Lo “strano caso” della Samuele Editore: generi di nicchia e forme alternative di profitto – Erminio Alberti

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Erminio Alberti

 

LO “STRANO CASO” DELLA SAMUELE EDITORE:
GENERI DI NICCHIA E FORME ALTERNATIVE DI PROFITTO

 
 

in
I nuovi mondi dei nuovi media: strategie di mercato e innovazioni nel settore dell’Editoria

 
 

Tesi di Laurea Magistrale

Università degli Studi di Torino
Dipartimento di Economia e Statistica “Cognetti De Martiis”

 

Anno Accademico 2014/2015

 
 
 
 

Dopo aver presentato il caso della Pungitopo, casa editrice di piccole dimensioni di quarantennale attività, con un’offerta che varia dalla narrativa alla saggistica esoterica, si passa qui ad analizzare il caso, alquanto diverso, della Samuele Editore, casa editrice della provincia di Pordenone.

Con una popolazione di 1,23 milioni di abitanti, e una percentuale di lettori tra le più alte d’Italia (51,3% nel 2015) [Istat 2015], il Friuli Venezia Giulia produce circa l’1,5% dei titoli in commercio sul territorio nazionale, una percentuale che in rapporto alle dimensioni della regione si assesta sulla media. Considerando la macro-regione del nord est che comprende Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, la produzione raggiunge il 15,9% del totale – soprattutto grazie alle attività editoriali dell’Emilia Romagna che, da sole, raggiungono il 9% nel 2015 [AIE 2015].

La Samuele viene fondata tra marzo e aprile nel 2008 a seguito di un lungo iter progettuale, durato, all’incirca, due anni. L’editore, lo scrittore Alessandro Canzian, decide di investire nella formazione personale attraverso la frequenza di una scuola di editoria sita in Firenze; a questa frequenza seguono lo studio del marchio e della linea editoriale – lo studio del logo, del layout dei prodotti, etc -.

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Ultimamente vi è stato un cambio radicale nelle politiche di produzione della casa editrice. Abolito il contributo autoriale, la Samuele sta investendo nella progettazione crowdfunding, pratica diffusa soprattutto nell’editoria straniera, che, però, sembra stia cominciando a prendere piede anche in Italia. Non si tratta, per l’editore, di una novità: è il vecchio sistema delle cartoline di prenotazione, ri-editato in chiave contemporanea. Grazie al crowdfunding, l’editore ottiene la copertura delle spese di produzione già prima di eseguirne la produzione e, al contempo, fungere da canale pubblicitario. D’altro canto, ai “donatori” è permesso l’acquisto dei prodotti a prezzi minori, o, con cifre maggiori, l’acquisto di pacchetti di libri con uno sconto che può arrivare fino al 70%.

Oltre a una presenza territoriale fatta di eventi, la Samuele punta anche alla presenza su internet e sui social, utilizzando i più svariati strumenti per la comunicazione. Il brand si trova su Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest: utilizza tutte le piattaforme sociali possibili per avere quanta più risonanza. Oltre alle piattaforme suddette, si è dotata di un sito internet su piattaforma wordpress, un modo per mantenere i costi contenuti, e di uno store esterno al sito, che tuttavia la casa editrice sta tentando, attraverso nuovi plug-in, di incorporare sul sito, così da abbatterne i costi annuali. Negli ultimi mesi, inoltre, è stata sviluppata una app per smartphone e tablet IOS e Android che riporta le notizie e gli aggiornamenti del sito dell’editore.

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