Al momento stai visualizzando Il 2022 della Samuele Editore

Il 2022 della Samuele Editore

UN ANNO DI
SAMUELE EDITORE

 

Un anno complesso a livello mondiale, che ha portato la casa editrice a delle scelte importanti. Il perdurare della crisi della carta, l’aumento folle del costo dell’energia, la situazione d’incertezza globale, ci hanno spinto a considerare una diminuzione del numero di pubblicazioni (nonostante non si siano mai pubblicati più di 16/18 titoli l’anno) al posto di un aumento dei prezzi di copertina o di una diminuzione del numero di pagine per libro. Un atto di coscienza, antieconomico da un certo punto di vista ma prudente e in linea con le scelte dei migliori colleghi. In attesa di un 2023 dove il mantenimento e il consolidamento della posizione possa diventare slancio e nuova crescita.

Per raccontare quindi i dodici mesi trascorsi partiamo dai libri pubblicati, che quest’anno si dividono in:

  • 6 collana Scilla
  • 2 collana Callisto
  • 1 collana Leda
  • 3 collana Gialla
  • 3 collana Gialla Oro
  • 1 fuori collana
  • 1 ebook
  • 2 numeri della rivista

Novità del 2022 è quindi la Collana Leda, lavoro di oltre un anno dei curatori Marco Sonzogni e Matteo Bianchi, che dall’occasione dell’anno dantesco ha fatto nascere l’idea di un percorso comparatistico, dove le migliori voci italiane possano incontrare le migliori voci internazionali. Collana nata con il sostegno del New Zealand Centre for Literary Translation – Victoria University of Wellington, ha come primo titolo Miglior acque, 33 poeti neozelandesi e italiani rispondono al Purgatorio di Dante.

Tra i poeti neozelandesi Airini Beautrais, Marisa Cappetta, Kay McKenzie Cooke, Mary Cresswell, Majella Cullinane, Sam Duckor-Jones, Nicola Easthope, David Eggleton, Michael Fitzsimons, Janis Freegard, Anahera Gildea, Michael Harlow, Jeffrey Paparoa Holman, Anna Jackson, Andrew Johnston, Tim Jones, Elizabeth Kirkby-McLeod, Hugh Lauder, Vana Manasiadis, Mary McCallum, Elizabeth Morton, Kōtuku Titihuia Nuttall, Vincent O’Sullivan, Robin Peace, Helen Rickerby, Reihana Robinson, Robert Sullivan, Steven Toussaint, Jamie Trower, Tim Upperton, Sophie van Waardenberg, Bryan Walpert, Sue Wootton.

Tra i poeti italiani Laura Accerboni, Antonella Anedda, Bianca Battilocchi, Marco Bini, Maria Borio, Lucia Brandoli, Alessandro Brusa, Sonia Caporossi, Gianmaria Cornelio, Marco Corsi, Flaminia Cruciani, Tommaso Di Dio, Massimo Gezzi, Viola Di Grado, Alberto Fraccacreta, Guido Mattia Gallerani, Carmen Gallo, Tommaso Giartosio, Leonardo Guzzo, Federico Magrin, Mariangela Maio, Franca Mancinelli, Demetrio Marra, Giorgia Meriggi, Michela Monferrini, Carolina Montuori, Renata Morresi, Claudio Pasi, Antiniska Pozzi, Rossella Pretto, Flavio Santi, Daniele Serafini, Mariadonata Villa, Edoardo Zuccato.

Il 2022 ha inoltre confermato il desiderio degli autori di tornare a pubblicare con la Casa Editrice, bellissima e inorgogliente prova di fiducia e apprezzamento verso il nostro lavoro, con 3 titoli della collana Scilla su 6 pubblicati, più un fuori collana. Contando quindi la sola collana Scilla il 50% delle pubblicazioni è stata di autori già editi in passato (l’anno scorso la percentuale era del 45%).

Si conferma inoltre la collaborazione con Pordenonelegge che quest’anno ha visto anche lanciare, per la cura di Alessandro Canzian e Roberto Cescon, il sito pordenoneleggepoesia.it (non un progetto Samuele Editore in questo caso, ma una collaborazione di Alessandro Canzian). In redazione, oltre ai succitati, anche Matteo Bianchi, Azzurra D’Agostino, Tommaso Di Dio, Franca Mancinelli, Massimo Gezzi, Carlo Selan.

Tra le prefazioni quest’anno Francesco Tomada, Roberto Pazzi, Matteo Bianchi, Guido Oldani, Augusto Pivanti, Franco Palmieri, Sonia Caporossi, Elisabetta Zambon.

