Al momento stai visualizzando In canto a te su Limes Lettere

In canto a te su Limes Lettere

 
 
da Limes Lettere
 
 

La poesia di Lucianna Argentino, nella più recente raccolta In canto a te (Samuele Editore, 2019), delimita un territorio privilegiato, un palcoscenico/isola dove chi parla nel testo plasma una specie di danza iniziatica davanti a una finestra aperta verso un’altra realtà. E’ una retorica dell’amore, quella che qui viene messa in scena: una historia sui, una rappresentazione di sé attraverso il desiderio che parla senza timidezze della propria una liberazione, nel teatro del tempo eppure nell’attimo, senza le inibizioni dell’illusione della memoria, come a dire che l’io non si chiude in uno spazio claustrofobico, in una petrarchesca “cameretta”, ma si pone en plein aire, nel presente, fuori dell’imperfetto come tempo della fascinazione. Si tratta insomma del recupero e della riabilitazione della sensualità, della visceralità come se tutto accadesse senza inibizioni, al finire di un’epoca buia di secca razionalità e limitazioni piccolo borghesi.

È come se l’io scrivesse avendo coperto con la mano il dipinto di Courbet: senza falsi pudori, con la felicità di abbandonarsi a un istante di pura gioia, per esorcizzare nella “santità dell’abbraccio” il baratro del vuoto, il rischio della perdita, che si intravede in ogni storia.

È quello che si fossa nella relazione paradossale eros-thanatos di cui ha parlato Freud che l’ha letto come un evento strutturale di ogni relazione, gioco tra “pulsione di vita” e “pulsione di morte” cui è impossibile sottrarsi. Omnia vincit amor et nos cedamus amori (“L’amore vince tutto, arrendiamoci anche noi all’amore”), insomma, sembra dirci Lucianna col Virgilio della X Bucolica: con disarmante, brutale sincerità (“non mi pento e non mi dolgo / del puro peccato commesso / tra le sue gambe di maschio/ capace di farmi tenera e audace”), denotando una mancanza di complessi nello smascherare i complessi della femminilità riguardo al sesso che nella sua brutalità rivela una nota di candore, in un fatale coinvolgimento, biologico e mentale, dell’essere.

Vincenzo Guarracino

 
 
Continua su Limes Lettere
 
 

 
 
 
 

Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.