dal Messaggero Veneto del 13 dicembre

Le memorie degli anziani in un amarcord sulla città

 

Dalle veglie al teatro Licinio, dai cotonifici al Caffè Municipio di Bruno Redivo Domenica a Casa Serena la presentazione del libro “Ciacolando de Pordenon”

 

 

 

 

«Durante le Veglie, il teatro era addobbato con rose e garofani. Le donne di piazza della Motta in prima fila. Andare “Al Licinio” era bello, perché ci si incontrava e…nascevano gli amori! Nel vecchio teatro c’era molta più intimità e le coppiette di innamorati ci andavano volentieri».

La memoria scorre, si fa largo tra le emozioni più intime e i ricordi che fotografano uno spaccato sociale, brani di storia di una comunità, dei suoi eroi comuni. “Ciacolando de Pordenon”, libro edito da Samuele editore (in vendita a Casa Serena e nelle libreria cittadine) è un viaggio, un po’ in italiano e un po’ in dialetto pordenonese, su un treno passeggeri che parte dalla Pordenone dei primi ’900 e arriva al 1962, anno di inaugurazione di Casa Serena. I passeggeri di questo convoglio di ricordi altro non sono che gli anziani – una trentina – per lo più ospiti della casa di riposo pordenonese (non mancano contributi esterni), che hanno portato con loro un bagaglio di vita fatto di immagini, persone, eventi che hanno una dimensione pubblica oltre che privata.

Il libro, che domenica sarà presentato a Casa Serena alle 15.30 (partner Comune, Auser, Università di Udine, la circoscrizione di Torre e l’associazione Il castello), con la complicità dei Papu, parte dal progetto “Saluti da Pordenone”, uno dei tanti che Casa Serena porta avanti. «Dall’idea di un volontario – spiega Monia Bertolo, referente del servizio animazione della casa, che ha curato la pubblicazione del libro assieme a Maria Luisa Gaspardo Agosti, il fotografo Maurizio Sacilotto, gli animatori di Agorà e Fai e molti volontari – sono nati incontri di lettura delle poesie di Ettore Busetto e Vincenzo Bòsari. Da quelle letture è scaturito un percorso in cui gli anziani hanno raccontato di loro e della loro Pordenone regalandosi e regalandoci emozioni fortissime che in parte sono state raccolte in questo libro. E’ un lavoro a più mani, frutto della collaborazione di tanti, è un sogno che si realizza».

Volti, storie, aneddoti, riaffiorano dai protagonisti e tornano a nuova vita. Si riscoprono le professioni – dalle parrucchiere all’ostetrica, dalla telefonista al fabbro e non manca la testimonianza di una delle prime consigliere comunali – e i luoghi fulcro della città: il teatro, i cotonifici, i caffè, i corsi, le parrocchie. All’interno anche il bellissimo diario di Elide Gasparotto “Una mattina in caffè municipio con Bruno Redivo”. “(…) Tra un discorso e l’altro, la risata de Bruno, che nel frattempo el gaveva cominsià la corsa tra el banco e la sala dei bigliardi, la cantina, el stansin, e lu el ghe tigneva testa a tutti i discorsi, el gaveva rece o oci dapartut! Se la sera prima gera stà consiglio fin alle ore piccole, chi saveva le novità? Bruno!”.

Martina Milia

 

Samuele Editor

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.