fatte dall’Editore e dai partecipanti al corso, hanno dapprima permesso di sottolineare le differenze con l’autore della volta precedente (Umberto Saba) e soprattutto la necessità, in Bertolucci importante, di esprimere concetti appoggiandosi su realtà concrete come la natura e i suoi elementi. Anche in questo caso abbiamo preso atto delle differenze di velocità e tono del testo in base all’uso della punteggiatura e della versificazione.
Una parte dell’incontro è stata inoltre spesa a riflettere su alcuni concetti di Bertolucci (nello specifico l’accettazione del dolore) a livello di lettura personale del testo. Comprendendo quando una poesia sia da una parte il testo scritto dall’autore dall’altra il testo letto dal lettore con tutto il suo bagaglio di esperienze.
L’incontro si è concluso con la solita lettura di una poesia a partecipante che ha fatto iniziare un primo brevissimo laboratorio di scrittura su alcuni versi. Per casa il compito di copiare trenta liriche a scelta da Viaggio d’inverno del succitato Bertolucci.