L’invito a scrivere 33 aforismi della durata ciascuno di 33” quali interludi a 33 poesie, ciascuna di esse accoppiata a una terzina (3) di un differente canto fra i 33 che compongono il Purgatorio di Dante, ha provocato un’immediata fantasticheria ludica nel trovare e ordinare rimandi numerici che fossero il riferimento costitutivo per predisporre e individuare una definizione della partitura (ordite carte quale rimando inverso ai versetti 139 e 140 del Canto XXXIII con i quali Dante precisa il complesso del Purgatorio paragonandolo all’ordito di una tela).
Il contestuale desiderio di scegliere un numero ampio di formazioni al fine di coinvolgere un ampio numero di studenti del Conservatorio di Como (ai quali gli interludi sono dedicati) ha permesso di dividere l’ordito attraverso la reiterazione del numero 3 – la terzina elemento strutturale della scrittura dantesca, e spunto ispiratore delle poesie del volume “More Favourable Waters” – per 11 categorie di organici. Il numero 11 non solo è cifra cara e ricorrente al sottoscritto quale appoggio per equilibri formali 1 ma è un riferimento nascosto dello schema del Purgatorio dantesco. Vero è che i gironi della cantica sono con evidenza 7, ma non si può dimenticare la divisione dell’antipurgatorio che comprende 4 categorie di spiriti – Spiriti contumaci di S. Chiesa, Spiriti negligenti, Spiriti morti violentemente, Spiriti distratti da cure terrene – che sommati ai gironi costituisce quel numero 11 utile a trovare la successione necessaria.
Per questi motivi l’individuazione delle formazioni strumentali si articola in 4 insiemi (Antipurgatorio) rivolte a gruppi cameristici (dal Quartetto d’archi alle Percussioni, passando dai Trii per Clarinetti e i Quartetti di Sassofoni) e 7 insiemi (Purgatorio) riservati agli strumenti solistici.
I singoli interludi hanno caratteristiche fra loro assai eterogenee, ma una sottile analogia li accomuna nel contemplare due elementi fra loro contrastanti – pur non sempre così evidenti all’ascolto – che sono da un lato l’immagine traslata del dolente cammino con cui si dipana il Purgatorio, e dall’altro il premio celeste anelato durante il cammino stesso; affetti compresenti che in musica realizzano una dialettica minimale all’interno di esigui respiri espressivi conformi alla durata contenuta.
Vittorio Zago
1 11 sono le opzioni esecutive con le quali è articolato “Women’s carpets” per vc e pianoforte, ispirato alla versione palindroma de “Le città invisibili” di Italo Calvino che reitera per 11 volte le 5 categorie di città che compongono il libro.
ORDITE CARTE
pag. 24 – Hillside
Interludio 1 (quartetto d’archi): Ludovico Matteo Carangi (violino), Alice Cansirro Cortorillo (violino), Gaia Malandrin (viola) e Matilde Pesenti (violoncello).
pag. 25 – In answer to the question of scale
Interludio 2 (quartetto d’archi): Ludovico Matteo Carangi (violino), Alice Cansirro Cortorillo (violino), Gaia Malandrin (viola) e Matilde Pesenti (violoncello).
pag.32 – ‘When you fall in love you feel all sorts of sensations inside you, painful and pleasant at once: it is your wings sprouting. It is the beginning of what you mean to be’
Interludio 3 (quartetto d’archi): Ludovico Matteo Carangi (violino), Alice Cansirro Cortorillo (violino), Gaia Malandrin (viola) e Matilde Pesenti (violoncello).
pag. 36 – The holiness of attention
Interludio 4 (trio per clarinetto): Gloria Rabbiosi, Sabrina Villa e Simone Zaffaroni.
pag.40 – O man
Interludio 5 (trio per clarinetto): Gloria Rabbiosi, Sabrina Villa e Simone Zaffaroni.
pag. 44 – In the moment
Interludio 6: Simone Zaffaroni (clarinetto).
pag. 48 – What poems do in the dark
Interludio 7: Sofia Sabadini (sassofono contralto).
pag. 52 – Last exit to purgatory
Interludio 8 (quartetto di sassofoni): Luca Marchetti, Lorenzo Peccedi, Filippo Oggionni e Sofia Sabadini.
pag. 56 – Beatrice
Interludio 9 (quartetto di sassofoni): Luca Marchetti, Lorenzo Peccedi, Filippo Oggionni e Sofia Sabadini.
pag. 60 – Rock
Interludio 10 (percussione): Ginevra Palo e Samuele Marelli.
pag. 66 – On the origins and expeditions of heterosexuality
Interludio 11 (percussioni): Ginevra Palo e Samuele Marelli.
pag. 70
The triumph of death
Interludio 12 (percussioni): Ginevra Palo, Samuele Marelli, Riccardo Curcio e Francesco Gisondi.
pag. 74 – How to remember, how to forget
Interludio 13: Chiara Selvini (flauto).
pag. 78 – Recipe for roast pumpkin seeds
Interludio 14: Mattia Magnani (flauto).
pag. 82 – In attendance
Interludio 15: Mattia Magnani (flauto).
pag. 86 – Terrace of wrath
Interludio 16: Laura Colombo (arpa).
pag. 90 – sentinel beach
Interludio 17: Laura Colombo (arpa).
pag. 94 – Assorted loves
Interludio 18: Laura Colombo (arpa).
pag. 98 – Elegy: Monday morning bus
Interludio 19: Leonardo Morosini (violino).
pag. 102 – Shifting ground
Interludio 20: Valeria Vecerina (violino).
pag. 106 – Υπάρχουν αρνητικές μορφές ευτυχίας: Skylla interviews Etel Adnan, questions masters. They have stopped at the top of Maungawhau at the lip of Te Ipu-a-Mataaho
Interludio 21: Valeria Vecerina (violino).
pag. 110 – Sophrosyne
Interludio 22: Matilde Pesenti (violoncello).
pag. 114 – Dante gifts McCahon the Southern Cross
Interludio 23: Chiara Maffeis (violoncello).
pag. 118 – When we had all spoken
Interludio 24: Matilde Pesenti (violoncello).
pag. 122 – Dasein for a divine comedy
Interludio 25: Gaia Luce Gervasini (pianoforte).
pag. 126 – Roadside trees
Interludio 26: Gaia Luce Gervasini (pianoforte).
pag. 130 – Shines
Interludio 27: Gaia Luce Gervasini (pianoforte).
pag. 134 – The fall
Interludio 28: Flavio Vanini (chitarra).
pag. 138 – Near paradise
Interludio 29: Flavio Vanini (chitarra).
pag. 142 – Io
Interludio 30: Flavio Vanini (chitarra).
pag. 146 – Make no sound
Interludio 31: Nicholas Negrini (organo) e Vittorio Zago (pianoforte).
pag. 150 – Somniloquy of a somnambulist
Interludio 32: Nicholas Negrini (organo).
pag. 154 – Pāua canticle
Interludio 33: Nicolò Negrini (organo) e Vittorio Zago (pianoforte e voce).
I 33 interludi insieme
Ordite Carte (33 per 33) di Vittorio Zago registrato da Angelo Iovane, Alberto Moschella, Mattia Olgiati e Niccolò Pozzi. Tecnico del suono Mattia Olgiati. Masterizzato da Walter Prati e Alex Sipahioglu.