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La pietra d’angolo – Giampietro Fattorello


 
 


 
 

La pietra d’angolo
Giampietro Fattorello

Samuele Editore 2017,
con disegni dell’artista Arturo Benvenuti
postfazione di Fabio Franzin

pag. 90
Isbn. 978-88-96526-88-0

 
 
 
 

Dalla postfazione:

La Pietra d’Angolo di Giampietro Fattorello è, innanzitutto, un gesto di amicizia e devozione e, non ultimo, il canto di un luogo. Il sottotitolo indica che i suoi sono “versi per Arturo Benvenuti”. Un’intera raccolta è quindi un omaggio rivolto all’amico-maestro. È doveroso allora dire chi è il dedicatario di questo intenso lavoro poetico, prima di addentrarci a esplorare e analizzare l’opera stessa. […] Questa raccolta, questi disegni che sono composti dal candore e dalle tenebre di una vita e della storia, di luce e ombra, sono il prodotto di un’alleanza fra due anime entrate, fra esse, in connessione. La luce di Lussino, le tenebre dei lager visitati nel pellegrinaggio benvenutiano. Vince la luce. Vince sempre, per fortuna. Per umana alchimia. La luce è come l’acqua: puoi provare a scalfirla, ma nessun segno resta inciso, nella luce come nell’acqua, “Cielo e acqua l’uno dell’altra specchio”. La luce è quella, pura, accesa, dell’amicizia. L’acqua è la storia che leviga la pietra, che ne addolcisce i graffi e i contorni. Che scivola come una carezza di parole su una roccia antica.

Fabio Franzin

 
 
 
 

 
Moderno argonauta
 
Moderno quadrialato argonauta
memore di Argo la rapida nave
(sfuggì alla morsa delle Simplègadi),
dell’uomo che calzava un piede solo,
Giasone (Pelia ne diffidava):
aggiogò tori inesperti del giogo
e poi seminò i denti del drago
e ne ebbe il vello d’oro nella Colchide…
 
Memore del musico tracio, Orfeo,
che fu ritmo e cadenza ai rematori
e farmaco alle maliose Sirene,
da lassù tu ti libri sulle Assirtidi
che gli anziani di Ossero raccontano
si ergessero dalle membra di Assirto
smembrato dalla feroce sorella,
Medea la maga, l’ausiliatrice…
 
È qui nel mare scuro quasi nero
l’arcipelago del forte Quarnero,
è qui a Lussino con Marucci-ómphalos
che tu Arturo argonauta inquarnerito
non come chi transita e si dilegua
ma come chi si rivolge all’origine
ti posi, lasci il tuo segno e dimori.
 
 
 
 

 
Grumo sulla masiera e sul gabbiano
 
Un grumo denso, un buio addensamento
grava sulla masiera e sul gabbiano,
sguardo minaccioso su ciò che ognuno
rappresenta e significa,
l’una una religio, l’altro un anelito?
 
Grammatica del paesaggio carsico
quel muro e l’alato d’acqua marina
entrambi scabri e ruvidi
danno una profondità, una vista
che guarda ai punti nodali, cruciali
e non si nasconde il grumo, l’intrico,
un malessere antico.
 
 
 
 

 
Ti riporta tra gli scogli del mare
dalmatico di elicrìso il sentore,
dove senti l’anagrafe del cuore
incisa sulle rocce di calcare.
 
Ti accompagna la mano liminare
di Marucci giallo ellittico fiore,
donna angelo, spirito donatore
approdato da altrove a rischiarare.
 
Ti riconduce all’isola, o gabbiano.
Qui l’aspra tamerice offre conforto
alla di lei e te sofferta stagione.
 
Qui cerchi una traccia, una persuasione
e trovi scampo nel sicuro porto
dell’insulare cosmo lussignano.
 
 
 
 


 
 
 
 

Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.