Callisto: la distanza – 6 aprile

 

CALLISTO

incontri di poesia a Palazzo Grimani – Venezia

 

venerdì 6 aprile – ore 17.00
 
La distanza
 
Zosi Zografidou
Maria Milena Priviero

 

Un dialogo sulla distanza: dalla vita, dal tempo, dai sentimenti e da se stessi

 
 

Zosi Zografidou è nata a Salonicco (Grecia) nel 1962. Laurea in Lingua e Letteratura Italiana (1985), in Biblioteconomia (1990), MA in Letteratura Italiana e Neoellenica e in Linguistica Romanza (1991). Dottorato di Ricerca in Letteratura Italiana (1998) presso la Facoltà di Lettere dell’Università “Aristotele” di Salonicco. Ha seguito Corsi di Lingua e Civiltà Italiana come borsista del Ministero degli Affari Esteri dell’Italia e dell’Università Cattolica “del Sacro Cuore” di Milano (1985), dell’Università degli Studi di Milano (1987), dell’Università per Stranieri di Perugia (1989) e dell’Università di Siena (1991).Attualmente è Professore Ordinario di Storia e Traduzione della Letteratura Italiana e insegna presso l’Università ‘Aristotele’ di Salonicco. Studiosa delle relazioni letterarie italo-elleniche. La sua attività di ricerca appare su diverse linee di ricerca che comprendono: Storia della letteratura italiana, Storia delle traduzioni della letteratura italiana, Traduzione letteraria, Letteratura di viaggio. Ha svolto varie ricerche sulla fortuna greca di scrittori italiani tra cui Dante, Petrarca, Boccaccio, Quasimodo, Leopardi, Negri, Madieri, Tabucchi. Svolge anche attività di traduzione di testi letterari. Va ricordata la sua versione in lingua greca di O Ηγεμόνας (Il Principe) di Niccolò Macchiavelli (Salonicco, Vanias, 1991; Atene, Elefterotipia, 2010). Ha tradotto testi di Antonio Tabucchi, Claudio Magris, Marisa Madieri, Mario Specchio, Paolo di Paolo, Adriana Assini, Renzo Ricchi, Brigidina Gentile e altri. Tra i suoi contributi scientifici spiccano: La presenza della letteratura italiana in Grecia (Salonicco, Paratiritis, 1999); Voci italiane in Grecia (Roma, ARACNE, 2013). Ha curato diversi volumi tra cui: Tempo spazio e memoria nella letteratura italiana. Omaggio a Antonio Tabucchi (Salonicco, USPress – Roma, Aracne 2012). Ha tradotto in greco testi di letteratura e critica letteraria, tra cui: Il Principe di Niccolò Machiavelli (Salonicco, 1999; 2006); La Conchiglia e altri racconti di Marisa Madieri (Patrasso, 2013); coautore assieme a Pedro Luis Ladròn de Guevara dei volumi di immagini e poesie Viaggio in un’Italia senza tempo (Murcia, Pictografia, 2011; Roma, ARACNE, 2015 – Premio ‘Ninfa Galatea’, Acicastello 2011), Porte e finestre d’Italia (Roma, ARACNE, 2015), cataloghi delle omonime mostre fotografiche itineranti; autore del libro di poesia Parole Notturne (Circolo Culturale Menocchio, 2016 – Premio Gorgone d’Oro – Gela 2017). Tra le sue mostre fotografiche: Colori di vita e di natura (Salonicco, 2011), Immagini della terra di Puglia (Taranto, 2012), Dyptichum (Atene, Como, Ragusa, 2015-2016), Oltre lo sguardo (Murcia, 2016), AKRAGAS (Salonicco, 2017).

Maria Milena Priviero vive a Pordenone. Già bibliotecaria, animatrice culturale e curatrice del notiziario del Comune di Porcia (PN), ha pubblicato per diversi anni le sue opere nelle antologie dei concorsi e on-line nei siti letterari. nel 2013 pubblica per i tipi della Samuele Editore la sua prima raccolta: Il tempo rubato e successivamente Da capo al fine. Da qualche anno collabora regolarmente ai lavori del gruppo Il Battito di Sacile di cui è membro, seguendo inoltre per circa un anno e mezzo anche quelli della Poesia Community di Pordenone. Dal 2014 è presente con i ragazzi e gli insegnanti alla Giornata di poesia del Liceo Leopardi-Majorana di Pordenone. Recentemente ha collaborato al volume unico Sopula (Zoppola) in occasione del 92° congresso della Società filologica friulana di Udine.

 
 

Il nome del ciclo CALLISTO deriva da una delle sale di Palazzo Grimani, il Camerino di Callisto, dedicato alla ninfa e alla storia della sua metamorfosi celebrata nel testo ovidiano. Nella sala il racconto si snoda attraverso cinque riquadri a fondo oro dove la ninfa addormentata viene amata da Giove fino all’epilogo in cui Callisto e il figlio Arcade vengono tramutati in costellazioni. A cura di Giovanni da Udine (1487-1561), nel soffitto si possono ammirare animali, nature morte e dodici putti simboleggianti i mesi dell’anno accompagnati da quattro segni zodiacali riferibili alle stagioni. Alcuni specchietti tondi incastonati negli stucchi impreziosiscono la composizione e, in accordo con la storia narrata, richiamano le stelle del firmamento.

Per i soli eventi di Callisto l’entrata al museo sarà ridotta al 50% (2,50 €). Tutti gli incontri si svolgeranno alle 17.00. Si consiglia la prenotazione al 0412411507.

 

L’intero programma