La storia siamo noi

  • Tempo di lettura:11 minuti di lettura


 
 
ESAURITO
 
 

La storia siamo noi – come i manuali di domani racconteranno la pandemia

Samuele Editore 2021, narrativa
Isbn. 978-88-94944-44-0
pag. 116
13€

 
 

Questo volume è stato realizzato grazie al contributo del GOCNE, delle associazioni di volontariato e dei privati cittadini che sostengono l’Area Giovani. I proventi derivanti dalla vendita di questa pubblicazione saranno destinati alla ricerca in Area Giovani, CRO, Aviano.

 
 

«Storico non significa antico. La pandemia da Covid-19 è storia già oggi». Con queste parole il giornalista e storico Gianni Oliva definisce quella che è «una pandemia conclamata con effetti devastanti, un evento sanitario globalizzato su cui si è concentrata tutta la macchina dell’informazione». Forse basterebbe questo a spiegare perché il coronavirus sia destinato a finire nei libri di storia e perché certamente ne verrà tramandata la memoria. Soprattutto perché la scala globale degli eventi, con la diffusione capillare dell’informazione, ha moltiplicato il riverbero del disagio: le persone sono dovute rimanere chiuse nelle loro case per un tempo lunghissimo, le economie di scambio e di consumo sembravano collassare. La pandemia ha trasformato le abitudini di vita di uomini e donne di tutte le età, in tutto il mondo. Il numero di perdite umane è spaventoso… mai prima d’ora era stata messa in atto una campagna di vaccinazione di massa di tale portata. Ognuno di noi ha dentro di sé il racconto di questo tempo. E ognuno di noi potrebbe raccontarlo in modo diverso. Dopo aver chiesto ai ragazzi di “spostare la mente al dopo e di raccontarlo”, adesso chiediamo loro di “fare la storia”. Alla “generazione lockdown”, quella che per molti mesi è vissuta “a distanza”, lontana dalle aule scolastiche, dai compagni di classe, dalla vita là fuori, quella che ha attraversato la pandemia con coraggio e fatica, a quella generazione chiediamo di provare ad anticipare come questo tempo così complesso potrà essere raccontato dai libri di storia, domani. La storia siamo noi è il contest dedicato agli studenti delle scuole superiori di tutta Italia, promosso nel 2021 da Fondazione Pordenonelegge e Istituto Flora, con la collaborazione dell’Area Giovani CRO Aviano e degli Assessorati alla Cultura e all’Istruzione della Regione Friuli Venezia Giulia.

 
 
 
 

ANTICA ENERGIA

 

Fine 2019, Cina, Wuhan, primi scenari inediti: città deserte e ammutolite attraversate da strani, sporadici personaggi con la mascherina. Laggiù, un nuovo, micidiale virus che si trasmette per via aerea, il covid 19, dilaga, ricovera, intuba, uccide. Governa. Il resto del mondo continua, ma per poco. Inizi 2020: pandemia globale, meridiani e paralleli ingabbiano un pianeta interrotto. La luce del mattino sveglia a metà: una gamba scende dal letto e si convince di farcela a inventarsi una nuova giornata. L’altra rimane sotto le coperte, impaurita, angosciata. Durissima procedere così, in scissione. 3 maggio 2020, domenica: il quotidiano il “Corriere della Sera” riporta, nel suo inserto “La lettura”, un pezzo di Emanuele Trevi, in cui lo scrittore racconta che credeva di essersi abituato bene alla situazione, alla solitudine, alla riduzione dell’esistenza. Però rievoca uno strano sogno: era in cucina, aspettava che il caffè uscisse dalla macchinetta e piangeva disperatamente. Ma come? Lui era un duro, che cos’era quel pianto? Rimane sulla pagina, la risposta, i cuori che leggono annegano in quel pianto. Le lacrime di Trevi curano quelle di tanti esseri umani che si illuminano, perdonano le loro gambe e se stessi. Se tutto si stava ripiegando, la parola sopravviveva, forte, intatta, con la sua antica energia.

