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Luciana Raggi su La vita in dissolvenza


 
 

La vita in dissolvenza, Samuele Ed., 2022 di Lucianna Argentino è composto di quattro monologhi in poesia che in passato sono stati musicati e rappresentati separatamente e qui creano un insieme interessante e coinvolgente. Li ho letti mentre, grazie ai QR code, ne ascoltavo l’interpretazione di cinque donne avvezze a calcare il palcoscenico e a dar voce attraverso la recitazione a ciò che cova sotto le parole: Duska Bisconti, Consuelo Ciatti, Daniela Rossi, Elisa Torri e l’autrice stessa. E’ stato bello, di forte impatto emotivo e utile alla comprensione dei temi trattati, anche se subito dopo ho sentito l’esigenza di una rilettura con tempi miei, per un ascolto attivo, per “sentire” meglio le voci delle protagoniste stesse delle storie che attraverso la parola poetica si volevano manifestare. E il miracolo è avvenuto perché quelle riflessioni, così vere, intime e personali, sono diventate testimonianza di un dolore che non vuole rimanere chiuso ma si effonde e diffonde con la lettura assieme alla speranza che questa empatica condivisione possa evitare in futuro storie simili e che stimoli a dar voce a tutte quelle che a queste assomigliano.
Le cinque donne hanno un nome e cognome, sono esistite, esistono, e si mostrano nella fisicità del corpo e le necessità dell’anima. Tutte segnate da tragedie destinate a compiersi, si sono trovate a un bivio davanti al quale hanno fatto scelte consapevoli: Rita Fedrizzi decide di portare avanti la gravidanza nonostante sappia che deve morire; Valentina Cavalli, sei anni dopo aver subito una violenza carnale, si toglie la vita; le scrittrici Virginia Woolf e Marina Cvetaeva, entrambe si suicidano nel 1941; infine Sara, l’unica ancora vivente, che fugge da un’ infanzia infelice a causa della disattenzione e del disamore grazie alla fantasia. Il distacco della nascita e della morte, il suicidio come unica soluzione possibile per colmare un grande vuoto, quando il corpo diventa un peso o quando non si sente più la vita necessaria e non ci si sente necessari a qualcuno; l’infanzia negata: situazioni e stati emotivi che rielaborati possono evitare pericolose rimozioni e favoriscono la ricerca di una espiazione, di una redenzione, di una speranza che non ha salvato le protagoniste di questi poemetti.
La poesia di Lucianna Argentino è fortemente declinata al femminile, intensa, forte e delicata insieme, coinvolgente per il significato e il significante, capace di accompagnarci in un inabissamento nelle profondità dell’essere che poi a ben vedere, nonostante la tragicità delle storie tratte dalla vita reale, si conclude in una riemersione che, grazie alla parola poetica, consente una visibilità importante per una consapevolezza e una presa di coscienza di ciò che invece sarebbe potuto rimanere inerme ed inesplorato, senza possibilità di rimozione né di rielaborazione critica. Non si deve tentare di capire le situazioni delle cinque donne di cui parla il libro, né tantomeno si debbono cercare giustificazioni, ci si deve semplicemente mettere in ascolto come ha fatto l’autrice, i contenuti e la musicalità dei versi portano a partecipare emotivamente al dolore vivo e allo stesso tempo ad ammirare, come dice Sonia Caporossi nella prefazione – “la capacità di resistenza, resilienza e autodeterminazione che la Donna assume su di sé come ruolo nel mondo”-
Un libro che sa “Parlare contemporaneamente/ al cuore e al pensiero “ ( J. Bousquet), pag.11
Luciana Raggi

 
 

 
 
 
 

Samuele Editor

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.