PARTE UNA NUOVA RUBRICA SULLA PAGINA FACEBOOK
DELLA SAMUELE EDITORE
Ogni lunedì un aneddoto, un ricordo, sui libri e i protagonisti delle edizioni Samuele
I PRIMI DUE ANEDDOTI
lunedì 14 ottobre
Il primissimo edito dalla Samuele Editore risale a novembre 2008, pochi mesi dopo la fondazione della Casa Editrice nell’aprile dello stesso anno. Il titolo era Busetto/Grizzo Antologia della Collana I Poeti di Pordenone, Poesia del Novecento, curata da Ludovica Cantarutti. La collana prevedeva dieci volumi in due anni. Il progetto in realtà è durato fino al 2014 con diversi acquisti da parte di soggetti importanti quali la Fondazione Crup e l’allora Provincia di Pordenone.
Il primissimo titolo, di fatto di fondazione della Casa Editrice, fu promosso con un inserto nella rivista Cinemazero. La Collana divenne (da un’idea e raccolta firma della Samuele Editore) nel 2009 motivo di richiesta al Sindaco di Pordenone di intitolare una via al Poeta fondatore della Pro Pordenone Ettore Busetto (fondazione che risale al 1949). Intitolazione ottenuta e inaugurata a novembre del medesimo anno, nel centenario nella nascita, a cura del Comune di Pordenone, degli Amici di Ettore Busetto (costituitosi per l’occasione), della Samuele Editore, del Gruppo Teatro Pordenone Luciano Rocco e della Società Operaia.
Quell’anno, curiosamente e per motivi che affondano nella complessa storia di Pordenone, furono svolte due diverse manifestazioni non correlate tra di loro. L’uno a cura dei suddetti operatori (tra cui Alvaro Cardin, presidente dal 1967 al 1983 della Pro Pordenone), l’altro a cura della Pro Pordenone e Ascom. In occasione di questo secondo festeggiamento, praticamente in contemporanea, fu pubblicato il cofanetto contenente i volumi Ettore Busetto – Il suo tempo ed Ettore Busetto – L’opera poetica tra editi e inediti a cura di Elisa Pellin per le Edizioni la Voce.
Alessandro Canzian (editore della Samuele Editore, che ha pubblicato Busetto/Grizzo Antologia e ha partecipato all’organizzazione di una delle manifestazioni) ed Elisa Pellin (curatrice del cofanetto della Pro Pordenone e presente nell’altra manifestazione) erano stati compagni di liceo.
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lunedì 21 ottobre
Il logo della Samuele Editore deriva dal logo della tipografia di Alvisopoli, fondata dal celebre Niccolò Bettoni nel 1810.
Figlio di Giampietro Bettoni e Angela Zanon (figlia del ricco industriale del settore tessile e autore di scritti economici Antonio Zanon), Niccolò Bettoni compì i propri studi presso il Seminario di Portogruaro in cui ebbe come compagno Girolamo Ortis, alla tragica fine del quale si ispirò Ugo Foscolo nelle Ultime lettere di Jacopo Ortis. Nel 1810 sposò la bresciana Maddalena Bellegrandi. Appassionatosi all’arte tipografica in seguito ad un incontro con Giovanni Bodoni, nel 1806 acquistò la Tipografia Dipartimentale del Mella (Brescia) dove verranno stampate, tra l’altro, la prima edizione de Dei sepolcri di Ugo Foscolo e la prima edizione dell’Iliade di Vincenzo Monti. Nel 1810 aprì la tipografia in Alvisopoli (nella quale viene usato il logo con l’ape) affidandone la direzione al fratello Giovanni. Tre anni più tardi, nel 1813, la tipografia Alvisopoli verrà ceduta e trasferita a Venezia dove acquisterà fama sotto la direzione di Bartolomeo Gamba. Nel maggio 1832 a causa di problemi economici (non avendo tenuto adeguatamente conto dei tempi e del valore commerciale dell’impresa posta in essere) e a causa di collaboratori infedeli, Bettoni decise di trasferirsi a Firenze per un nuovo progetto, ma a settembre dello stesso anno fu costretto a partire per Parigi imbarcandosi clandestino sulla nave francese Sully. Dopo anni di disavventure e delusioni, perseguitato dai creditori, lasciato dalla moglie, morì a Parigi il 19 novembre 1842. La tipografia Alvisopoli continuò ad essere attiva, a Venezia, fino al 1852. Attualmente la Biblioteca di Portogruaro è dedicata alla figura di Bettoni e il logo della tipografia in Alvisopoli è utilizzato come logo della stessa.
Samuele Editore, nel 2008, riprende il logo di Niccolò Bettoni accostandolo a quello di suo figlio Samuele, nato due anni prima. Il logo a tutt’oggi mostra il motto oraziano Utile Dulci, a dichiarare l’indirizzo poetico della Casa: la poesia deve essere piacevole, ma anche utile.