 

Alessandra Merighi (Insegnante, IIS “Flora”, Pordenone)
 
 
 
 

CURA “A DISTANZA”

 

Marzo 2020, tutto diventava silenzio, vuoto… strade, scuole, cinema, piazze, ma il vuoto più grande era quello dentro. Dentro ovunque. La pandemia aveva sconvolto gli ospedali e i pazienti, non solo quelli Covid19. I reparti dei ragazzi si erano chiusi a fortino; nessuno sapeva quando il vero nemico, ancora più insidioso della malattia, sarebbe potuto arrivare. Tutti avevano paura di tutti. Il virus non si vedeva, ma c’era, un’onda che si diffondeva attraverso e con le persone. Parola d’ordine: tamponi. Negli ambulatori per i piccoli, il gioco aveva perso il suo ruolo sociale; ogni bambino malato doveva accontentarsi dei propri giochi disinfettati e raccolti in un cestino con il suo nome. Le visite erano limitate a chi stava male o era in terapia. I reparti erano pieni di malati, vuoti di parenti e amici. Ognuno restava chiuso nella propria camera. Le mamme non potevano più ritrovarsi, parlarsi, aiutarsi. All’aumentare dei contagi, il contatto fisico, anima della cura, diveniva di giorno in giorno sempre più fugace. La giornata di chi lavorava con i pazienti era filtrata dalle mascherine: dei volti rimanevano solo occhi tristi e impauriti. Bisognava immaginare come stavano, ma uno sguardo e poche parole non bastavano. Una variante di “DAD” si era insinuata anche nel lavoro dei medici: visite a distanza, colloqui e prescrizioni a distanza. La Scuola In Ospedale era stata sospesa. Li sorreggeva la relazione solida e forte costruita prima. La paura era grande, per sé stessi, ma soprattutto per i malati. A dicembre 2020 le prime vaccinazioni: solo queste permisero di ricomporre relazioni e distanze, e di colmare il vuoto lasciato da un anno di storie tristi.

 

Maurizio Mascarin (Medico, Area Giovani CRO Aviano)
 
 
 
 

INDICE

 
 

• Dal mondo: cronache
 
La storia siamo noi
Salvatore Colella (Area Giovani CRO Aviano)

La storia di una vita…tra le rughe
Giulia Panini (5S, Liceo Scientifico “Tassoni”, Modena)

SARS-CoV-2. Dalla Cina all’Italia
Andrea Tolazzi (3CLSA, ISIS “Magrini Marchetti”, Gemona del Friuli)

Lockdown
Martina Gjergji (3A, Licei “Le Filandiere”, San Vito al Tagliamento)

La quarantena è stata…
Michele Nespolo (4AK, IIS “Flora”, Pordenone)

Il tempo
Sindy Sambin (5ATT, IIS “Flora”, Pordenone)

Dicembre 2019, l’umanità si svegliò in un incubo
Anna Brunoro (2 Acc D, Fondazione “Lepido Rocco” CFP, Motta di Livenza)

Sospesi
Alice Sebastianutto (3A, Liceo Scientifico “Copernico”, Udine)

Chi aveva la fortuna…
Gioele Martinello (4A ISISS “Cerletti”, Conegliano)

La “peste” del ventunesimo secolo
Matteo Corolli (3B, Liceo scientifico “Duca degli Abruzzi”, Gorizia)

Gli anziani
Guri Brikena (5ATT, IIS “Flora”, Pordenone)

Scene
Edoardo Zanelli (3B, Liceo “Marconi”, Conegliano)

Roma Covid
Marika Santarossa (3ATT, IIS “Flora”, Pordenone)

Tsunami
Daniele Padovan (3CLSA, ISIS “Magrini Marchetti”, Gemona del Friuli)

Una minaccia senza volto né confini
Martina Tonon (2A AFM, IISS “Fanno”, Conegliano)

