su “Di tanto in vita” di Enza Armiento – da Manfredonianews

Abbiamo letto per voi…Enza Armiento, Di tanto in vita, pref. Salvatore Spoto, Samuele Editore, Collana Scilla, Fanna (PN), 2012, pp.56.

Nonostante sia la sua prima pubblicazione in volume, Enza Armiento non è un’esordiente, poiché si esercita nella scrittura poetica fin dagli anni ’70. Di tanto in vita raccoglie in un maneggevole volumetto le poesie degli anni 2010-2012. Sono componimenti dai toni forti, che attraversano acutamente la vita dell’autrice, come è prevedibile e inevitabile. Un caro amico poeta dice sempre che la poesia per arrivare al lettore deve “avere il sangue dentro”; e in quella di Enza il sangue e la carne, le sensazioni fisiche, non sono solo forti emozioni che si trasmettono a chi legge, ma sono quasi tangibili in ogni brano: Io sono sangue / corredo cromosomico / d’ovulo / vita potenziale / ma vorrei poter essere polvere / liofilizzazione della matrice / organica. Simile carnalità, sensualità, attraversa e permea tutta la raccolta, che si parli d’amore, di morte o si preghi Dio, ed è la caratteristica principale di questi versi. Una carnalità tutta al femminile, che l’autrice esprime attraverso una scrittura scarna, fatta di poche incisive parole, talora con gusto di astrattezza scientifica, per esprimere sensazioni profondamente radicate nell’animo e nel corpo. È tuttavia, quello dell’autrice, un animo tormentato dalla vita che passa e rode all’interno; tormento che spinge l’autrice a suggellare la raccolta dicendo: …e se di nuovo / dovesse sorgere il cielo / sopra il manto della terra fredda / non rivoltarmi per avermi sveglia / che io di questo tanto vivere / tanto muoio.

Mariantonietta Di Sabato

28 ottobre 2012.