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Qui sottovento su SoloLibri


 
 
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Il significato della parola giapponese haiku è “profondità misteriosa“, rappresentata in sole 17 sillabe, sintesi significativa indicante l’uno in tutto. Sono sillabe scandite in tre versi brevissimi con la scansione 5/7/5 nell’haiku classico.
Luigi Oldani è un maestro di questo genere poetico. Ne aveva dato prova nella raccolta precedente, Come ventagli, e si riconferma tale nella sua ultima silloge Qui sottovento (Samuele editore, pp.78, 2023), con prefazione di Cristina Banella, fine e sensibile critica, la quale ha ben compreso quanto l’haiku debba alla filosofia Zen, all’illuminazione di un momento, parte del tempo ma capace di trascenderlo, colorandolo di stati dell’essere che possiamo considerare assoluti, un piccolo universo.
Lo Zen è decisamente parente della formula greca “En kai Pan“, “Uno e Tutto”, non spiegabile se non attraverso una personale meditazione.
C’è da dire ancora che nell’haiku è tassativo il “kigo“, il riferimento stagionale, oppure il “piccolo kigo”, l’accenno ad un fenomeno naturale della giornata, notte o mattino, tramonto o sera che sia.
Il significato di ciò, non soltanto lirico e bucolico, per noi occidentali vicino all’Arcadia, sta nel divenire consapevoli di essere immersi nella natura, anzi essere noi stessi natura, natura auto-riflettente, testimonianza umana mai disgiunta dalla sua fonte, la madre terra, vista nel regno minerale o vegetale o animale.
Oldani rispetta ogni requisito suesposto e può essere accostato ai grandi poeti dell’haiku, primo fra tutti Basho.
Insieme alla natura e a sensazioni cosmiche si dispiegano in lui i sentimenti, accennati o da indovinare, a volte luminosi come le stelle:

“Il firmamento / la notte delle notti / in una stella.”

o nebulosi

“Calma le chiome / questa nebbia che cola / bosco di sera…”

Spesso è accompagnato dalla malinconia:

“Sotto quel cipresso / un dolore immenso / ogni tramonto.”
“È tutto spoglio / l’albero sul sagrato… / il crocifisso.”

Anche la malinconia è naturale, già Ippocrate l’annoverava tra i quattro umori, l’atrabiliare o “umor nero“; Aristotele ha scritto un libro sulla melanconia dell’uomo di genio; Victor Hugo scrive che “la malinconia è lo stato della felicità di essere tristi”.

Graziella Atzori

 
 
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Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.