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Affrontare la gioia da soli su La dimora del tempo sospeso


Da La Dimora del Tempo Sospeso

 

 

UN’ALTALENA VERA DEVE AVERE / UN’IMPALCATURA DI LEGNO ARTIGIANALE – SU “AFFRONTARE LA GIOIA DA SOLI” DI FRANCESCO TOMADA

 

 

 

Alberto Burri, Sacco e rosso, 1954 Il più recente libro in poesia di Francesco TomadaAffrontare la gioia da soli (Samuele Editore-Pordenonelegge 2021), s’impone per compattezza stilistica, asciuttezza di dizione, coerenza tematica, serietà d’intenti.

Esso continua e porta a perfezione un notevolissimo percorso iniziato con L’infanzia vista a qui (Sottomondo, 2005), A ogni cosa il suo nome (Le Voci della Luna, 2008), Portarsi avanti con gli addii (Raffaelli, 2014), Non si può imporre il colore ad una rosa (Carteggi Letterari, 2016) – si noti il ricorrere dei verbi all’infinito in diversi titoli che rimandano alla postura di una scrittura aderente al reale (ma non realistica in senso deteriore o passatista), acuminatissima nella sua perspicacia emotiva e memoriale, non sentimentale né elegiaca, sorvegliatissima senza essere artificiosa.

Non me ne voglia il carissimo Francesco se affermo ch’egli mi appare come uno dei poeti che meglio hanno compreso e attuato la lezione di Umana gloria di Mario Benedetti – non sto infatti per nulla scrivendo che Francesco Tomada sia un epigono di Benedetti, ma che contribuisce ad arricchire e a confermare il valore di un modo di scrivere in poesia che, recuperando fiducia nella forza espressiva di un linguaggio asciutto e piano, si confronta con la quotidianità non banalizzata o trattata ironicamente, non allineata sui cascami della cosiddetta “linea lombarda”, ma investita dalla luce di un pensiero sempre lucido e, nello stesso tempo, nutrito di profonda pietas nei confronti delle vicende umane – laica pietas, voglio affermare con forza, che comporta una costante messa in discussione di sé stesso e della propria storia personale, una dolce, impietosa riflessione sui rapporti familiari: l’impervio diventare definitivamente adulto è, infatti, il tema portante di questa poesia all’interno della quale, indimenticabili, agiscono le figure del padre e della madre, della moglie e dei figli, di amici e conoscenti; nelle pagine di Affrontare la gioia da soli la poesia disegna costellazioni umane e rapporti tra esseri umani, gli oggetti sembrano poco presenti e per nulla decisivi, emergono invece certi luoghi e certe articolazioni temporali che, fortemente connesse con il passato, rendono necessaria la riflessione sul presente, su quanto doveva essere e non è stato o su quello che poteva essere e non si è realizzato; questo non significa che ci si trovi a leggere una poesia dell’assenza o della nostalgia, ma, al contrario, si attraversa la poesia della pienezza di quanto, comunque, circostanze, azioni e tempo hanno fattivamente compiuto.

Antonio Devicienti

 

 

 

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Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.