In attesa che il domani sia oggi
Marcello Calandri (IV SAA, Liceo Statale “Colombini”, Piacenza)

Gli invisibili
Eleonora Battiston (4C LSU, ISISS “Casagrande”, Pieve di Soligo)

La privazione
Chiara Montoni (2D IPSSEOA Ceccano, Frosinone)

 
• Dalla vita: un’altra normalità
 
Umanità divisa
Chiara Speziale (3ATT, IIS “Flora”, Pordenone)

La storia siamo noi
Veronica Ambrico (3C, Liceo Artistico “Galvani”, Cordenons)

Le persone si annoiavano…
Leonard Marius Bostan (4ATT, IIS “Flora”, Pordenone)

Una semplice influenza
Elena Zago (4B RIM, IISS “Fanno”, Conegliano)

Le case erano diventate…
Gaia Dal Mas (3A AFM, IISS “Fanno”, Conegliano)

Le parole
Chiara Fusaro (4ATT, IIS “Flora”, Pordenone)

Supermercato lockdown
Andrea Padelletti (3BK, IIS “Flora”, Pordenone)

Era strano persino guardare…
Noemi Zago (3A AFM, IISS “Fanno”, Conegliano)

Voragine
Vittoria Dal Ben (5H, Liceo Linguistico “Petrarca”, Trieste)

“419 giorni”
Elia Ramacci (3SAA, Liceo “Colombini”, Piacenza)

“Andrà tutto bene” era lo slogan…
Giulia Sottana (3A AFM, IISS “Fanno”, Conegliano)

La storia non si ferma
Anna Danelon (ICu, Liceo “Leopardi Majorana”, Pordenone)

Seppure avversate da una campagna…
Celeste Scarpetti (Liceo “Pigafetta”, Vicenza)

Tante storie diverse
Gloria Barnes (5 Liceo Economico Sociale, Scuola In Ospedale IIS “Castelli”, Brescia)

Libertà violata
Giada Fabris (2D, Licei “Le Filandiere”, San Vito al Tagliamento)

Ogni giorno che passava…
Rachele Zanet (3BTT, IIS “Flora”, Pordenone)

Stand by
Gaia Marchetti (4S, Liceo Scientifico “Tassoni”, Modena)

 
• Dal fronte: doppia battaglia
 
Doppia battaglia
Gerta Allushi (Area Giovani CRO Aviano)

La storia con la “s” minuscola
Nicola Armellin (2D, Liceo Artistico “Munari”, Vittorio Veneto)

L’imprevedibile
Erica Attakora (4ATT, IIS “Flora”, Pordenone)

Nella primavera
Leonardo Campello (4ATT, IIS “Flora”, Pordenone)

Ugualmente soli
Veronica Colle (Area Giovani CRO Aviano)

Amicizia
Niccolò Ramilli (2C ind. mecc., IPSIA “Alberti Rimini”; Sc. In Osp., “Burlo Garofolo”, Trieste)

Doppio isolamento
Davide De Santis (Scuola In Ospedale, SOC Pediatria, Ospedale di Bolzano)

I ricordi erano…
Anna Cal (3ATT, IIS “Flora”, Pordenone)

Prima i malati Covid
Margherita Dalla Costa (Area Giovani CRO Aviano)

Alla fine del 2019 una pandemia colpisce il mondo e cambia le vite
Eljon Cikaj (2, Scuola Ospedaliera Secondaria di II Grado IPSAR “Matteotti”, Pisa)

Bisognava sforzarsi di trovare…
Afiona Kristo (3ATT, IIS “Flora”, Pordenone)

Un’infermiera stravolta
Elisa Dus (5ATT, IIS “Flora”, Pordenone)