Nel dettaglio, partendo dalla Collana Scilla:

 

Antîc al è il cûr di Gianni Moroldo

Tra i profondi silenzi della Carnia, immersi nella diafana dimensione di un tempo immobile, apriamo lo sguardo a scrigni di bellezza mentre refoli di vita scantonano lungo sentieri secolari fra versanti e pendii. A guidarci tra profumi di sottobosco ed esperienze ancestrali, un genius loci d’eccezione capace di condurci a passo lento e con straordinaria sensibilità alla riscoperta dell’ascolto, fra misteri, riflessioni e misticismo. Gianni Moroldo, attraverso la sua innata capacità di osservazione e di attenzione, mette in vibrazione concentrica tra interno ed esterno, in un susseguirsi di specchi riflettenti, l’essenza dell’inspiegabile, delle condivisioni emotive e delle infinite interpretazioni complessate dall’individualità del lettore, in un continuum senza paradigmatica risposta. Con intenzione amorevole e protettiva, l’autore abbraccia la proposta formale dell’haiku praticando una meditazione intensa, abbandonando l’approccio razionale e lo strumento esegetico discorsivo per concedersi alla contemplazione che arriva ad assumere, nella brevità del componimento, il carattere universale di un’intuizione illuminata.

Elisabetta Zambon

[Continua]
 


 

Giornale di un poeta di Daniela Frignani

“Tutto serve/ a uscire dal doloroso corpo della vita”. Avventurandosi nella lettura di Giornale di un poeta, seconda raccolta di Daniela Frignani, quel “tutto” tradisce presto la sua intima e nobile natura: è la Poesia, quasi una divinità a cui l’autrice rivolge, in vari suoi testi, l’eterna gratitudine per averle salvato la vita. La Poesia l’ha infatti armata di una forza visionaria che popola la sua mente e la innamora dell’esistenza, ma solo dal versante dell’assenza. Assenza che, in un gioco di allitterazioni, è l’essenza della vita liberata dalla sua corposità, della sua effimera durata, dalla possibilità di stringerla nella vana e sempre illusoria prigione dei sensi. Era la via aperta ai mistici medievali nella loro ascesi verso Dio, ma anche a una poetessa seicentesca come la messicana gongorista suor Juana Inez de La Cruz: Ausencia mas aguda presencia. Quella fuga dal possesso dell’oggetto amato che da Petrarca, arriva fino alla rivisitazione ottocentesca della Dickinson e ritorna nell’avventura metafisica della poesia di Salinas, in pieno Novecento.

Roberto Pazzi

[Continua]
 


 

Mal di maggio di Antonio Lillo

Fare per mestiere e per scelta l’editore di libri di poesia e contemporaneamente scrivere poesia genera un cortocircuito che non ha soluzione: necessariamente, infatti, bisogna fare un passo indietro, accettare di essere colui che lavora per la visibilità degli altri, rinunciando a quella porzione di protagonismo che probabilmente alberga in chi si sente “autore”. Al tempo stesso però ci si nutre di poesia, la si frequenta, la si metabolizza, bisogna amarla, e quindi appare quasi naturale che emerga il bisogno di immaginarne di propria; bisogna anche portare con sé un grosso bagaglio di pazienza, perché spesso l’ego dei poeti è privo di argini. “Amo il mio lavoro pure quando / il lavoro non ricambia”: sono i versi da cui si muove Antonio Lillo per introdurci nella sua splendida raccolta Mal di maggio, una silloge in cui l’autore pugliese (editore ma soprattutto autore, sì, teniamoci stretta non a caso questa definizione prima delle altre) riesce a definire una traiettoria personalissima nel campo della scrittura poetica, senza rinnegare nulla del proprio bagaglio culturale e contemporaneamente mostrandosi a viso aperto, come pochi o pochissimi hanno la volontà di fare.

Francesco Tomada

[Continua]
 


 

La vita in dissolvenza di Lucianna Argentino

La profondità concettuale di quest’ultima opera poetica di Lucianna Argentino si comprende facilmente se pensiamo che i quattro testi che la compongono possiedono l’intrinseca compostezza drammatica del monologo commisto a tratti con le peculiarità espressive intimiste del soliloquio. Nelle intenzioni dell’autrice, monologo e soliloquio si dotano di una natura introiettiva attraverso l’immedesimazione nel vissuto delle protagoniste, tutte donne che scavano nei più oscuri recessi della propria anima per consentire l’emersione, senza filtri né censure, del proprio dramma psicologico e della propria krisis personale. Si tratta, in effetti, di elaborazioni poetiche di quattro storie vere, rilette attraverso le lenti estetiche di una parola poetica delicata e gentile, che a sua volta tenta di indagare la natura naturante del dolore esistenziale come anamnesi morale del principio di autocoscienza. Indicativo è il fatto che la poetessa prediliga la rappresentazione poetica del vissuto femminile, lascito metaforico di veri e propri exempla atti a rappresentare la capacità di resistenza, resilienza e autodeterminazione che la Donna assume su di sé come ruolo nel mondo.

