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Federico Migliorati su In canto a te


 
 
Da Il Gazzettino Nuovo
 
 

L’amore connota tutto il viaggio dentro e fuori di sé dell’ormai affermata poetessa Lucianna Argentino che ha congedato da poco in libreria per i tipi della Samuele Editore, nella Collana Scilla, il volumetto “In canto a te” (89 pagine, euro 12) composto da due sezioni rigorosamente distinte e che costituisce la sua decima silloge di versi. È un percorso nel mondo dei sentimenti ove numerosi e frequenti sono le citazioni, i rimandi, i “frammenti” della poesia antica e di quella moderna, con penetrazioni anche nel mondo biblico, ai quali ricorre l’autrice per narrare l’assenza e lo smarrimento, il ritrovarsi e il condividere corpi e sensazioni. L’esaustiva introduzione affidata alla penna di Gabriella Musetti coglie appieno l’essenza del dire di Argentino: “Il passaggio della riconquista di un amore senza tempo in età matura è centrale” ed è ciò che rappresenta il “cuore” della raccolta di versi, ricca di metafore. Questo afflato non si sostanzia esclusivamente di fiammate improvvise o irrazionali sommovimenti del rapporto con l’altro, ma si nutre di trasporto vitale reso consapevole dall’età che avanza. Assume valore precipuo l’attesa nella quale la protagonista femminile, che ricorda e ricerca l’amato, suggella la propria esperienza sentimentale affidandosi allo stesso tempo alla memoria ed alla presenza, con rimpianti e richieste di perdono, dolori e sofferenze, strazianti addii e visioni celestiali, carnale esperienza e delicato fraseggio dei sensi. L’eros che sprigiona la sua forza promana tanto dai versi quanto dai “monologhi di lui e di lei”, come miracolo che s’avvera, senza troppo perdersi in pentimenti o doglianze di sorta. Nella seconda sezione del libro, dal titolo “Il poema della luce o del teorema della ricorrenza”, l’esperienza d’amore si fa malinconica ed inebriante al tempo stesso: si apre la scrittura, che si fa “più narrativa, quasi prosastica”, afferma Musetti ed è resa percussiva dal registro intenso e ritmato che procede con sempre maggiore espressività nel narrare il ritrovarsi di due vecchi amanti. I palpiti di vita si fanno meno spontanei, ampio è il meditare, aggiunto al richiamo di ciò che non è più o non è mai stato. Il tempo che scorre nelle lontananze si fa via via più docile, negli infiniti spazi del cosmo l’amore permane per i due protagonisti punto di riferimento ed anche i silenzi assumono rilievo, si riempiono di nuove, antiche forme del desiderio. Lo scandire degli struggimenti riluce nel poemetto che racchiude esperienze di vita incanalatesi sino a quella “azzurrità festiva e carnale” a cui essi giungono, senza più recriminazioni.

Federico Migliorati

 
 
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Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.