Un mondo vegetale a immagine di un mondo fisico che entra sotto pelle e crea una realtà ctonia che affiora attraverso l’epidermide e si mostra a chiazze, con le evidenze di un livido che rappresenta (ma non mostra) ciò che un trauma o una ferita sanguinante all’interno ha fatto, ovvero quello che in profondità crea il dolore endogeno. La scrittura della Baldini è una sorta di autoterapia basata sul recupero emozionale della memoria. C’è da chiedersi quanto la parola serva al superamento delle lesioni e se le parole debbano essere schiaffi o carezze. La risposta è dentro un verso illuminante “ogni carezza perduta è uno schiaffo”. La corporeità si fa poesia ed aspetta, ognuno di noi ha un soma e prugne sulla pelle, nessuno escluso e questo la Baldini lo ha ben compreso, regalando un endoscheletro di versi per sorreggere ciò che è visibile agli altri in superficie e lei non ha paura di mostrare nella sua realtà. Prugne sulla pelle è un altro ottimo libro uscito nel 2016 per Samuele Editore.
Giulio Maffii
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