Sonia Caporossi

[Continua]
 


 

Distopica di Marina Giovannelli

Distopica di Marina Giovannelli è un libro apparentemente duro e doloroso. Ma questi sono i sentimenti umani oltre i radi momenti di felicità, o di possibilità di felicità. Il mondo, il corpo, gli affetti, scorrono come elementi continuamente mutevoli, transitori, anche se lasciano inevitabilmente tracce indelebili. Ciò che val la pena per un essere umano è proprio quel restare a sentire, a voler bene, a guardare, mentre tutto cambia. Perché siamo la somma di ciò che abbiamo amato e di ciò che ci ha amato. Un’essenza oltre ogni futuro e desiderio nonostante “l’evidenza del quasi / insostenibile”. O, come Marina Giovannelli scrive in uno dei testi più belli della raccolta, che diventa auspicio: “che resti solo nudità di vita”.

Alessandro Canzian

[Continua]
 


 

Il 2022 ha visto continuare il percorso interdisciplinare, ovvero con contaminazioni di altre arti, della collana Callisto a cura di di Elisabetta Zambon. Collana a cui sono dedicate le opere prime, i progetti speciali e il Premio Bologna in Lettere per l’inedito (che per l’edizione 2022 verrà pubblicato nei primi mesi del 2023). 2 titoli per un intero anno di lavoro al microscopio.

Nel dettaglio:

 

Un passo dal nulla di Virginio Zoccatelli

Le Foibe, la primavera del 1945, il confine con la Jugoslavia, Trieste, Gorizia, il dramma, la morte. Sono immagini che cominciano a circolare nella memoria. Perché? Piano piano affiorano alcuni ricordi, scoloriti e opachi. Nel 2012 avevo affrontato lo stesso tema in teatro con un lavoro che aveva per titolo: Il sentiero del padre, poi, dopo cinque anni nel 2017, ancora il tema della guerra e della carneficina delle Foibe con un lavoro musicale: Terre di canto. Momenti drammatici già vissuti e archiviati, forse dimenticati, o sepolti tra i ricordi. Ora, tutti questi elementi riemergono nitidi e implacabili mentre rileggo con attenzione Un passo dal nulla, il libretto d’opera scritto da Virginio Zoccatelli. Nulla accade per caso e capisco sempre meglio la scelta di coinvolgermi. La forza evocativa del testo attraverso parole, situazioni e azioni ricrea emozioni vissute e stati d’animo veri. Esplode una sintesi inaspettata, succede come un corto circuito. Il teatro è un luogo dove tutto è possibile, dove ogni cosa può accadere e dove il dramma, attraverso la finzione, ti investe come un’esperienza vissuta.

Franco Palmieri

[Continua]
 


 

Le cose che importano di Fabia Tolomei

Nella Milano in cui alberga ancora la zavorra del tardo serenismo, da un lato continua un certo tratteggio del mitomodernismo, dall’altro dò vita al realismo terminale quale possibile poetica non legata alle singole culture. È Augusto Pivanti che mi indica il presente lavoro di Fabia Tolomei. Siamo al tempo del progressivo impoverimento del linguaggio e proprio qui sta la ragione della leggibilità di questi versi. La giovane Tolomei, infatti, dispone di un suo respiro verbale adeguato e consistente. Nel giardino che sembra quasi essere quello del privato, colloquia con il proprio tempo che le fa da specchio e gli interlocutori sono sempre modicamente presenti, così da non ramificare troppo la scrittura in risaputi generi poetici.

Guido Oldani

 

Fabia Tolomei è “una di famiglia”: della sua – di quella dalla quale proviene, alla quale geneticamente appartiene – e, in lettura più vasta, di una famiglia che – se anche non fosse, ma è, altroché se è – sarebbe stata “inventata” dall’autrice, debitrice come ella appare, in questa opera prima, ad un senso di adesione alla circolarità degli affetti, ad un desiderio incontenibile e incomprimibile di essere parte (de)scrivente in una forma di “partecipazione che tutto vede”, a cui nulla sfugge e dalla quale nulla fugge per manifesto bene-essere nel collocarsi entro il proprio fotogramma.

Augusto Pivanti

[Continua]
 


 

Come si è detto il 2022 è stato anche l’anno di fondazione della Collana Leda, a cura di Marco Sonzogni e Matteo Bianchi.

Nel dettaglio:

 

