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Bologna in Lettere 2020


 
 

Bologna in Lettere 2020 – Il Festival on line

Come, dove e quando

 
 

Vista la situazione d’emergenza sanitaria che conosciamo tutti, quest’anno Bologna in Lettere dovrà rinunciare alle consuete 6/8 giornate di maggio. Ma il Festival non si ferma e si trasferisce on line.

 

Dove?

Sul nostro canale youtube
https://www.youtube.com/channel/UCwbyJs4m8bYnn8OuqpX3riA

 

e su una nuova pagina facebook creata appositamente
https://www.facebook.com/Bologna-in-Lettere-2020-il-festival-on-line-113893960282583/

 

Quando?

Dal 7 al 25 maggio.

 

Come?

L’organizzazione è strutturata come se fosse un festival vero e proprio con un programma giornaliero scandito su 7/8 fasce orarie prestabilite e articolato su première simultanee dei video sul nostro canale youtube e sulla pagina dedicata, dove tra l’altro verranno pubblicati i programmi giornalieri, gli articoli del sito

http://www.bolognainlettere.it/

I trailer, gli spot, le info sugli autori e le note critiche agli autori finalisti delle 3 sezioni principali del Premio Bologna in Lettere. Ogni sera (dalle 23 in poi circa) sul canale youtube sarà possibile visionare una playlist contenente, in sequenza, tutti i video proposti nella giornata. Sempre sul canale youtube tutte le miniature dei video del programma sono già visualizzabili. Cliccando sulle icone del play delle miniature di ogni video verranno visualizzate le date e gli orari delle rispettive première, si potrà ricevere una notifica un paio di minuti prima di ogni première e iscriversi al nostro canale youtube, cosa quest’ultima che consigliamo caldamente per ricevere in tempo reale le notifiche su tutti i video. Naturalmente i video potranno essere fruiti anche successivamente perché resteranno sul canale. La maggior parte dei video (compatibilmente ai formati) verranno caricati anche sul nostro account instagram

https://www.instagram.com/bolognainlettere/

Il festival è strutturato in 11 sezioni con 147 proposte di 158 autori in rappresentanza di 21 paesi (Australia, Corea del Sud, Finlandia, USA, Irlanda, UK, Francia, Spagna, Colombia, Libano, Croazia, Macedonia, India, Messico, Scozia, Germania, Albania, Norvegia, Polonia, Bosnia, Italia). Il Festival, come consueto, sarà rivolto all’esplorazione di tutti i linguaggi espressivi attraverso retrospettive, omaggi, selezioni di videopoesia, arti performative, approfondimenti critici, cose mai dette e mai viste, video-arte, reading, inusitati doppi legami, progetti speciali, una articolata presenza internazionale e un libro di critica letteraria: “Le nostre (de)posizioni” http://www.gebonanno.com/product/le-nostre-deposizioni/ che ci guiderà lungo il corso di tutto il festival.

 

Scarica il programma completo QUI

 
 

I libri Samuele Editore di cui sentirete parlare
a Bologna in Lettere 2020

 
 


 
 
 
 

Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.