Luca Cenacchi su “Caleranno in vandali”

 
Caleranno i Vandali
di Flavio Almerighi e l’ironia – di Luca Cenacchi
January 30, 2017

 

da Kerberos Bookstore

 
 

Flavio Almerighi, con Caleranno i Vandali, propone una poesia dal piglio ironico e polemico, ma che non si chiude nel suo conflitto personale e, anzi, attraverso personaggi – protagonisti principali “dell’aneddotica” del poeta – si cerca sempre di accorciare la distanza, che è effetto dell’indifferenza ormai endemica di questo tempo.

Il Nostro sembra voler opporre all’indifferenza generale un quadro umano le cui storie, assieme ai soggetti stessi di queste ultime, hanno come comune denominatore dolore e precarietà a tempo indeterminato: “l’anima nel sacco nero \ conserva leggerezza \ sotto le spalle indolenzite.”

Specialmente nella poesia sopra citata [1], di cui ho riportato la chiusa, il poeta delinea il ritmo alienante del pulitore di carrozze. Egli è prigioniero della lunga “apnea” lavorativa che lo martoria e gli impedisce l’anelito verso qualsiasi bellezza, che la logica del lavoro tramuta in velleità: “io non godo le stelle / all’uscita prendo un po’ d’aria / prima di un’altra vettura”.

Interessante è quell’ironico “non godo le stelle”, il quale, in virtù della chiusa, è a un tempo provocazione, ma anche tragica presa di coscienza, non tanto dei limiti della propria umanità, ma di ciò che si sacrifica per la sopravvivenza.

Luca Cenacchi

 
 

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