Miglior acque di AAVV

L’antologia More Favourable Waters, a cura di Timothy Smith e Marco Sonzogni, edita a Wellington da The Cuba Press per il Dante Day 2021, ha proseguito la tradizione che spazia da William Blake a Dan Brown: ‘tradurre’ Dante, etimologicamente e simbolicamente, ai nostri giorni e nei nostri luoghi, addentrandosi nelle situazioni usuali con le modalità usuali. Per omaggiare il Sommo Poeta nel settecentesimo anniversario della morte i curatori hanno coinvolto trentatré poeti neozelandesi, a ciascuno dei quali è stata assegnata la prima terzina di un canto del Purgatorio come ispirazione, o meglio, come scintilla per scrivere una nuova poesia che li includesse e li trasportasse oltre i secoli. La scelta della seconda cantica è dovuta proprio all’immaginazione di Dante, il quale collocò «il duro masso» agli antipodi di Gerusalemme: un tunnel sotterraneo che arriverebbe in mezzo all’Oceano Pacifico. Sebbene la scienza teologica abbia omesso strategicamente di pronunciarsi sulla sua ubicazione, le terre più vicine sono le isole meridionali della Polinesia francese, piuttosto lontane dalla Nuova Zelanda, essendo Rapa Iti l’unica popolata nei pressi di questo “eden terrestre”. La Nuova Zelanda, quindi, non era esattamente nelle coordinate dantesche quando, nel XIV secolo, posizionò il Purgatorio al centro di un oceano sconosciuto alle genti dell’Europa occidentale. Samuele Editore ha voluto importare la materia poetica nel paese e nella lingua di Dante, testimoniando non solo la presa che continua a esercitare sugli autori viventi, ma anche il segno della diversità etnica, culturale, linguistica e formale della poesia neozelandese contemporanea. A questo proposito, è stato riproposto in copertina l’arazzo imponente di Roger Mortimer, riguardante la serie dantesca “Houhora New Zealand”. Nelle sei opere in successione l’artista scompone cronologicamente e iconograficamente un viaggio che continua senza sosta da quello dei primi esploratori, provando a metabolizzare la ferita ancora aperta della colonizzazione: alle voci indigene del Pacifico si sono unite quelle di varie ondate migratorie da ogni parte del pianeta. L’inglese parlato e scritto nella terra della lunga nuvola bianca è una benigna Babele; tradurre è quindi una dimensione necessaria della comunicazione quotidiana e creativa, e forse l’antidoto migliore a ogni forma di subordinazione. Inerpicarsi, verbo intransitivo che sottende una salita faticosa, quasi un’arrampicata richiedente appigli più o meno razionali, è la sfumatura linguistica che meglio raffigura l’abbinamento dei trentatré autori italiani individuati per tradurre i colleghi oltreoceano.

Matteo Bianchi

[Continua]
 


 

Secondo anno di collaborazione della Samuele Editore con Pordenonelegge nel progetto delle collane Gialla e Gialla Oro.

Nel dettaglio:

 

Culo di tua mamma di Alberto Bertoni
Collana Gialla Oro

Se avvertiamo subito che Culo di tua mamma è il nome di un cavallo da corsa menzionato da Charles Bukowski in una sua poesia di questo libro, già l’iniziale ipotesi che il lettore potrebbe ricavare dal titolo, ovvero che si trattasse di qualcosa di sconcio, viene a riformularsi in altra direzione. I cavalli da corsa, lo sapevamo, sono protagonisti da sempre della poesia di Bertoni, ma non sono gli unici animali, anzi, nel tempo si può ripercorrere la sua opera recente individuando un vero e proprio cosmo animale. Ritratti, aneddoti, occasioni per mostrare che ancora oggi gli animali popolano la nostra vita, ma soprattutto il nostro immaginario. Questo Autobestiario, non senza ironia ma con maestria e sapienza, ha il pregio di condensare in modo inatteso i temi della maturità poetica dell’autore.

[Continua]
 


 

Nel vortice. Il filo di Cesare Lievi
Collana Gialla Oro

Viviamo, e il tempo ci porta via da un luogo nel quale abbiamo creduto un tempo di abitare, dove ancora siamo abitati: voci, volti, sguardi invadono, vorticano e connettono altro a altro, fino al limite del non senso, fino all’interruzione, al silenzio. Una scrittura densa, chiara però, diretta, risultato di un grande lavoro con la parola “detta” (Cesare Lievi è anche autore di teatro e uno dei registi teatrali italiani più noti) riesce altresì a portarci in una dimensione dove i dettagli esaltano la materia e allo stesso tempo lievitano verso l’astrazione. D’altra parte, materia e astrazione vivono nelle forme della cultura classica e della letteratura di lingua tedesca, alle quali Lievi si ricollega fin dalle sue prime opere, se pure in questo libro ne troviamo meno esplicita, più matura l’influenza, e l’autore più liberamente attraversa in modo originale i territori del desiderio e del lutto, dell’incanto e della disillusione.

[Continua]
 


 

Alfabeto morse di Novembre di Marina Corona
Collana Gialla Oro

Alfabeto Morse di Novembre conferma Marina Corona tra gli autori che più intensamente sanno porre in parola poetica il sentimento di “nostalgia preventiva”: se il racconto di un’esperienza, di un incontro (anche con il sé), di una presenza avviene con lo stendersi del ricordo sulla pagina, già prefigura – nello svolgersi – il proprio svanire. Ed è dal senso di perdita che trae origine l’atto poetico di Corona: un tentativo di eternizzare quel momento, quel luogo, quell’incontro e di farlo vivere oltre il tempo. Tutto questo avviene per combinazione di felicissime metafore, apparentate alle grandi scritture del Novecento: così si può scorgere nella rondine coroniana (un giorno cadrà a terra la macchia / che mi hai fatta alla fronte / fra gli archi dei sopraccigli: / cicatrice del male / e toccherà la piaga il sole / col suo dito bendato di bianco, / tu non ci sarai più, nel vuoto spazio / lasciato dalla tua figura / sosterà una rondine albina) la piena comunanza con l’assenza in Diego Valeri (C’è, scavata nell’aria, la tua dolce / forma di donna: un vuoto / che palpita di te, come l’immoto / silenzio dopo una perduta voce).

