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Rossignoli e Indrigo al Premio San Vito

 

PREMIO SAN VITO AL TAGLIAMENTO 2019

Finalista in lizza per il Premio Federico Rossignoli con Spolia II (Samuele Editore 2017)
Vincitore per l’opera in friulano Francesco Indrigo con Nissun di nun (Samuele Editore 2018)

 

La Giuria Scientifica del Premio (nato nel 1976), composta da Elvio Guagnini (Presidente), Marco Marangoni (Segretario), Gian Mario Anselmi, Annamaria Coviello, Nico Naldini, Silvana Tamiozzo Goldmann e Giacomo Vit, proclama all’unanimità la seguente terna (in ordine alfabetico) di finalisti (il vincitore verrà dichiarato attraverso votazione della giuria popolare il 15 giugno):

Massimo MORASSO, L’opera in rosso, Firenze, Passigli Poesia, 2016
(“Come scendendo nel ‘mantra ipnotico di un nome’, Massimo Morasso, consapevole del travaglio della sua generazione, si assume il compito di rievocare ‘lontananze irriducibili’, ma contro la corrente dei tempi”)

Nina NASILLI, Tàşighe!, Ro Ferrarese (Ferrara), Book Editore, 2017
(“Si distingue per una originalissima vena poetica in cui la ricerca stilistica sa dare piena vitalità al dialetto veneto-polesano, lingua materna dissepolta e riscoperta dalla propria memoria e come rinata a nuova vita”)

Federico Rossignoli, Spolia II, Fanna (Pordenone), Samuele Editore, 2017
(“Il libro coniuga scansione metrica e ritmi della poesia con le tonalità e i ritmi della musica. Il risultato è una fusione di suoni in cui profondità di contenuti e richiami al mito portano a un risultato efficace, arricchito dalle versioni in inglese”)

 

Considerati i termini del bando, si procede anche a una segnalazione di un’opera di poesia considerata meritevole di particolare attenzione: Mauro MACARIO, Le trame del disincanto, Pasturana (Alessandria), Ed. Punto a Capo, 2017; la motivazione è la seguente:
(“Al poeta ligure va un riconoscimento speciale per l’Opera Omnia che attraversa la sua vita con la pubblicazioni di poesie dal 1990 al 2017. Il poeta presenta in varie sezioni un ricchissimo repertorio di temi, da quelli più personali a quelli della poesia politica, che accompagna i momenti salienti della nostra Storia, in forma sempre composta e armonica, che mitiga l’angoscia del nostro vivere”)

Il premio a un’opera in lingua friulana viene attribuito al volume di Francesco INDRIGO, Nissun di nun (Nessuno di noi), Fanna (Pordenone), Samuele Editore, 2018. La motivazione è la seguente:
(“Il premio viene assegnato per la coerenza del testo presentato e l’impegno civile attraverso un uso sapiente del friulano, colto nelle sue sfumature più espressive”).

 

 

 


 
 
 
 

Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.