Giuseppe Grattacaso su “Il dolore”

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A proposito della raccolta Il dolore

di Giuseppe Grattacaso da succedeoggi.it
 
 

Il lettore delle poesie di Alberto Toni deve essere disposto a farsi trasportare dalla corrente evocativa in cui si muovono le parole, seguendo il corso che ha scelto la poesia.

Alberto Toni ha sviluppato nel corso degli anni, a partire dall’esordio avvenuto nel 1987 con la raccolta La chiara immagine, un percorso concentrato e coerente, fedele ad un’atmosfera culturale, forse maggiormente presente nel nostro paese negli ultimi decenni del secolo scorso, di attenta riflessione sulle dinamiche dell’io e insieme fondata sulla volontà di indagine del mondo, nella consapevolezza che l’impegno civile abbia corrispondenza innanzitutto nella ricerca di una verità, in qualche modo ipotizzabile, ma che per sua natura sempre si nega e si allontana. È questo un lavoro spesso oscuro, che impone una dizione poetica non lineare, che procede per sbalzi analogici e per accumulazione di immagini ed esperienze.

Nella poesia di Toni, come si evince anche dalla sua più recente prova poetica, Il dolore, pubblicata da Samuele Editore, è sempre evidente un’attenzione esasperata alla singola parola, ad ogni movimento interno della versificazione, nella convinzione, peraltro mai esibita ed anzi che si manifesta in maniera tormentata, che si possa davvero dire l’indicibile, arrivare attraverso la poesia a sondare anche le zone più profonde e impervie della natura dell’uomo. La poesia è dunque attività sacra, ma non per questo risolta, anzi si alimenta nella frammentazione e si compone di fragilità.

Giuseppe Grattacaso

 
 
 
 
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