[Continua]
 


 

Ciberneti di Francesco Terzago
Collana Gialla

In questo libro siamo portati a vedere dove nascono i ciberneti, gli automi che percepiscono, agiscono, elaborano informazioni provenienti dall’ambiente, come noi, sacerdoti di quelle divinità incarnate. Sono protesi della vita degli esseri umani, sono centinaia di migliaia ogni anno. Centinaia, / forse migliaia di tonnellate al giorno; cioè / che escono dalle matrici della fusione / metallica […] e viaggiano sugli oceani in milioni di container. La voce ci guida nei siti di produzione, dove l’inorganico è rianimato e si intersecano corpi umani e automi, come nel caso delle increspature del vetro corrugato simili a quelle della busta da bagno, perché hanno come modello lo stesso pezzo di cuoio di un animale morto decine d’anni prima. L’occhio scompone le macchine nella loro materia e la natura è mediata dai gerghi e dalla lingua speciale (braccio antropomorfo, elettromandarino, placche sinterizzate dalla punta, glifo di cemento) per avverare anche l’estremo in un verso lungo che, giocando con gli elementi narrativi (ad esempio, i connettivi, le abbreviazioni, le note tra le quadre) si spezza nei punti di maggior tensione e coagula il discorso tra incidentali, approssimazioni e lucidi baleni.

[Continua]
 


 

Scrusciu di Erica Donzella
Collana Gialla

Una voce fatta di spigoli vivi, dove si mostra nella sua carne nervosa. Il corpo è sudore, mappa delle mani, incendio delle ossa. Un modo di stare inquieto, che nelle parole non trova pace, eppure vi si inoltra per «beccare la vita» aspettando «che si faccia nido». Anche il paesaggio reca i segni di questa tensione: la violenza dell’imbrunire, il tumulto di lava, e poi il ritirarsi del serpente sotto la pietra perché «A me basta il fluire dell’onda / calma che viene / ed è sola nel suo mare». Un dettato duro come corteccia, che a passarci dentro si diventa linfa e che procede a fiotti potenti, a ondate di luce gettate sul buio, talvolta con cadenza sentenziosa e anaforica, come una preghiera che si innalza dalle cose per sentire «la magia dell’invisibile e del piccolo». C’è una guerra in queste pagine per «essere carne viva», per non perdere il desiderio di sognare il cielo, farsi incandescenti. Nella sezione dialettale, Chiafura (che si riferisce all’aggrottato di Scicli, nonché, nel suo etimo, a una fortezza per difendersi), si rapprendono i temi di questa poesia, che si fa ancora più carnale, un fuoco che ha radici nello stomaco.

[Continua]
 


 

Giulia, l’Evaso e la Verfallenheit di Andrea Cozzarini, Letizia Gava, Alessandro Stoppa
Collana Gialla

I tre autori di questo libro si muovono a partire dagli autori cui sono più affezionati, tra i quali Mario Benedetti: l’incontro con la sua poesia è forse stato il più decisivo. Lo si intuisce dalla sintassi, che sospende le figure evocate nelle scene, e dalla voglia di allungare i versi, auscoltandone il ritmo interno. Eppure le ossessioni e il portato della memoria è tutto loro. Alla ricerca dell’evaso (o quasi morto) di Letizia Gava è un tranche de fiction, un casus quasi allegorico che inscena una ricerca. Giulia e altre poesie di Andrea Cozzarini si apre con una corona di testi sulla figura di Giulia, costruita per lampi frammentari, dai quali traluce l’inquietudine rappresa, specchio di quel morbido fermento con cui un altro personaggio (un io che appare a un certo punto) evoca la relazione con lei, tra la casa e uno scorciato sfondo urbano. Il nostro futuro è dove rimani di Alessandro Stoppa è un misurato gruppo di testi intensi, per la maggior parte caratterizzati da un sinuoso movimento dei versi lunghi e dalla figura della ripetizione. Si ha l’impressione di essere di fronte a una voce che non sa collocarsi nel tempo, non procede verso alcun orizzonte, neppure quello della memoria.

Roberto Cescon

[Continua]
 


 

Continua anche la rivista semestrale della Samuele Editore, dal titolo: Laboratori critici – rivista semestrale di poesia e percorsi letterari. Un vero e proprio librorivistaevento nato dall’esperienza della Casa Editrice e del sito Laboratori Poesia, per la direzione di Matteo Bianchi, che nel numero 2 ha un’importante novità.

