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Billy Mills su Traversi (eng)


 
 
da Elliptical Movements

 
 

Patrick Williamson’s Traversi/Crossings illustrates one strand of this diversity neatly, being a bilingual English/Italian collection of poems by an English poet who lives in France and published in the North East of Italy. The title of the book refers to the idea of displacement, of movement, specifically the displacement of those fleeing war, oppression and extreme want, from Holocaust survivors to refugees attempting to cross the Mediterranean to Europe, generally in terse, unsentimental verses.

 
solitary passengers
rivulets of sweat
seeping into distressed
 
forms triggered
swept away by a switch
intensity, illumination
 
brace yourself
hurtle
through water
to light

 

There are also moments when we are reminded that a crossing may also be a crossing out, an erasure. The poems recognise the reality that for many migrants or potential migrants, the light at the end of the journey may not always be a welcome one, or that the journey might never even begin, as in this image taken, I think, from Gaza:

 
morning uncovers rubble, crunching
how can you love the spring
 
the morgues are full
dead children in ice cream cabinets

 

It is natural given the weight of events for a poet to question the worth, the validity of writing, to wonder at the inadequacy of art when it seems we are all complicit in the horrors of the world. In Williamsons case, this takes the form of a critique of Samuel Beckett’s Quad as seen through a lens of extraordinary rendition:

 
It was too beautiful
Not the brutalised men, 24/7
Somewhere in nowhere, no time

 

It’s an understandable reaction, but Williamson is too much the poet not to realise the need to create, especially in the face of wholesale destruction, not just of people and places, but of the values that art can, just by existing, stand for. In the end, beauty has a value as a form of resistance to the cheapened and cheapening rhetoric of oppression:

 
The word on the page is unscarred
and writing the glue,
only replicants seal wounds cleanly
so no trace remains;
we always leave a trace,
an identity in the cloud, portrait with Gray,
perfect to leave our ugliness behind.

 

The traces Williamson leaves in this little book form another kind of crossing, the bringing over of horror into art, which, whatever its inadequacies, is part of what makes us human, and therefore part of what we are obliged to fight for, to preserve.

Billy Mills

 
 
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Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.