 
• Doppia Battaglia: in prima persona
 
La sciarpa gialla
Marika Monosi e Francesca Savina (Scuola In Ospedale, Oncoematologia Pediatrica, Lecce)
Scrivo da una stanza d’ospedale
Maria Paperini (Scuola In Ospedale, classe II, IPSAR “Matteotti”, Pisa)
La scuola è venuta da me
Giada Botarelli (Sez. Scuola Osp. Policlinico “Gemelli”, III Servizi Socio-sanitari, Roma)
È cambiato tutto
Angelica Pulvirenti (Scuola In Ospedale, classe II, IPSAR “Matteotti”, Pisa)
Il mio periodo di quarantena
Federico Casarosa (IPSAR Matteotti – Sezione Ospedaliera, Pisa)
Parlare delle proprie emozioni
Ilaria Papa e Giulia Parodi (Scuola In Ospedale, Osp. Pediatrico “Meyer”, Firenze)
Il consiglio degli animali
Caterina Nonino (classe II, Scuola In Ospedale Clinica Pediatrica Ospedale “S. Maria della Misericordia” di Udine)
 
• Dalla mente: io e gli altri
 
Rinati un’altra volta
Simone Elia (Scuola In Ospedale, Ospedale “Fazzi”, Lecce)

Disinformazione attendibile
Emanuele Gurisatti (2Als, ISIS “Magrini Marchetti”, Gemona del Friuli)

Tutto era nebbia…
Erika Fedrigo (3Att, IIS “Flora”, Pordenone)

Fa strano pensare…
Riccardo Scian (3BK, IIS “Flora”, Pordenone)

La distruzione psicologica
Eleonora Tonini (4ATT, IIS “Flora”, Pordenone)

L’ospite
Jolanda Renga (3A Liceo Scientifico “Leonardo”, Brescia)

Covid 19: un muro invalicabile
Sara Scapin (2D, ITSSE “Mattiussi–Pertini”, Pordenone)

Crescere nel silenzio
Francesco Vecchiato (VC, Liceo Ginnasio Statale “Canova”, Treviso)

Non si vede l’ora di respirare nuovamente l’aria del proprio posto felice
Marilù Criscuolo (Area Giovani CRO Aviano)

Effimeri, sulla terra
Mattia Montenesi (2D, Liceo scientifico “Galilei”, Trieste; Area Giovani CRO Aviano)

 
• Dalla scuola: reale e virtuale
 
Il futuro siamo noi
Sofia Concina (III, Scuola In Ospedale Clinica Pediatrica Ospedale “S. Maria della Misericordia”, Udine)

DAD, la vera salvatrice della scuola
Tommaso Costantini (3SAA, Liceo “Colombini”, Piacenza)

Il cancello di una scuola…
Riccardo Romagna (2AER, Istituto Nobile Aviation College, Fagagna)

I sogni dei giovani e la pandemia
Lorenzo Cettolin (4A, ISISS “Cerletti”, Conegliano)

Giovani ancora più sventurati…
Roxana Tabacaru (4ATT, IIS “Flora”, Pordenone)

Normalità
Lorenzo Milani (3SAA, Liceo “Colombini”, Piacenza)

Un’adolescenza diversa
Aurora Bozzatto (2AER, Istituto Nobile Aviation College, Fagagna)

Speranza
Daniele Tomasi (classe I, Scuola In Ospedale, SOC Pediatria, Ospedale di Bolzano)

La vita con il Covid
Ermira Krasniqi (2 Acc D, Fondazione “Lepido Rocco” CFP, Motta di Livenza)

L’istruzione al tempo del Covid
Marta Todesco (3BK, IIS “Flora”, Pordenone)

Siamo figli della “Gioventù bruciata”
Veronica Maria Iurilli (3B, Liceo scientifico “Duca degli Abruzzi”, Gorizia)

La scuola era strana…
Alex Zanella (2D, Liceo Artistico “Munari”, Vittorio Veneto)

Illustrazioni di Edoardo Turozzi

 
• Insieme ai ragazzi
 
Antica energia
Alessandra Merighi (Insegnante, IIS “Flora”, Pordenone)

Cura “a distanza”
Maurizio Mascarin (Medico, Area Giovani, CRO Aviano)

Credits
 
 
 
 
ESAURITO