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Una Scontrosa Grazia: Gian Mario Villalta – foto

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UNA SCONTROSA GRAZIA

incontri di poesia alla libreria
TS360 srl – Tržaško knjižno središče – Centro triestino del libro

 

7 aprile 2018 – ore 18.00

 

Alessandro Mezzena Lona presenta
Bestia da latte
di Gian Mario Villalta

Sem 2018

 
 

Sabato 7 aprile alle ore 18.00 presso la Libreria Slovena Ts360 di Trieste Alessandro Mezzena Lona presenta il romanzo “Bestia da latte” di Gian Mario Villalta (Sem 2018).

All’interno dell’ultima tranche di programmazione del ciclo di incontri letterari Una Scontrosa Grazia (a cura della Samuele Editore con la direzione artistica di Alessandro Canzian, Sandro Pecchiari e Federico Rossignoli) la presentazione dell’ultimo romanzo del poeta, critico e narratore fondatore di Pordenonelegge. “Bestia da latte” è il romanzo che parte dal ricordo di un dolore fisico e mentale provato da bambino (le pallonate tirate addosso intenzionalmente dal cugino e le spinte nel fango e la paura di quello che potrebbe ancora seguire). Villalta ricostruisce un ambiente familiare contadino come ce n’erano tanti negli anni sessanta e illustra i motivi del comportamento del bullo: le cinghiate che riceve dal nonno ubriacone, la predilezione di questo per l’altro nipote, la sofferenza provata per l’abbandono materno e per la brutta fama che la madre incolpevolmente si è attirata addosso. Il problema non è tanto Giuseppe (o lo è proprio perché l’io narrante lo ha amato e lo ha considerato un quasi fratello) ma i familiari che non hanno gestito la cosa per porre fine agli atti che si svolgevano a poca distanza dai loro occhi. Donne impegnate in battaglie di supremazia (suocera contro nuora, cognata contro cognata), uomini assorbiti dal desiderio di arricchirsi e abbandonare le stalle in un contesto sociale di transizione tra miseria contadina e boom economico. E quello che succede tra i ragazzi viene ignorato nella convinzione che i conflitti si risolveranno da soli.

Gian Mario Villalta è nato a Visinale di Pasiano, in provincia di Pordenone, nel 1959. Laureato in Lettere a Bologna, pubblica dai primi anni Ottanta. Dal 1984 insegna al Liceo Scientifico Ettore Majorana di Pordenone. Nel 2002 ha creato il festival del libro Pordenone Legge. Tra i suoi libri: “Satyricon 2.0” (2014), “Scuola di felicità” (2016), “Padroni a casa nostra” (2009), “Vanità della mente” (2011), “Lo sguardo della poesia” (2014), “Telepatia” (2016).

A seguire sabato 21 aprile “Le traduzioni triestine di Rilke” di Fulvio Segato (introduce Sandro Pecchiari), sabato 5 maggio “Nissun di nun/Nessuno di noi” di Francesco Indrigo (Samuele Editore 2017, introduce Federico Rossignoli), sabato 19 maggio “Argo – Annuario di Poesia” con Giuseppe Nava, Marko Kravos e Barbara Grubissa (introduce Federico Rossignoli), sabato 9 giugno “”Q e l’allodola” di Vincenzo Mascolo (Mursia, 2017, introduce Federico Rossignoli), e in conclusione sabato 16 giugno “Chilometri da casa” di Nicola Vitale (Mondadori, 2018, introduce Alessandro Canzian)

 
 

l’intero programma


 
 
 
 

Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.