Nel dettaglio:

 
UN CONTEMPORANEO SENZA MARGINI

Ci siamo occupati di:

Marco Balzano, Giorgio Bassani, Paul Celan, Gianni Celati, Claudio Damiani, Ivano Ferrari, Valerio Magrelli, Daniele Mencarelli, Pier Paolo Pasolini, Antonio Prete, Silvia Righi, Valeria Rossella, Timothy Smith, Mario Socrate, Marco Sonzogni, Mary Barbara Tolusso, William Wall, María Zambrano

Redazione:

Angelo Andreotti, Alberto Bertoni, Matteo Bianchi (direttore responsabile), Gisella Blanco, Chiara Evangelista, Mario Famularo, Alberto Fraccacreta, Riccardo Frolloni, Simone Gambacorta, Niccolò Nisivoccia, Daniele Serafini

Hanno collaborato:

Fabrizio Bregoli, Maurizio Cucchi, Adele D’Arcangelo, Tommaso Di Dio, Tommaso Di Francesco, Francesco Franchella, Valerio Magrelli, Daniele Mencarelli, Federico Migliorati, Daniela Pericone, Daniele Piccini, Antonio Prete, Silvia Righi, Timothy Smith, Marco Sonzogni, Dario Talarico, Mary Barbara Tolusso, Arianna Vartolo, Gian Mario Villalta, William Wall

[Continua]
 


 
LA VANITÀ DEL SACRO

Ci siamo occupati di:

Edoardo Albinati Yves Bonnefoy Michael Camille Cristina Campo Anna Maria Carpi Raffaele Carrieri Milo De Angelis Mario Desiati Tito Lucrezio Caro Mario Luzi Giorgio Luzzi Franco Marcoaldi Amélie Nothomb Francesco Scarabicchi

Comitato scientifico:

Alberto Bertoni, Maria Borio, Franco Buffoni, Alberto Fraccacreta, Chiara Portesine

Redazione:

Angelo Andreotti, Matteo Bianchi (direttore responsabile), Gisella Blanco, Chiara Evangelista, Mario Famularo, Riccardo Frolloni, Simone Gambacorta, Niccolò Nisivoccia, Daniele Serafini

Hanno collaborato:

Edoardo Albinati, Anna Maria Carpi, Giorgiomaria Cornelio, Milo De Angelis, Mario Desiati, Claudia Mirrione, Gabriella Musetti, Fabio Scotto

[Continua]
 


 

In conclusione gli ebook e per il secondo anno un eccezionale fuori collana prodotto grazie al contributo del GOCNE, delle associazioni di volontariato e dei privati cittadini che sostengono l’Area Giovani del CRO di Aviano, e presentato a Pordenonelegge.

Nel dettaglio:

 

Rosa rosae rosae, Lettere a Oliva e al padre, dal romanzo di Viola Ardone “Oliva Denaro”

Ho sentito la tua voce ripetere a mente le regole per stare al mondo che tua madre ti aveva consegnato − un distillato di ogni sua saggezza − e a interrogarti sul senso di questa eredità, pochi precetti e semplici, ma impartiti in maniera differente al figlio e alle figlie. Maschi e femmine, popolazioni non avverse ma assoggettate fin dalla nascita a giurisdizioni differenti, pur vivendo nello stesso Stato di diritto. Uno Stato che metteva per iscritto quella diversità, nero su bianco, anche nelle sue leggi. “La femmina è una brocca”, diceva tua madre, “chi la rompe, se la piglia”. La donna è di chi decide di prendersela, confermava la legge. Era scritto nell’articolo 544 del Codice penale: nessuna punizione per l’uomo che prende una donna contro la sua volontà, se il suo fine è quello di sposarla.

Viola Ardone

[Continua]

 


 

Lo schermo del dolore di Nabil Mada

Una Collana di e-book gratuiti di Laboratori Poesia. Opere complete, rivisitazioni, anteprime, traduzioni, per incontrare ancor meglio e ancor di più il pubblico dei lettori di poesia.

Un’edizione a distribuzione gratuita su Laboratori Poesia

[Continua]
 


 

Di particolarissima importanza, per quanto riguarda i libri Samuele Editore, la creazione del progetto SBAC. Un nuovo modo di leggere economico, sostenibile, divertente. QUI due libri in omaggio.

 

 


 

Per quanto riguarda la promozione si segnalano 165 recensioni e segnalazioni (QUI) contro le 128 dell’anno precedente, e 73 articoli sulla stampa nazionale (QUI).

