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Su “Voci” – Gabriella Musetti

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Claribel Alegria, una poeta combattente nella parola

di Gabriella Musetti

 
 

Claribel Algeria è una poeta e scrittrice che ha messo il suo impegno politico e sociale nella produzione letteraria, che ha fatto della parola un veicolo di forza e di libertà. Convinta del ruolo ‘sociale’ della poesia come luogo di svelamento e accoglimento, Claribel Alegría denuncia e interroga, crede nella poesia che fa paura al potere perché mette a nudo gli intrighi, le ingiustizie e le violenze subite dai deboli, rivela le fragilità, pone domande sul mistero dell’esistenza, tocca temi profondi che riguardano l’ordine e il disordine della vita e della natura, con tutte le distorsioni perpetrate dagli uomini contro altri uomini e contro la stessa natura.

E lo fa con una lingua semplice, che ritorna ai parlati popolari senza cadere nei gerghi, mantenendo una voce limpida e insieme classica, una linearità che si offre come parola autorevole, senza avere le incrostazioni dell’accademia o della supponenza. Una voce che sembra venire da lontano nella sua forza e nella sua luce, rivela il senso nascosto delle cose con una leggerezza che illumina in tutta evidenza: è così, questa è la realtà. Non mostra la superficie visibile a tutti, bensì il lato celato, meno frequentato, meno evidente. Claribel Alegría diventa, nella scrittura, altro/a da sé: si fa voce degli animali, dei deboli, prende le vesti di personaggi della mitologia o della Bibbia conducendo una storia che dia spazio alla giustizia, soprattutto non si arrende a una dimensione negativa, disumana, ma ricerca costantemente la coerenza della parola con la prospettiva della vita, uscendo da una scrittura individualistica, che mette in mostra soltanto il soggetto scrivente, per tendere a una sfera collettiva e universale. È una ricerca della misura del dire, un lavoro costante di adeguamento della parola, un vero atto di consapevole responsabilità, perché, se è vero che la poesia non può cambiare il mondo, tuttavia i grandi poeti, come Vallejo, Pessoa, Ungaretti, hanno contribuito a dare nuove prospettive di visione sulla realtà, come ha ricordato l’autrice in una intervista al manifesto del settembre 2012, in occasione della sua venuta in Italia.

Non a caso Claribel, apprezzata da numerosi autori di grande rilievo, da Italo Calvino a Julio Cortázar, a Eduardo Galeano, che di lei rileva la limpidezza dei versi, al suo mentore Juan Ramon Jménez, – come ricorda Zigonia Zingone – assume nei suoi scritti le passioni del vivere in una ricerca continua di conciliazione tra vita e scrittura.

 
 
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Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.