Rosa rosae rosae

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Rosa rosae rosae…
Lettere a Oliva e al padre
Dal romanzo di Viola Ardone “Oliva Denaro”

Samuele Editore 2022, narrativa
Isbn. 978-88-94944-65-5
pag. 54
12€

 
 

Progetto di scrittura organizzato dall’IIS «F. Flora», Pordenone e dall’Area Giovani CRO Aviano, a seguito dell’incontro con Viola Ardone (Pordenonelegge, 16 settembre 2022).

Questo volume è stato realizzato grazie al contributo del GOCNE, delle associazioni di volontariato e dei privati cittadini che sostengono l’Area Giovani CRO Aviano.

 
 

Cara Oliva,

siamo rimaste insieme tanto tempo a raccontarci questa storia. Io e te: Viola Ardone e Oliva Denaro, rispecchiandoci l’una nell’altra, mettendo a confronto le nostre adolescenze, i nostri quindici anni, condividendo dubbi e macinando incertezze. E adesso tu sei pronta a andartene nel mondo. Buon viaggio, Oliva, piccolo frutto dalla polpa tenera e dal cuore duro, riarso dal sole e dai venti del Mediterraneo, giovane pianta dai rami che strusciano l’aria a cercare calore e dalle radici affondate nell’umido buio della terra. O-li-va, sei nata da queste tre sillabe che mi scivolavano sulla lingua proprio come un’oliva succosa solletica il palato. È così che ti ho immaginato, piccola e scura, una bambina che non è sicura di voler crescere perché ha visto le altre diventare grandi prima di lei e già conosce la lista delle cose che non potrà fare più: il bagno a mare, giocare con i maschi, uscire da sola, proseguire negli studi. Ti ho vista correre per la prima volta con gli zoccoletti ai piedi per le stradine del tuo paese, nella Sicilia del 1960. Ho ascoltato i tuoi pensieri mentre attraversavi non senza fatica quel “limitare di gioventù” verso l’età adulta, come una Silvia leopardiana, caricandoti sulle spalle un sole giallo come un agrume maturo.

Ho sentito la tua voce ripetere a mente le regole per stare al mondo che tua madre ti aveva consegnato − un distillato di ogni sua saggezza − e a interrogarti sul senso di questa eredità, pochi precetti e semplici, ma impartiti in maniera differente al figlio e alle figlie. Maschi e femmine, popolazioni non avverse ma assoggettate fin dalla nascita a giurisdizioni differenti, pur vivendo nello stesso Stato di diritto. Uno Stato che metteva per iscritto quella diversità, nero su bianco, anche nelle sue leggi. “La femmina è una brocca”, diceva tua madre, “chi la rompe, se la piglia”. La donna è di chi decide di prendersela, confermava la legge. Era scritto nell’articolo 544 del Codice penale: nessuna punizione per l’uomo che prende una donna contro la sua volontà, se il suo fine è quello di sposarla.

Viola Ardone

 
 
 
 

