Affrontare la gioia da soli su Nuovi Argomenti

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Cinque poesie da Affrontare la gioia da soli di Francesco Tomada, collana Gialla Oro, pordenonelegge-Samuele editore, 2021.

 
 
 
 
CAVE DEL PREDIL
 
La miniera è chiusa da vent’anni ma qui tutto è ancora miniera.
Le case sono state costruite per i lavoranti, il museo si è preso lo
stabilimento dove si purificava il piombo, il pendio della montagna
è un accumulo di pietre scavate da là sotto.
Quando nevica d’inverno i fiocchi sono grossi e lenti, come quando
capovolgi quelle sfere trasparenti che contengono un paesaggio.
 
Rovescia ancora quella sfera.
Che la neve si raccolga nella concavità del cielo.
Che la terra discenda nel vuoto delle gallerie da dove è venuta.
Che tutti gli uomini risalgano salvi. torna più indietro, prima di
silicosi e pleuriti. Fino alla festa di Santa Barbara, quando vestivano
i loro completi con ventinove bottoni dorati e lo sguardo fiero di
chi tutti i giorni scende nel mondo e lo spacca davvero.
 
 
 
 
 
 
MIR NA ZEMLJI
 
Sappiamo tutti che Zlatko è un cavallo pazzo
 
che d’estate porta il cappello di lana pesante
e d’inverno i pantaloni corti
sembra indifferente a ciò che indossa
 
l’ho visto bere una cassa di birra
addormentarsi alle tre di pomeriggio in una vigna
e poco dopo ritornare fresco e nuovo
come se fosse appena stato in vacanza
 
l’ho visto recitare poesie
immerso fino alle ginocchia nell’acqua dell’Isonzo
 
Zlatko si perde per ore a parlare di dettagli inutili
ma sente cose che noi nemmeno immaginiamo
mi ha spedito una lettera di auguri il venti dicembre
arriva il ventotto gennaio la apro
Zlatko ha un’idea del tempo tutta sua
oggi mi dice Buon Anno
e sono due settimane che è morto
 
 
 
 
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