Terra dei ritorni su Bottega Portosepolto


 
da Bottega portosepolto
 
 

L’autore, affidandosi a versi lunghissimi in cui la sintassi non viene mai meno, riesce a trovare il giusto respiro per rappresentare una realtà molto grande dove, accanto a un sentimento di perdita e separazione si intravede la possibilità di un ricongiungimento, l’auspicio di un incontro d’amore. Il mondo che Anil raffigura è sorprendentemente vario, frutto di un pensiero complesso e di una ricca capacità di immaginazione, è un luogo legato indissolubilmente alla morte, alla fine delle cose, ma anche all’idea di un inizio. Il canto del poeta, ispirato da una realtà molteplice, ostile e accogliente, conserva sempre una preziosa leggerezza, ed è anche grazie a tale leggerezza se il lettore può agevolmente seguire il filo narrativo, trovare conforto “quando le ombre iniziano ad allungarsi”,  sentirsi accolto in “un tenero orizzonte / dove l’affresco quotidiano naviga “ 

Terra dei ritorni (Samuele Editore, 2023 collana Gialla) è una raccolta omogenea, in cui i singoli testi, simili per struttura, lunghezza e atmosfera, formano una sequenza perfetta e un discorso poetico coinvolgente, costellato di intuizioni intelligenti, di metafore originali ed efficaci che attingono elementi anche dall’immaginario collettivo. Il verso, come già accennato, è molto esteso ed è il riflesso di uno sguardo vivo che si accosta alla materia facendola vibrare.

 
“Ogni ritorno è una partenza, ogni partenza è un cammino verso i fantasmi / che si amano e se io sono tornato qui è perché sperimentando / una superficie che ha attraversato due continenti e tre oceani ho compreso / che è qui, accanto a questo mandorlo

Ho riportato questi pochi versi affinché si possa cogliere con quale stile, quale respiro e sentimento Anil costruisca la sua opera, che, come si evince dal titolo, affronta il tema del ritorno. In realtà, leggendo, il momento del ritorno non è riconoscibile e non è dato sapere cosa debba accadere in quel preciso istante, viene da pensare, pertanto,  che non esista il ritorno per eccellenza, ma che ve ne sono molti, poiché vari sono i modi di riavvicinarsi alla terra, agli affetti, ai gesti ai quali apparteniamo. L’osservazione e la conoscenza non avvengono sempre secondo la stessa modalità e del singolo fenomeno possono essere colte manifestazioni differenti: “la notte / può essere tenera o spietata, dipende dove ci accoglie.”

Annalisa Ciampalini

 
 
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