Al momento stai visualizzando Le crepe – Franca Grisoni

Le crepe – Franca Grisoni


 
 
Le crepe
Franca Grisoni
Pagine 120
Prezzo 13 euro
ISBN 978-88-94944-39-6
 
 


 
 

Nell’abitazione letteraria di un linguaggio natio Franca Grisoni esprime una continuità di scrittura e toni rari nel panorama poetico contemporaneo. Sempre fedele a se stessa tra accenni sfioratamente sapienziali, tenerezze che affondano nel mistero dell’esistere e del dolore, testimonianze di consapevolezza dell’intreccio di una vita in bilico tra luce e voce e in continua aspirazione al bello, ogni testo tende all’affinamento di un’identità non liquida, ma continuamente germinante. Una poesia di riflessione e interrogazione che nel dialetto restituisce pagine di profonda e delicata umanità, che resta e si riconosce in un io inclusivo, nonostante il mondo.

 
 
 
 
 
 
 
 
Ma quacc pusibui
dale matite en vas!
le töte möte
le töte pronte
lure a doprat.
Lé, töte ’nsema
– tignide come mas
proncc a fiuriser –
ma giöna a giöna
íde per regal.
 
Dela matita
negra sura al bianc
e l’è la ponta
a reclamà la ma.
I occ i sculta
la furma nel sò fas
ma gnaca ’n segn
de sc-iop nel negher
del sò lamp.
Vergot s’è scaricat
ma apena i dicc
i è restacc strinacc.
 
 

Ma quanti possibili / dalle matite in vaso! / le tutte mute / le tutte pronte / loro a usare te. / Lì tutte assieme / – tenute come mazzi / pronti a fiorire – / ma una a una / avute in dono. // Della matita / nera sul bianco / ed è la punta / a reclamare la mano. / Gli occhi ascoltano / la forma nel suo farsi / ma neanche un segno / di boato nel buio / del suo lampo. / Qualcosa si è scaricato / ma solo le dita / sono rimaste strinate.

 
 
 
 
 
 
Gh’è chi gh’à ’mparat.
Gh’è chi gh’à ’nsegnat.
Ma a olte, a olte
nel nöf le va le ma
e me le varde
e vede el vöt spalancat
che ’l va a ’n sò da fa
a ’na qualc vita scundida
che toca sul spetà
a ’n qualc gnamó
che forse, forse,
el se darà al mèi
töt sò che mai
gh’ares enduinat
che forse, forse,
dal sò büs negher,
forse, söl bianc
el podares aca bötà.
 
 

C’è chi ha imparato. / C’è chi ha insegnato. / Ma a volte, a volte / nel nuovo vanno le mani / e me le guardo / e vedo il vuoto spalancato / che va a un suo da fare / a una qualche vita nascosta / che tocca solo aspettare / a un qualche non ancora / che forse, forse, / si darà al meglio / tutto suo che mai / avrei indovinato / che forse, forse, / dal suo buco nero, / forse, nel bianco / potrebbe anche germogliare.

 
 
 
 
 
 
A olte el salta el lastic
che té l’orghen stricat
s-ciopa la piena
e vene e gula e occ
i basta mia al sanc
e ucurares ’na pena
e carta, carta tanta
carta che süghes el trop,
da fan ’na bala
da pudì scartà
a s-ciopetà nel föc
bu de scancelà.
 
 

A volte salta il laccio / che tiene l’organo strizzato / scoppia la piena / e vene e gola e occhi / non bastano al sangue / e occorrerebbe una penna / e carta, carta tanta / carta che asciughi il troppo, / da farne una palla / da poter scartare / a scoppiettare nel fuoco / capace di cancellare.

 
 
 
 


 
 


 


 
 
 
 

Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.