Hanno quindi trattato di noi, a vario titolo, tra gli altri: Il Resto del Carlino, L’Indice dei Libri, L’Undici, L’Indiscreto, La Balena Bianca, Nuovi Argomenti, Left, Leggere Tutti, Il Gazzettino Nuovo, La Repubblica, La Lettura, Il Giornale di Brescia, Manerbio Week, Robinson, Huffington Post, Satisfiction, Minima&Moralia, Nazione Indiana, Il Piccolo, La Sicilia, Il Messaggero Veneto, La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Friuli, Il Sole 24 Ore, Il Mattino, Il Gazzettino, Il Quotidiano del Sud, La città, L’Arena di Verona, Ansa, L’Avvenire, Alias, La Provincia, Voce del Nordest, Modena Today, Varese News, Atelier, La Gazzetta di Modena, Il Corriere della Sera, Rai Cultura, Gaypost.it, Quaderns d’Italia, Ilpequod.it, laterratrema.org, riccichiara.com, SoloLibri, Alma Poesia, Leggere Tutti, Inverso Giornale di Poesia, Semicerchio, Niederngasse, L’Estroverso, Transiti Poetici, Medium Poesia, Readaction, Perigeion, certastampa.it, L’Estroverso, Odissea, Poesia del Nostro Tempo, Margutte, Interno Poesia, TusciaTimes, Imperfetta Ellisse, Portosepolto, Ferraraitalia.it, Carte sensibili, L’altrove Appunti di Poesia, Laboratori Poesia, Letterate Magazine, altritaliani.net, Arte Magazine, Fare Voci, Casamatta, Periferie, larosainpiu.org, Poeti Oggi, Vuela Palabra, Dinamismo Poetico, Liguria Today, Lankenauta, La Poesia e Lo Spirito, Striscia Rossa, Il Centro Quotidiano d’Abruzzo.

 

A lato di questi vanno considerati, nonostante il periodo ancora non facilissimo, i 101 eventi (10 più dell’anno precedente) a cui la Samuele Editore è stata invitata a partecipare o ha essa stessa organizzato. Tra questi di particolarissima importanza:

  • Una Scontrosa Grazia, Trieste
  • Panorami Poetici, Spilimbergo (Pn)
  • Festival della Letteratura Verde, Porcia (Pn)
  • Salone del Libro, Torino
  • Pordenonelegge, Pordenone
  • BookCity, Milano
  • Poesia Festival, Vignola (MO)
  • Elba Book Festival (Isola d’Elba)
  • Cotidie Legere, Brisighella (RA)
  • Casa della Poesia, Milano
  • Poesia in Villa, Villavarda (PN)
  • Palabra en el Mundo, Venezia
  • Europa in Versi, Como
  • Ritratti di Poesia, Roma

Senza dimenticare le varie presentazioni e/o momenti di lettura singoli o collettivi che hanno toccato città come Milano, Ostia, Lugano, Tolmezzo, Pisa, Catania, Carpenedolo (BS), Prato, Acquafredda (BS), Roma, Cremona, Partinico (PA), Chieti, Napoli, Caltanissetta, Tradate (VA), Padova, Pordenone, San Mauro Castelverde (CR), Rivignano Teor (PN), Macchia d’Isernia (IS), Guardiagrele (CH), Aquileia, Pesaro, Piombino, Portogruaro, Monselice, Massa Carrara, Piacenza, Cremona, Udine, Venezia, Bondeno (FE), Gorizia, Bologna, Robecco d’Oglio (CR), Salò, Castelfiorentino, Rezzato (BS), Cornaredo (MI), Balestrate (PA), Brescia, Parma, Flero (BS), Paestum (Tutti gli eventi QUI).

Oltre agli eventi online come Ecoreading, L’Italiano dei Poeti, Leggilibri, Well Channel Tv, La Bottega del Poeta, Radio Questa Sera, Poesia e Musica Italiana, Sesta Rete Tv, Poesia e Musica Italiana- Erotic Poetry.

Di particolare importanza le presentazione della rivista Laboratori critici a:

  • Salone del Libro di Torino, come primo evento del programma di Pordenonelegge
  • Book City Milano
  • Elba Book Festival
  • Poesia Festival

Di seguito alcuni dei momenti più belli di questo 2022 di viaggi e incontri:


 


 

Per quanto riguarda Una Scontrosa Grazia il 2021 si era concluso con il Festival Una Scontrosa Grazia, momento corale assieme a Lets, al Comune di Trieste, a ZufZone e alla Cooperativa Altre Voci per far fronte all’esigenza di tornare assieme nonostante la pandemia e le incertezze.

A seguito di quell’entusiasmante 12 dicembre abbiamo atteso qualche settimana prima di svelare i piani per il 2022 che hanno visto tornare il ciclo per la prima volta presso la Libreria Lovat di Trieste.

Il 26 marzo Alessandro Mezzena Lona ha aperto l’anno presentando Apolide di Mary Barbara Tolusso (Mondadori, 2022). Il 9 aprile Mario Famularo e Carlo Selan (al posto di Alessandro Canzian, assente per malattia) hanno presentato La poesia, ancora? di Gian Mario Villalta (Mimesis, 2021). Il 23 aprile Fabrizio Fantoni e Mario Famularo hanno presentato Piazzale senza nome di Luigia Sorrentino (Samuele Editore-Pordenonelegge, 2021, collana Gialla Oro). Il 13 maggio Marco Marangoni ha presentato Prima di nascere di Claudio Damiani (Fazi Editore, 2022). E il 20 maggio Carlo Selan ha presentato Le attese di Giuseppe Nava (Vydia Editore, 2021).

