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L’ora del mondo sul Corriere Nazionale del 20 novembre


 
 
dal Corriere Nazionale
 
Lo scrittore Marco Amore torna con L’Ora del Mondo. Come si legge nella prefazione dell’economista e storico del pensiero economico Luigino Bruni, “quando diciamo poesia, economia non è la prima parola che ci viene in mente. Non accostiamo i poeti a profitto, dichiarazione dei redditi, minibond, ISEE. Forse per un istinto naturale di protezione, li vogliamo tenere lontani dalla ‘scienza triste’, per non intristirli. Poi leggiamo questo libro e ci accorgiamo che ci siamo sbagliati, che abbiamo fatto male a considerare la vita economica come aliena alla poesia. Abbiamo sbagliato perché non avevamo capito che l’economia non era altro che la vita, e quindi degna di poesia come lo è tutta la vita…
L’economia si è allontanata dal territorio dell’umano buono – continua Bruni. L’oikos per diventare nomos ha perso il kalos. Lo abbiamo perso anche perché i poeti non hanno visto l’economia, non ce l’hanno raccontata”.
È proprio questo che, invece, in evidente controtendenza, Marco Amore desidera fare con coraggio e approfondita ricerca attraverso le pagine di L’Ora del Mondo.
“Il messaggio di fondo riguarda le persone: il perché delle loro scelte in contrapposizione al grigio formalismo delle teorie economico-finanziarie. Desideravo mostrare le emozioni, la tristezza e il senso di alienazione quotidiano.” – ha dichiarato il poeta beneventano.
Marco Amore aveva già fatto ampiamente parlare di sé con l’uscita di Farràgine avvenuta nel 2019 (Samuele Editore, Collana Scilla, prefazione di Giovanna Frene), finalista alla XXXI edizione del Premio Camaiore Proposta – opera Prima, tradotta in spagnolo e attualmente in corso di traduzione per una prossima pubblicazione in lingua inglese. Proprio a quel periodo risale il suo avvicinamento al settore della finanza agevolata, sfida che lo vede tuttora impegnato come progettista presso una società di consulenza integrata per le imprese e, come scrittore, nell’intento di restituire una ‘nuova umanità’ all’economia che, progressivamente, è diventata sola techné.
 
Marco Amore (Benevento, 1991) è uno scrittore attivo nel mondo dell’arte contemporanea, sia in Italia che all’estero. Dal 2013 svolge il ruolo di curatore indipendente per istituzioni pubbliche e private, spaziando dalle arti visive al design, dall’architettura alla graphic novel. Seguono pubblicazioni di testi critici in cataloghi di mostre e monografie d’artista, in cui il suo contributo affianca quello di personalità come il director of Exhibitions dei Fine Art Museums di San Francisco, Krista Brugnara.
Nel 2019 esce Farràgine (Samuele Editore, Collana Scilla, prefazione di Giovanna Frene), finalista alla XXXI edizione del Premio Camaiore Proposta – opera Prima. Il libro è stato tradotto in spagnolo ed è in corso di traduzione per una prossima pubblicazione in lingua inglese. Lo stesso anno si affaccia al settore della finanza agevolata, sfida che lo vede tuttora impegnato come progettista presso una società di consulenza integrata per le imprese.
 
 
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Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.