Al momento stai visualizzando Le distrazioni del viaggio su Fare Voci

Le distrazioni del viaggio su Fare Voci

 
 
Da Fare Voci
 
 

Leggere queste pagine di “Le distrazioni del viaggio”, di Annalisa Ciampalini, è stare nel centro di un qualcosa da riconoscere, un qualcosa che è stato già costruito, ma che ha bisogno di un altro sguardo, di un’altra misura, di un altro ascolto, per dare forma a ciò che sta accadendo.
Perché questi testi a cui l’autrice ci invita hanno la forza e l’ampiezza di una meditazione, di un innervarsi nella radice della parola.
Ogni poesia è un quadro dove si vive uno smarrimento superato, che si è fatto maturo e proficuo, che è stato occasione di crescita ed è comunque pericolo che si può ripresentare.
Perché in queste sue frasi si può conoscere “la misura delle ombre e delle ore./ La terra, la sua immobilità”.
Ed è questo un paesaggio interno dove si può dire “Com’è debole il tuo abbraccio/ e il vuoto attorno, il deserto nelle strade”.
E in questo suo scrivere si innesca anche la fascinazione, il piccolo accorgersi che “Lui scende le scale pianissimo”. Può bastare per trovare un altro suono, un’altra pronuncia. Delle cose e di sé.
“Le distrazioni del viaggio” è una ricerca del silenzio, e di ogni sua possibile coniugazione con la vita vissuta.
Nelle sue pieghe, dove “Nel pomeriggio il pensiero/ ha gli occhi spalancati per la sete”, e dove ci si può accorgere che “Tutti dormono con piccoli sogni nelle mani”.
In queste poesie le tinte sono morbide, i confini a volte netti ed altre invece sfumati uno nell’altro, le forme invece hanno la loro presenza, non si sciolgono nell’ambiente e mai ne escono definitivamente; sempre lo esplorano e lo misurano. Ne sono il perché.
Il senso di pace che si respira, pagina dopo pagina, è sempre e comunque il risultato di un attrito, mai una vana gloria da ostentare.
L’umanità in questo scrivere di Annalisa Ciampalini è capace di un monito importante: “Devi imparare a vedere la notte”.
Solo così ognuno sarà capace di preparare il tempo che ci accoglie, riuscirà a riempire il vuoto con la trasparenza. E senza polvere.

Giovanni Fierro

 
 
Continua (con intervista) su Fare Voci
 
 

 
 
 
 

Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.