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Nella consuetudine del tempo – Luisa Delle Vedove



 
 
Nella consuetudine del tempo
Luisa Delle Vedove
Pagine 78
Prezzo 12 euro
ISBN 978-88-94944-31-0
 
 


 
 
Versione online Sbac!
Prezzo 4 euro


 
 

Il nuovo libro di Luisa Delle Vedove, Nella consuetudine del tempo, si presenta al lettore senza titoli, suddiviso in quattro sezioni. L’assenza dei titoli, scansionata solo da esergo riportati in calce dall’autrice, è determinata dalla volontà di consegnare al lettore un’opera che si colloca in un percorso poetico senza interruzioni.

Il libro si profila dunque, fin dalla prima sezione, come un cammino senza sosta che esalta l’esperienza dello stare al mondo avvertita nei luoghi innocenti di un’infanzia murata, sfigurata, nella consuetudine del tempo. La vita ha accumulato il dissolversi su ogni cosa guardata, come evidenzia il primo esergo del poeta Mario Benedetti. Ma cosa avviene? Dove stiamo andando? In una casa esausta, fredda dimora di confine in cui le ombre si sono a lungo prolungate. Cosa si è ammassato nella casa prima, molto tempo prima?

La casa – suggerisce l’autrice – è il luogo interiore della ferita, non sappiamo quale. Nei versi c’è un blocco di buio che pronuncia stentatamente una sola parola: madre. Il presente sembra riflettere il disfacimento, ma al lettore arriva un’emozione innocente che si perde nel ricordo emozionale di un microcosmo di neve visto fuori.

Il paesaggio di luce è un bagliore bianco che copre ogni cosa. Le frasi tronche sono il riconoscimento di una grande morte che ingrandisce il buio dentro la casa.

Luigia Sorrentino

 
 
 
 
 
 
nei luoghi innocenti
vicini alla casa
– lei rimane solida
da più di cent’anni –
una voce opaca si denuda
e non ho freddo
nei giorni sfigurati che richiama
 
attardo le mani ai cancelli,
potrei mai entrare?
 
 
 
 
 
 
non posso dire delle foglie
dei giri ampi prima del cadere
di quel secco lieve sull’asfalto,
ho visto un ramo tremare
giovane nelle foglie
la luce metterlo in disparte,
come dire “è l’autunno”
ai gridi alti degli uccelli
anche se il morire
è in qualcosa di grande?
 
 
 
 
 
 
mentre cammino tra la folla
cerco sempre un’isola
e tra i posti che trovo da occupare
ce n’è uno speciale
dove mi mettono certe persone sole
e appartate che non mi sanno
 
il loro è uno stare definitivo,
come se essere proprio lì
avesse un grande significato
 
il pane, poco, che estraggono dal sacchetto
– altro non vogliono di essenziale –
è il cibo loro e dei piccioni
e non c’è pietanza che
ti faccia sentire più fame
 
li guardi e pensi
che in tasca devono avere
parole superbe ed eterne
da condividere
 
e che sapendo
come certo sanno la morte,
ne hanno un dono
e la vorresti ascoltare
– ma non la chiedi –
la loro segreta narrazione:
 
la lasci fiorire e sfiorire
immaginata
nel posto che non la consuma
 
che non si consuma
 
 
 
 
 
 
è qualcosa radicato
da prima, quando senti
un bosco ramificare il buio
 
con l’ansia di un cerbiatto
fuggito al fucile, cerchi spazio
caldo dopo il male
 
resta negli angoli e fa trama
mentre taci senza capire
 
ciò ch’era custodito indietro
– un suono –
è debole come il nome
in cui trovi riparo
 
se ne esci
ti rimane un gran sonno,
una voce magra
scritta da sola sulle pareti
 
– non mi resta che lasciare
sul tavolo la tazza! –
 
 


 


 
 

Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.