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Francesco Tomada su “Le felicità” di Guido Cupani .1

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Guido Cupani, LE FELICITA’

Samuele Editore, Fanna (PN) 2008, Euro 9
poesia
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Le Felicità è la raccolta d’esordio di Guido Cupani, giovane autore pordenonese che – leggo nelle note biografiche – dopo un dottorato in Fisica lavora presso l’osservatorio Astronomico di Trieste. Si tratta di un particolare non di poco conto per comprendere il percorso di Cupani, che evidentemente proviene da una formazione culturale di stampo scientifico: ciò non solo per la presenza di tutta una serie di espressioni e vocaboli tratti dal lessico specifico (le Fasce di Van Allen, i quark, il cosmic microwave background), quanto per l’approccio stesso alla scrittura, che in diversi momenti sembra privilegiare un percorso empirico. Osservazione, dunque, come inizio del processo creativo, da cui si sviluppa una poesia necessariamente legata al concreto, alle cose, ma che al tempo stesso se ne smarca, cerca una strada – spesso inizialmente razionale – di interpretazione di quanto accade e si vede.
Tuttavia, se è vero che nella poesia di Cupani esiste un approccio in molti casi di tipo razionale, la sua bellezza ed il suo fascino risiedono proprio nella non-razionalità del tutto, che spesso rimane appena accennata, come un punto di sospensione che regala a chi legge il dubbio, ma anche il fascino, della non-risposta: “Lascerai che il senso sfugga, come ama / fare” o ancora “Se sarai fortunato accetterai di non capire / se questa universale sfilata ha un senso / e quale, e per chi.”. Così, lì dove il Cupani-scienziato probabilmente si ferma in quanto non può più dire nulla, proprio lì si apre lo spazio al Cupani-uomo che cerca comunque una ragione o piuttosto una motivazione per l’anima che “suona a vuoto”. La trascendenza si traduce in frequenti richiami alla religiosità, ma Dio (“E io che avevo nelle tasche / solo uno spicciolo di Dio per fare colazione”) è appunto uno spicciolo e non basta, “Dio: / che infinitamente in piccolo, infinitamente in grande vuol dire / tu, io.”
L’autore pordenonese sa bene che non è pensabile trovare una parola assoluta di salvezza, perché “una felicità intera / è improbabile”; tuttavia rifiuta di arrendersi al nulla assoluto, e prosegue alla ricerca delle felicità, cioè di attimi, momenti, situazioni ma soprattutto persone che in se stesse rappresentano la ragione del loro essere, un piccolo compimento di un ordine molto più grande. “Ecco fatto, esclami. // E ogni cosa è al suo posto / nell’angolo rituale di universo / che stasera ci compete.” Sarà pure un universo con la U minuscola, però è almeno un universo che viene placato e trova la pace, e se questo accade è grazie alle persone e ai loro gesti (“consacri a forchettate / il doppio prodotto alimentare / di tu più io elevato alla seconda”). La poesia di Cupani, in superficie razionale, prima si arrende davanti all’inconoscibile, poi trova proprio nell’inconoscibile l’unico dogma che fortunatamente non necessita di dimostrazioni, l’unica certezza che le conferisce spesso una sottile e malinconica vena di ottimismo, e cioè la sacralità della vita stessa: “La vita è inspiegabilmente tenace / ed è inspiegabilmente, / ed è.”
Anche se Le felicità è una raccolta d’esordio, ha dunque il grande merito di introdurre ad una scrittura estremamente particolare ed al tempo stesso di immediata fruibilità, in cui convivono atmosfere molto differenti tra di loro. Il percorso poetico di Guido Cupani si annuncia interessante e ricco di possibili sviluppi; intanto però vale sicuramente la pena partire da qui, perché “questa pagina / è un foglietto di istruzioni / è una stanza dei bottoni / per il futuro.”

Francesco Tomada

Samuele Editor

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.