Al momento stai visualizzando La manutenzione dei sentimenti – Gabriella Musetti

La manutenzione dei sentimenti – Gabriella Musetti

musetti30

 

La manutenzione dei sentimenti
Gabriella Musetti

Prefazione di Rossella Tempesta

pag. 106
Isbn. 978-88-96526-62-0

 
 
ESAURITO IL CARTACEO
 
 
Versione online Sbac!
Prezzo 4 euro


 
 

E’ una poesia che dice di sentimenti, senza mai scadere nel sentimentale. E’ una poesia che innesca e intreccia spunti filosofici, ma senza per questo filosofeggiare. E’ una poesia onesta, che dice cose davvero e non serve solo a se stessa o alla sua creatrice, perché se ne sappia la capacità tecnica o lo spessore intellettuale. Una poesia senza scuole – eppure satura di tradizione letteraria – che è scritta da una poeta fuori dal coro, che non appartiene a questa o a quella conventicola, pur avendo fatto parte nella sua vita di donna e di letterata dei più importanti movimenti e sommovimenti culturali del novecento. Una partigiana del femminismo, una intellettuale che non si perde la vita tra le pagine e basta ma viaggia, impara, insegna in tanti luoghi e mondi diversi. Curiosa, ecco cos’è. Una donna curiosa che scandaglia ogni cosa che incontra, distilla in parola ogni incontro, se ne parla dentro e poi lo racconta. In poesia, vera Poesia. Vera perché ci si riconosce, si sente il suo sentire come proprio, come lo avessimo sempre avuto dentro, pensato e Gabriella Musetti lo ha avesse detto anche per noi. Nelle sue poesie c’è un coro, infatti, c’è la vita, quella di tutti. Oh, finalmente una Poesia che dice. Ed è da un pezzo “dice” questa poesia, da anni Gabriella Musetti scrive, racconta, agisce. Certo il “pubblico della poesia” non ne è reso edotto, la Grande Casa Editrice non ne pubblica di poesia, o poca, meno che mai se scritta da una donna. A cosa serve quindi la poesia? […] Eccolo il cuore pulsante, l’osso di seppia di questa poesia: il pegno della testimonianza. Come durante tutta la sua vita da insegnante, anche quando scrive poesia Gabriella Musetti mette a disposizione quello che ha imparato leggendo tra le righe del grande libro universale che ci descrive tutti dal tempo senza inizio, e insegna. Dice e insegna, ecco cosa fa – nella mia singola e soggettiva visione da lettrice – questa poesia. Ed io che non sono certo un critico e letterato, ma che mi posso al massimo definire traduttrice impermanente della lingua “che scarta” della Poesia, sono però a pieno titolo un consociato permanente di quel “pubblico della poesia” che leggerà questo libro e come me imparerà ancora qualcosa, ancora qualcosa ad ogni rilettura.

[Rossella Tempesta]
 
 
 
 
 
 
Città
 
I
 
di tutte le città rimane Genova
dov’è cominciato il primo passo
la sete dei vent’anni l’ingordigia
che fa tremare i polsi
 
un caso – è sempre un caso
che scombina          Un autobus perduto
l’affanno di rincorsa
andavamo – ignari –
a una gita comune
 
poi giorni di scoperta
come l’annusarsi dei cani
ti vedo – non ti vedo – non lo so
 
ma prepotente un punto prende
Diverse le università diverso
l’occhio a osservare le cose
 
tu battagliero calato negli scontri
nei moti studenteschi in piena azione
io più sui margini – ritrosa
aspettavo i cambiamenti             E insieme
sorteggiavamo i fili di una
vicenda ancora sconosciuta
 
 
 
 
 
 
si è quel che si è
non c’è remissione o scampo
saperlo non è facile – accampo
un’ideuzza peregrina:
se non ignori lo stato
che incarni maturi giorni
più distesi – pur senza arrivare
all’armonia
 
 
 
 
 
 
Spostamenti
 
I
 
sperimentiamo ogni giorno
come stiamo al mondo
tentando strade
che non arrivano
nei luoghi cercati
ma non è inutile il percorso
se schiude l’attimo incompiuto
se germina dalle prove
il tempo che trasforma
 
 
 
 
 
 
dalla mia finestra vedo l’università
tanti studenti al freddo con la bora
come fiumane umane giù dall’autobus
si stringono i cappotti alzano i colletti
tengono fermi i libri sotto braccio
e contro bora sfidano la strada         Adesso
ristrutturano una casa proprio davanti
all’università prima della curva
di Piazzale Europa Chissà se alcuni
ne potranno usare se è per loro
– così vicina – questa grande casa gialla
da anni vuota – disfatta – con l’enorme gru
che svetta dentro il cortile
 
 
 
 
 
 
Tre immagini di un epilogo
 
I
 
tra Roma e Caprera
con i licheni da un lato solo
batte il vento di Bonifacio
piega i ruvidi asfodeli
a cielo aperto fischia
tra i bassi ulivi e i sughereti
fino alla piana e guarda il mare
 
ho visto Antonella dagli occhi neri
 
 
 
 

Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.