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La vita in dissolvenza su Formafluens Magazine 2-2023


 
 
da Formafluens
 
 

La vita in dissolvenza di Lucianna Argentino si compone di quattro poemi in forma di monologo legati dal “fil rouge” del dolore che travolge l’esistenza di cinque donne, conducendole al gesto estremo della rinuncia alla vita. Il primo poemetto, Madre, racconta poeticamente la tragica vicenda di Rita Fedrizzi che, avendo già due figli, scopre di aspettarne un terzo e, nel contempo, di essere affetta da un cancro incurabile. Per amore della creatura che porta in grembo, rinuncerà alle cure e, di conseguenza, alla vita. È un suicidio sacrificale, in nome dell’amore per l’altro. Il secondo monologo, Gestazione dell’addio, è dedicato alla storia di Valentina Cavalli, una giovane donna che, sei anni dopo aver subito uno stupro atroce, si toglie la vita impiccandosi. Un suicidio indotto dal male generato dall’altrui istinto violento e aggressivo. Il terzo poemetto 1941 racconta gli ultimi momenti di due grandi scrittrici che, nello stesso anno, il 1941 appunto, decidono di porre fine ai loro tormenti esistenziali. Sono Virginia Woolf e Marina Cvetaeva che, afflitte da un profondo malessere psichico, aggravato dal dilagante conflitto mondiale, scelgono la via dell’autoannullamento. È un suicidio che è anche denuncia del fallimento della storia e, forse, dell’intera civiltà occidentale. L’ultimo soliloquio appartiene alla piccola Aurora/Sara, compagna di scuola della figlia dell’autrice, vittima innocente di una famiglia disfunzionale e, soprattutto, disattenta. Le diverse storie sono testimonianza accorata di fatti realmente accaduti, filtrati dalla sensibilità poetica di Lucianna Argentino che qui dà prova di una non comune capacità di compassione e immedesimazione. In un mondo in cui ognuno vive per sé e con sé, l’autrice diventa un’altra, trasferisce la sua percezione del dolore nell’esperienza tragica di queste cinque figure femminili, scandagliando minuziosamente le paure e i tormenti che accompagnano una scelta certamente mai facile. Il tema scottante del suicidio è trattato con una lingua delicata ed elegante. Si tratta di un testo connotato da una accentuata valenza contenutistica che riesce ad estrinsecarsi in un linguaggio lieve e musicale. Ed è proprio questo connubio di temi e contenuti forti e di una forma espressiva raffinata, densa di riferimenti letterari, che rende La vita in dissolvenza un’opera di grande attualità e interesse sociale e, al tempo stesso, una prova di perizia poetica e capacità di sguardo obliquo nelle pieghe tra la vita e la morte.

Irene Sabetta

 
 
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Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.