Paolo Carnevali su “Haiku italiani”

 

da Criticaimpura su Haiku italiani di Luigi Oldani

 
 

Nel leggere gli Haiku Italiani di Luigi Oldani, si percepisce uno dei linguaggi dell’infinito: non si può comprendere interamente la nozione relativa all’esistenza di noi viventi in un processo di perfezione, se non inquadrandola in sostanza nell’immenso tutto in cui le esistenze convivono. Ma in quali forme del rappresentare reagisce la nostra mente? L’universo artistico è come quello dell’umanità in cammino, scopriamo che è energia formativa.

Sale il sole/con la mia ombra/s’apre il mondo

Si evidenzia in primo luogo un problema filosofico non secondario: quello del rapporto tra scrittura e pensiero. La voce dell’anima, evidenziando quanto in realtà il pensiero e la parola vengano trasformati in traccia scritta, è portata alla coscienza e resa oggetto di riflessione poetica. Una poesia, quella di Luigi Oldani, che enfatizza il presente, l’eterno presente con una infinita profondità, laddove il tempo non è altro che presente infinito, eterno attuale. Possiamo paragonare il tempo allo scorrere di un fiume:

In riva al mare/sull’acqua dei pesci/cadono stelle

 

Paolo Carnevali

 
 
Continua su Criticaimpura