La seconda sessione dell’anno si è aperta il 22 ottobre con l’incontro numero 100 con Francesco Targhetta e il suo La colpa al capitalismo (La nave di Teseo, 2022) presentato da Carlo Selan. Il 9 novembre invece Alessandro Mezzena Lona e Mauro Covacich hanno presentato Dove sono gli anni di Gian Mario Villalta (Garzanti, 2022). Il 19 novembre Mario Famularo ha presentato Alle spalle delle cose di Sandro Pecchiari (Vita Activa Nuova, 2022). E ha chiuso l’anno Alessandro Canzian con la presentazione di Camera sul vuoto di Bruno Galluccio.

Il 2023 si presenta già pieno di richieste da tutta Italia, cosa che ci rende felici e ancor più consapevoli del grande momento creato in quel lontano 2015. Momento culturale che nel tempo è cresciuto moltissimo, e che oggi con orgoglio avvertiamo crescere ancora con l’inserimento di Marijana Mare Sutic in redazione.

Per maggiori informazioni: il 2022 di Una Scontrosa Grazia.

 


 

Un altro grande e importante anno per il lit-blog della Samuele Editore, nato nel 2016 e tutt’ora dedicato specificatamente alla poesia, Laboratori Poesia.

Un nuovo restyling dell’Home Page e del Menu per far fronte alle rinnovate esigenze del sito e del periodo. La Redazione infatti è cresciuta molto, ma un’analisi del momento storico ci ha portato a considerare una minor frequenza delle pubblicazioni con una diversa organizzazione delle rubriche. Che attualmente si presentano (considerando anche le sottorubriche):

Xenia

Qui di seguito la presentazione delle rispettive rubriche:

 

La nuova struttura che prevede tendenzialmente uscite il lunedìmercoledìvenerdì e domenica, ha implicato la nascita di microredazioni attorno ad ogni rubrica con capiredattori specifici.

La Redazione intanto è cresciuta e ad oggi vede l’impegno di:

 

Mentre un’importante novità è rappresentata dalle collaborazioni con:

 

In particolare alcuni di questi hanno aperto, all’interno di Laboratori Poesia, un loro spazio specifico dove comunicare i loro eventi:

 

A lato di queste collaborazione e delle rubriche vanno ricordati i molti Speciali che hanno costellato l’anno di Laboratori Poesia:

 

Di particolarissima importanza inoltre, nell’ottica della riflessione e del fare rete tra i siti, l’articolo Il negativo della critica di Gisella Blanco, nato da una riflessione su Avamposto e poi ripreso su Laboratori critici e Atelier. E ancora l’Anteprima Atelier e Laboratori Poesia su Camera sul vuoto di Bruno Galluccio (Einaudi, 2022), a cura di Gisella Blanco per Laboratori Poesia e Giovanna Rosadini per Atelier.

 

Per maggiori informazioni: il 2022 di Laboratori Poesia.

 


 

Infine, per tornare alla Samuele Editore, non possiamo non ricordate i libri posizionatisi nei premi del 2022:

  • Affrontare la gioia da soli di Francesco Tomada ha vinto il Premio Oreste Pellegatti
  • Tenere insieme di Gabriel Del Sarto è arrivato finalista al Premio Pagliarani, al Premio Tirinnanzi e al Premio Fortini
  • Un buon uso della vita di Gabriella Musetti è arrivato finalista al Premio Pagliarani
  • Discorso ai batteri di Leonardo Vilei è arrivato finalista al Premio Pagliarani
  • Le crepe di Franca Grisoni è arrivato finalista al Premio Camaiore
  • La stagione accanto di Rossella Caleca è stata segnalata al Premio Il Paese delle Donne
  • Prima della voce di Paolo Parrini ha vinto il Premio Speciale Comune di Barga Paola Stefani, secondo posto al Premio Giovane Holden, finalista al Premio Internazionale di Latina e attestato di merito al Premio Lorenzo Montano.
  • Antîc al è il cûr di Gianni Moroldo ha vinto il Premio per il miglior libro in lingua friulana al Premio San Vito.
  • Piazzale senza nome di Luigia Sorrentino è finalista al Premio San Vito.

 

Inoltre la Samuele Editore, come dono e resoconto quotidiano, ogni sera segnala le cose fatte, le impressioni, la Vita d’un Editore (QUI). Per una condivisione completa del mondo che è l’editoria, il libro, la poesia, per amarla e leggerla ogni giorno di più.

AH, E SIAMO SBARCATI ANCHE SU TIKTOK!!!!!!!

 

BUON ANNO A TUTTI

 

Samuele Editore


 
 
 
 

Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.