Cara Oliva, grazie

“Pà, lo tingiamo di giallo?… Con il giallo sono più contente, e quando uno è contento fa più uova”.
C’era già tutto, cara Oliva, in quello straordinario pollaio colorato, l’idea, il sogno, le fondamenta di un mondo nuovo verso cui lanciare una corsa a “scattafiato”, ampie falcate con corpo da maschio e cuore da femmina, anche per le tue compagne, immobilizzate da gonne lunghe e scarpe chiuse.
E a me piace pensare che i mattoni di quel nuovo mondo fossero sparsi nel vocabolario della maestra Rosaria, tra le parole difficili che tanto ti attraevano, ma che non stavano bene in bocca a una femmina, “non sia mai Iddio”, dettava tua madre, una tra le tante regole. E nei libri riletti quattro, cinque volte, che la maestra ti aveva lasciato prima di sparire, forse perché insegnava che “la cultura ci salva e ci porta lontano”.
Follia… Dove poteva andare una brocca?
E infine nella fiducia che le 12 uscite della prima declinazione, rosa, rosae, rosae, ….. rosas, rosae, rosis, 6 singolari e sei plurali, “avrebbero vinto ogni ingiustizia, ogni dolore”.
Io credo questo, Oliva: che le parole, italiane e latine, in movimento nella tua mente, ti abbiano spalancato l’immaginazione, e che solo immaginando si possa dare forma nuova a quanto ci sta davanti, si possa entrare nel regno di quello che, per gli altri, è il regno dell’impossibile.
E che ci si possa far entrare anche chi abitava un altro continente… ”Tutto gli devi raccontare al giudice, senza imbarazzo, come lo dicesti all’avvocato. Tra qualche mese, se il Signore Iddio ci assiste, ti diplomi maestra e conosci più parole in latino tu di quante ne sa in italiano quel disgraziato che ti ha fatto offesa. Tutto quello che hai studiato devi cacciare fuori!”, ti aveva ricordato tua madre, prima di entrare nel palazzo di Giustizia, comprendendo, finalmente, che il potere non sta nella violenza dei gesti, ma nella forza della parola.

Alessandra Merighi – docente e curatrice del progetto

 
 
 
 

INDICE

 
 

Cara Olivia
di Viola Ardone
di Alessandra Merighi

E ora, scrivono i ragazzi
Jennifer Camerotto – 3BTT, IIS «F. Flora», Pordenone
Cristina Breda – 3ALS, ISISS «M. Casagrande», Pieve di Soligo (TV)
Asia Miolo – 4BK, IIS «F. Flora», Pordenone
Lucia Gava – 3BPT, ISISS «G. B. Cerletti», Conegliano (TV)
Gerta Allushi – Scuola in Ospedale, Area Giovani CRO, Aviano (PN)
Alessia Crucitti – 1A, Liceo Linguistico «V. Gambara», Brescia
Laura Fasan – 3BPT, ISISS «G. B. Cerletti», Conegliano (TV)
Giulia Tagliani – 4B, Liceo Umanistico «V. Gambara», Brescia
Tommaso Marchesin – 3BPT, ISISS «G. B. Cerletti», Conegliano (TV)
Sara Negrini – 2E, Liceo «V. Gambara», Brescia
Fyza Karim – 3ALS, ISISS «M. Casagrande», Pieve di Soligo (TV)
Angelica Dal Cin – 1ALSU, ISISS «M. Casagrande», Pieve di Soligo (TV)
Margherita Berti – 3ALS, ISISS «M. Casagrande», Pieve di Soligo (TV)
Alice Reguzzi – 2ELSU, Liceo «V. Gambara», Brescia
Lisa Pasut – 3A PRO, ISIS Sacile Brugnera (sede «B. Carniello»)
Veronica Colle – Scuola in Ospedale, Area Giovani CRO, Aviano (PN)
Linda Olivier – 4CMM, ITST «J. F. Kennedy», Pordenone
Margherita Dalla Costa – Scuola in Ospedale, Area Giovani CRO, Aviano (PN)
Anna Vignaga – 2BC, Liceo «G. Leopardi − E. Majorana», Pordenone
Elena De Toffoli – 3ALS, ISISS «M. Casagrande», Pieve di Soligo (TV)
Anonimo
Adele Chersicla – 2APRO, ISIS Sacile Brugnera (sede «B. Carniello»)
Sara Longo – 5CMM, ITST «J. F. Kennedy», Pordenone
Sofia Piagnolente Thuong – 1A, Liceo Linguistico «V. Gambara», Brescia
Isabella Germoglini – 2AAU, IIS «F. Flora», Pordenone
Irene Uliana – Classe 3BPT, ISISS «G. B. Cerletti», Conegliano (TV)
Sofia Concina – Villa Miralago, Varese

Credits
Hanno collaborato