Al momento stai visualizzando La gravità della soglia – Roberto Cescon

La gravità della soglia – Roberto Cescon

La-gravita-della-soglia-600x600

 

 
ESAURITO
 
 
Quello che subito persuade nei versi di Roberto Cescon è la sinistra asciuttezza del tono. […] Si muove a scatti o a sussulti, come dimostra anche la sua sintassi increspata, spesso volutamente franta o sospesa. Come dimostra la sua insolita pazienza nel coltivare una sua “lingua poca”, e una lingua, dunque, anche volutamente povera, appiattita ma autentica, opaca ma ricca di strati, porosa perché capace di assorbire sentimento e frustrazione, “detriti e ricordi mischiati insieme.” L’esito è quello, tra le altre cose, di una già evidente maturità stilistica, di una sicurezza di scrittura scandita su minime variazioni di ritmi e misure, capace di rappresentare lo squallido panorama quotidiano di un’esperienza vissuta in un mondo, in “un paese desolato e stantìo”, al quale l’autore sente comunque, anche vitalmente, di appartenere, riscattandolo nella ricerca di un senso autentico anche nelle sue pieghe più opache.

dalla prefazione di
Maurizio Cucchi

 
 
 
 
 
 

Ho molti padri ancora nello stomaco
che minacciano di risalire
sul filo di una lingua poca
che rotola un varco tra le carni.
 
E ruvido in mano grida Céline
quante volte hai già sprecato tutto
ma non puoi scappare la notte.
 
Infine rialzarsi
con la forza di un girasole in inverno
tirar su questo io in fondo ai calcagni
da quando abbiamo iniziato
ad appassire secchi sul prato.
 
 
 
 
 
 
Non so come chiamarlo questo bene
che ti voglio quando mi sveglio
e vicino le coperte respirano calde.
 
Non so come chiamarlo questo bene
quando guardo il soffitto, tu il mio petto
e parliamo di ciò che saremo.
 
Questo bene non ha nome, oppure il nostro.
 
 
 
 
 
 
La gravità della soglia divora
nel sangue l’istinto maroso
gettarsi in avanti come un migrante
perché c’era sempre qualcosa, avere
periodi, le mezze misure,
la paura di spingersi più in là,
persino dell’endecasillabo,
ma dovremmo essere un’altra generazione,
invece ci hanno insegnato a pensarci
neutrini senza saperlo.
 
La distanza del diventare è vivere
o scrivere tutti quei passi
e, mentre ti volti,già sei entrato
in un destino, come i mughetti
che fanno profumi senza saperlo.
 
E allora far la pace con gli anni
basta solo ricordarsi e sperare
con le immagini che sanno qualcosa
 
 
 
 
ESAURITO
 
 
 
 

Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.